Di lei si è detto che è dimagrita per adeguarsi ai canoni estetici del nostro tempo, che la si nomina solo per la sua metamorfosi e non per la sua musica, che ha cambiato stile di vita solo per piacere agli altri. Ma Noemi, con la forza e la grinta che l’hanno sempre contraddistinta non si è lasciata abbattere e ha risposto nel modo che le è più congeniale: con il sorriso.
L’ironia è una grandissima arma e anche con l’intelligenza ci si può prendere in giro, sempre con rispetto
Ha esordito così nel suo intervento a Felicissima sera. Ospite di Pio e Amedeo, Noemi ha raccontato il percorso che l’ha portata a perdere peso, una strada intrapresa prima di tutto per se stessa. Ed è questo il messaggio che ha voluto lanciare: ognuno può essere libero di essere o diventare quello che gli pare, purché questo ci renda felici.
Ho iniziato ad allenarmi, ho seguito una dieta e poi fondamentalmente mi sono messa a fuoco come persona. A volte bisogna essere anche un po’ scontenti, perché si capisce cosa non va. Ho capito cosa volevo cambiare e l’ho fatto.
Si parla tanto di body positive di questi tempi e quasi sempre viene inteso come l’accettazione del proprio corpo così com’è. Un concetto che di per sé è giusto e lodevole, ma che spesso sfocia in estremismi che nulla hanno a che fare con la salute e con il vero benessere fisico e mentale.
Il messaggio di Noemi, invece, è più profondo. Non impone nessun canone, né si adegua a dettami estetici: parte dalla presa di consapevolezza di ciò che si vuole essere; se essere così come sei non ti fa stare bene, fai qualcosa; vai a fondo, conosciti e trova la forza di cambiare ciò che non ti rende felice.
È questo che lei ha fatto, ha scavato dentro se stessa e ha voluto dare una svolta alla sua vita. Che si parli di questo aspetto quando la si invita nei programmi televisivi o nelle interviste è solo una conseguenza mediatica, dovuta – se vogliamo – alla curiosità di scoprire cos’è che ha scatenato la sua metamorfosi. È un aspetto della vita privata, che in quanto tale interessa, come accade quando si parla delle storie d’amore, di figli o altre sfaccettature più personali di un personaggio pubblico.
Non c’è niente di male nel farlo, specie se il messaggio che si intende lanciare è davvero positivo.
Secondo me, bisogna partire da noi e dal fatto che quando uno fa una cosa la fa per sé non per gli altri. In più, mi è fortemente dispiaciuto che c’erano tante donne tra le persone che mi hanno criticata e il concetto di sorellanza in questo periodo storico sta prendendo una strana deriva
E non c’è niente di più vero. Si parla sempre di più di temi femminili, di diritti delle donne, di solidarietà e di empowerment, ma spesso sono le stesse donne a essere responsabili delle critiche più feroci, a non fare squadra, sempre pronte puntare il dito contro altre donne.
La risposta migliore l’ha data proprio Noemi, citando infine una sua celebre canzone: “Io adesso sono molto più felice perché sento di essere di più chi vorrei essere. E a chi ogni giorno riceve insulti e offese vorrei dire di fare finta di niente perché in fondo sono solo parole“.