Che il libro “scritto” da Giulia De Lellis, una che si vantava al GF VIP di non aver mai letto niente in vita sua, sia primo in classifica, è ormai un dato di fatto. L’influencer con la storia verace della sue “corna che stanno bene su tutto, ma io stavo meglio senza” ha raggiunto i livelli di vendita di un Camilleri (53 mila copie in una settimana). Merito del suo seguito di follower, dell’aver portato in libreria tutti quelli che come lei non ci erano mai entrati, della sua sfacciata schiettezza nel raccontarsi, che è sempre stata il suo punto di forza.
La stessa onestà che le ha fatto dichiarare da subito di aver fatto uso di una ghost writer. All’anagrafe Stella Pulpo, blogger 33enne autrice di “Memorie di una vagina”, dichiaratamente femminista. Una che scrive di parità, empowerment femminile, bodyshaming, letteratura e arte. E che da quelle della vagina, si è ritrovata a scrivere delle memorie di Giulia De Lellis.
Stella ha dichiarato:
Non è così delirante che abbia scritto per Giulia. Avevo perplessità, poi ho capito che parlare con una donna diversa da me era un atto femminista, perché essere femminista significa stare dalla parte di ogni donna
Sono solo diventata l’amica più vecchia e secchiona che ti aiuta a vedere le cose da un’ altra prospettiva. Raccontarsi le ha fatto bene… All’inizio, non voleva, diceva: ho paura di piangere questo morto che non ho ancora pianto
Il risultato è stato un successo editoriale senza pari. Contenta Giulia, contenta Stella, contento l’editore Mondadori. E chissà che anche Andrea Damante (il fedifrago ispiratore del tomo) non affidi la sua vendetta editoriale a qualche penna illustre.