Fedez, il grave errore: accusa l’hater ma mostra la foto di un’altra persona

Potrebbe andare incontro a gravi conseguenze Fedez, che ha inavvertitamente messo alla gogna un innocente

Foto di Maria Francesca Moro

Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Pubblicato: 16 Gennaio 2024 08:27

Nel mondo del giornalismo si chiama fact checking e ci sono intere sezioni delle redazioni dedicate a tale compito. Consiste nel verificare, attentamente e con cura, tutte le notizie, informazioni e dati che si ha intenzione di trasmettere al pubblico. Significa controllare che il nome della persona sia scritto nel modo giusto, che i numeri siano esatti, che la foto indichi la persona corretta.

Il fact checking è quello che Fedez, che giornalista non è ma a volte si diverte a dar vita a battagliere inchieste, non ha fatto. E così, nell’ultima puntata del suo popolare podcast (adesso oscurata) ha messo alla gogna una persona innocente, mostrando la sua foto e accusandolo di azioni da lui mai commesse.

Fedez, l’attacco all’hater del figlio Leone

Fedez ha ragione, ha ragione a non lasciare che certe frasi passino sottogamba, a cercare di rimettere in riga chi sul web esagera. Chi, ad esempio, insulta un bambino e arriva persino alle minacce: è stato scritto che sarebbe bello fosse arrivato uno sparo quando Leone Lucia Ferragni è sceso in campo accanto al calciatore Theo Hernández prima di una partita del Milan a San Siro. È aberrante e inaccettabile.

Nel momento in cui toccate i miei figli allora avete un problema, un problema bello grande. Ve ne accorgerete, non vi preoccupate. Poi posterò il nome di questa persona e di tutti quelli che hanno risposto che sparerebbero a mio figlio” aveva affermato deciso il rapper e adesso ha mantenuto la promessa, ma non nel modo giusto.

Alla gogna la persona sbagliata

Durante la puntata di Muschio Selvaggio – il podcast che prima del litigio Fedez conduceva con Luis Sal – pubblicata lunedì 15 gennaio, il rapper è tornato sull’accaduto, parlandone con l’ospite del giorno, Davide Parenzo. Fedez ha ribadito che è in corso una battaglia legale per quanto successo e che è attualmente alla ricerca di tutti coloro che hanno minacciato il figlio sul web.

Il prossimo che vado a pigliare è questo Davidone… Quando ci metterai nome e cognome io andrò dalla famiglia di Davidone, dalla fidanzata di Davidone, dal datore di lavoro di Davidone” ha affermato Fedez con rancore, scagliandosi contro un utente X tra i più accaniti hater del piccolo Leone. Fedez ha poi proseguito con ancora più vemenza: “Questa è la tua faccia da ca**, quando avrai i cogl***i di mettere anche nome e cognome potrai identificarti come uomo”.

L’intera filippica fin qui elencata è stata svolta da Fedez con lo smartphone in mano e una foto ben in vista, zoomata a dovere e più volte inquadrata dalle telecamere. Peccato che il volto mostrato non era quello di tale Davidone, ma si trattasse di un’altra persona che non ha nulla a che fare con la vicenda. La puntata è stata prontamente oscurata.

Fedez a rischio di conseguenze legali

La persona messa ingiustamente alla gogna dal signore Ferragnez è tale Wazza, questo il suo nickname su X, appassionato tifoso interista popolare tra il cosiddetto “Twitter calcio” e con un discreto numero di follower sul social ma non di certo una persona famosa, non qualcuno avvezzo ai pro e contro della fama. Non qualcuno che debba aver per forza le capacità di resistere a una gogna mediatica.

Perché da quando Fedez ha fatto vedere la sua foto, Wazza ha iniziato a essere sommerso di insulti, accuse e minacce, su X e su qualsiasi altro social lo si riesca a trovare: “Quello che ha fatto il signor Fedez e la trasmissione Muschio Selvaggio è di una gravità pazzesca. C’è chi non regge il peso della pubblica gogna… ci siamo capiti. Letteralmente ogni social intasato, Whatsapp e quant’altro. Ovviamente mi muoverò nelle sedi opportune, ma sono molto turbato dalla cosa” ha scritto l’incredulo utente.