Federica Pellegrini: “Violenza non necessaria”. Le parole mai dette sulla maternità

Federica Pellegrini ripercorre gli anni delle domande insistenti, dei tentativi silenziosi e della felicità che lei e Matteo Giunta hanno trovato con Matilde

Foto di Paola Landriani

Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Pubblicato:

Federica Pellegrini, simbolo indiscusso del nuoto italiano, oggi nuota in acque nuove: quelle della maternità. Dal 2024 è mamma della piccola Matilde, un arrivo che per lei e per Matteo Giunta ha avuto il sapore di una conquista attesa, desiderata, a volte anche sofferta.

Ed è guardando a quel percorso che la coppia ha scelto di aprirsi, raccontando cosa significa convivere con le domande costanti, le aspettative degli altri e le pressioni che arrivano quando un bambino non c’è ancora e tutti si sentono autorizzati a chiedere perché.

Federica Pellegrini e la pressione sulla maternità

Da quando la piccola Matilde è arrivata nelle loro vite, Federica Pellegrini e Matteo Giunta guardano al passato con una tenerezza diversa. La gioia di oggi, quella di due genitori felici, affonda le radici in un percorso che non è stato immediato né semplice. E che per Federica, soprattutto, ha significato fare i conti con pressioni che pesavano più di un silenzio.

“Nessuno sapeva che noi stavamo provando e c’erano tutte queste incursioni: ‘Quando fate un figlio? Dai che devi diventare mamma’. L’ho percepita come una violenza non necessaria”, ha confidato Federica in un’intervista di coppia con Matteo.

“Visto tutto quello che avevo fatto in passato sia come donna sia come atleta, sembrava veramente che la società mi stesse richiedendo per forza di diventare madre, altrimenti non avrei compiuto il mio destino. E adesso è uguale per un secondo figlio. Sono dei retaggi culturali”.

“Se sei donna ti chiedono ossessivamente quando fai un figlio, se sei uomo mai eppure per farlo bisogna essere in due”, ha poi aggiunto Matteo Giunta.

E mentre cercavano un equilibrio tra domande insistenti, desiderio e realtà, i due hanno iniziato a considerare quali strade fossero davvero in linea con loro.

Non la fecondazione assistita, che non hanno mai preso in considerazione, ma un’altra possibilità più vicina al loro modo di vedere il mondo. “Ci siamo detti: se la natura vuole che a questo nostro amore si aggiunga un terzo cuore bene, altrimenti accettiamo il nostro destino. Siamo entrambi fatalisti. Non serviva un figlio per completarci. Come coppia siamo già compiuti. Saremmo stati con i nostri quattro cani e, forse un giorno, avremmo pensato all’adozione”, ha spiegato Federica.



“Ci sono tanti bambini che sono già qua e aspettano che qualcuno si prenda cura di loro. Sarebbe stato qualcosa di egoistico forzare la natura”, ha aggiunto Matteo.

Federica Pellegrini e Matteo Giunta, la vita da genitori

Matilde è arrivata il 3 gennaio 2024, dopo un parto intenso che ha lasciato spazio a un periodo di assestamento tutt’altro che semplice. Una fase fragile, comune a moltissime neomamme, che Federica e Matteo hanno scelto di raccontare anche nel loro libro In un tempo solo nostro.

Da allora, la loro vita è cambiata in modo radicale: nuovi ritmi, nuove priorità e una continua ricerca di equilibrio tra la stanchezza e la felicità di avere finalmente un’altra voce nella famiglia. Un percorso che stanno imparando a vivere giorno per giorno.

“Il primo figlio sconvolge, non si è mai veramente pronti. Se decidi di crescertelo, quando cambia lui, ti assetti tu. Non il contrario” ha spiegato Federica.

E oggi, dentro questa nuova normalità ancora in costruzione, Federica e Matteo sembrano aver trovato la loro direzione: una famiglia che cresce seguendo il proprio ritmo, senza rincorrere aspettative esterne, ma restando fedele a ciò che sono sempre stati: una squadra.

Resta sempre aggiornata: iscriviti al nostro canale WhatsApp!