Freddie Mercury, quando e perché è morto e dove si trova la sua tomba

Il mondo del rock è orfano da trent'anni di Freddie Mercury, storico componente dei Queen: come è morto e il mistero su dove è sepolto

Mito, leggenda, idolo. Non ci sono abbastanza parole per descrivere appieno la vita e i successi di Freddie Mercury. Una voce, la sua, che tutt’oggi riecheggia in radio e che anche le nuove generazioni conoscono. La voce dei Queen non si piegherà mai al tempo. Nonostante siano trascorsi trent’anni da quel maledetto 24 novembre 1991, Freddie non si è mai spento nel cuore di ciascuno di noi.

Freddie Mercury, quando è morto: la causa del decesso

Freddie è morto a Londra, a Garden Lodge, il 24 novembre del 1991. L’orologio segnava le 18.48. Il dottore lo aveva appena visitato, stava andando via, quando all’improvviso fu chiamato dall’assistente personale dell’artista. Una volta entrato nella camera di Freddie, aveva notato l’assenza del respiro. Una corsa concitata verso il medico, attimi di spavento, di incertezza. Poi, l’ufficialità. Freddie è morto, non c’è più. “Se n’è andato per una broncopolmonite causata dall’AIDS“.

Nessuno era a conoscenza della malattia. Lo aveva annunciato due giorni prima di morire, il 22 novembre del 1991. Si era aperto al mondo, si era messo a nudo. Non voleva più nascondersi a quel punto. “Adesso è giunto il momento per i miei amici e i fan di tutto il mondo di conoscere la verità, e spero che tutti si uniranno a me e ai medici nella lotta contro questa terribile malattia”.

La tomba di Freddie Mercury, tra mistero e leggenda

Il 24 novembre 1991, abbiamo perso il Dio del Rock in terra, e ci sono tanti fan tutt’oggi che si chiedono dove poter andare a commemorare Freddie. C’è chi sostiene che le sue ceneri si trovino a Kensal Green a Londra. La verità, tuttavia, è che il mistero è serbato da una persona: Mary Austin, amica e amante di Freddie, l’unica donna che lui abbia mai “amato”.

Fu Mercury stesso ad esprimere tale volontà. Le sue ceneri vennero affidate a Mary. Quest’ultima era tutto per Freddie: un’amica, una confidente. Il cantante dei Queen ha chiesto a Mary di proteggere le sue ceneri per evitare che fossero trafugate in futuro. Qualcuno dice che siano in fondo al Lago di Ginevra, dove andava per rilassarsi.

C’è però anche il mistero della lapide del cimitero di Kansal Green. Nel 2013, ne fu trovata una con la scritta “In loving Memory of Farrokh Bulsara Pour Etre Toujours Pres De Toi Avec Tout Mon Amour”. La lapide, tuttavia, sparì circa due settimane dopo. “Nessuno saprà mai dove è stato sepolto, perché il suo desiderio era quello”, ha riferito Mary Austin alla stampa.

Mito immortale, che mai sarà dimenticato

“Ho vissuto una vita piena e, se dovessi morire, non m’importerebbe“. Sono tante le frasi iconiche entrate nella storia di Mercury. “Non credo che riuscirò a invecchiare, ma la cosa non mi interessa affatto”. Una malattia tenuta a lungo nascosta, come un fantasma invisibile. Un mito immortale, che davvero nessuno potrà mai dimenticare, non solo per i successi dei Queen, ma anche per l’incredibile grinta scenica.

Negli ultimi giorni della sua vita, Freddie era molto stanco. “Aveva deciso di morire. Aveva smesso di assumere le medicine che lo stavano mantenendo in vita. L’ultima settimana, non è mai stato solo, ma non ha nemmeno mai perso il senso dell’umorismo. Era rilassato. E preparato“, ha raccontato Freestone, il suo assistente.

Freddie Mercury
Fonte: Getty Images
Freddie Mercury in concerto