Flavio Briatore parla del malore e dei problemi fiscali: “Non sono un evasore”

Flavio Briatore parla del malore di qualche giorno fa e dell'ultima sentenza riguardo il suo megayacht

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Redazione

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Flavio Briatore parla del malore a Baku e dei problemi fiscali. L’imprenditore ed ex marito di Elisabetta Gregoraci si è raccontato sulle pagine del Corriere della Sera dopo che la Corte di Cassazione ha annullato la confisca Force Blue, il megayacht che il 21 maggio del 2010 gli era stato confiscato dalla Guardia di Finanza al largo di La Spezia.

All’epoca sull’imbarcazione c’erano anche Elisabetta Gregoraci e il figlio Nathan Falco. Da allora Briatore ha cercato in tutti i modi di recuperare il mezzo, a cui è molto legato, che nel frattempo è stato venduto all’asta e acquistato dall’amico Bernie Ecclestone per circa 7 milioni di euro. “Ho trovato nella Cassazione – ha spiegato Briatore – un giudice indipendente che valuta senza pregiudizi. È la seconda volta che lo fa. Poi, rinvia in Appello e, in Appello mi danno sempre torto. I miei avvocati, nella loro pur lunga esperienza, hanno rara memoria di due annullamenti e due condanne”.

Briatore ha poi parlato degli effetti dei processi di questi anni. “I danni morali che ho subito sono incalcolabili – ha raccontato l’imprenditore -: da undici anni, tutti mi danno dell’evasore fiscale, pure in tv. Consideri che sono schedato nella World Check: non posso avere un mutuo, un prestito, niente. Se per lavorare non avessi avuto capitali miei, sarei fallito. Io sono fortunato, ma una persona con meno mezzi ne esce distrutta”.

L’intervista è stata anche l’occasione per fare chiarezza sullo stato di salute di Briatore. Qualche settimana fa infatti l’imprenditore aveva avuto un malore a Baku. Accanto a lui Elisabetta Gregoraci che aveva commentato prontamente il post Instagram in cui Flavio rassicurava tutti sul suo stato di salute. “Ero al Gran Premio – ha ricordato -, ho preso una bottiglietta d’acqua e ho sentito che la mano era pesante, come se avesse dentro tutti chiodi. Sentivo male, come se fossi mezzo paralizzato. Sono arrivati i medici, mi hanno fatto degli esami che ho mandato a Milano al dottor Alberto Zangrillo. Ho dormito in hotel e, al mattino, piano piano, ho messo un piede per terra e non succedeva nulla di strano. Ho preso coraggio, ho messo l’altro: era tutto normale, stavo benissimo, sono pure uscito a piedi […] Gli esami erano normalissimi. Magari una botta di stress”.