Addio a Francesco Nuti, il dolore dell’ex moglie e della figlia Ginevra

Si è spento all'età di 68 anni Francesco Nuti: l'attore toscano era malato da tempo

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Claudia D'Alessandro

Giornalista, esperta di Spettacolo e Content Editor

Giornalista e content creator, si nutre da sempre di cultura e spettacolo. Scrive, legge e fugge al mare, quando ha bisogno di riconciliarsi col mondo.

Lutto nel mondo del cinema: si è spento nella mattinata del 12 giugno a Roma l’attore Francesco Nuti. Aveva 68 anni ed era malato da tempo. Lo ha reso noto la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma.

La famiglia, con un comunicato, chiede che sia rispettato il momento di grande dolore per questo non rilascerà dichiarazioni.

Francesco Nuti, la carriera e la caduta

Nato a Firenze nel 1955, Francesco Nuti inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo nei primi anni Settanta, quando diventa membro del trio cabarettistico dei Giancattivi, gruppo già composto da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci.

Dopo aver abbandonato il trio nel 1982, l’attore comincia la sua carriera prendendo parte, in veste di sceneggiatore e interprete protagonista, ad alcuni film diretti da Maurizio Ponzi, come Madonna che silenzio c’è stasera (1982) e Io, Chiara e lo Scuro (1983) con il quale conquista un David di Donatello, il Nastro d’argento come migliore attore protagonista e il Globo d’oro come Miglior attore rivelazione.

Poco dopo debutta come regista firmando Casablanca, Casablanca (1985) con il quale vince il secondo David di Donatello come migliore attore e il premio come miglior regista esordiente al Festival internazionale del cinema di San Sebastián. La sua carriera decolla grazie ai film di grande successo Tutta colpa del paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1989), Donne con le gonne (1991).

Poi arriva il flop dell’ambizioso OcchioPinocchio (1994), che segna l’inizio del tracollo: nonostante il suo impegno non riesce a replicare il successo del passato e negli anni Duemila cade in un tunnel fatto di depressione e alcolismo. “Francesco non ha retto il grande successo – ha raccontato l’ex moglie Annamaria Malipiero a Domenica In – soffriva di una forte depressione, e l’alcol era la risposta, ma la depressione veniva già da prima. Noi siamo stati insieme quasi 8 anni, ho cercato di sostenerlo, ma non c’è nessuno che ti può aiutare se non sei tu il primo a credere di poter guarire“.

Francesco Nuti, l’incidente e il rapporto speciale con la figlia Ginevra

Dopo un periodo buio e difficoltoso, Francesco Nuti tornò sul set come protagonista del film Concorso di colpa, poliziesco diretto da Claudio Fragasso. Fu il suo ultimo film: il 3 settembre del 2006, dopo un incidente domestico – pare sia violentemente precipitato dalle scale della propria abitazione – l’attore entra in coma. Seguirà un intervento e un lungo periodo di riabilitazione, dal quale non si riprenderà mai del tutto.

Nuti infatti rimarrà sulla sedia a rotelle senza la capacità di parlare fino al giorno della sua scomparsa. A stargli accanto, senza mai cedere, la figlia Ginevra, che una volta maggiorenne, ne era diventata tutrice legale: “Avevo piacere di affrontare questa cosa e di assumermi questa responsabilità. Sarà che papà è stato sempre molto espressivo ma noi ci capiamo con uno sguardo“. Un legame confermato anche dalla madre Annamaria, che ha spiegato: “C’è un rapporto di intesa straordinario tra di loro con questi silenzi che parlano. Loro sono molto simili, e i suoi occhi si riempiono di amore e di gioia quando la vede”.