Elon Musk sulla figlia transgender: “Uccisa dalla cultura woke”. Lei replica: “Mi tormentava”

Elon Musk ha usato parole durissime per parlare della transizione di genere della figlia Vivian Jenna Wilson, che ha fornito una risposta di fuoco

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Pubblicato: 26 Luglio 2024 19:52

È scontro tra Elon Musk e la figlia più grande Vivian Jenna Wilson, che da tempo ha smesso di usare il famoso cognome paterno. Tutto è partito con un’intervista del miliardario, che ha rivelato chiaramente di non supportare la transizione di genere della sua erede. Il patron di Tesla ha addirittura dichiarato di essere stato costretto con l’inganno, nel 2022, a firmare i documenti con cui autorizzava l’intervento chirurgico per la riassegnazione del genere.

Elon Musk contro la figlia transgender Vivian

In un’intervista video con lo psicologo e commentatore conservatore Jordan Peterson, trasmessa in diretta su X, Elon Musk ha sostenuto di di essere stato costretto con l’inganno, nel 2022, a firmare i documenti con cui autorizzava l’intervento chirurgico per la riassegnazione del genere del figlio Xavier, che dopo l’operazione ha cambiato sesso diventando Vivian Jenna Wilson. “Mi hanno ingannato. Distruggerò la cultura malvagia trans“, ha detto senza mezzi termini il miliardario.

E ancora, continuando a usare il maschile per rivolgersi alla figlia: “Mio figlio ucciso dal virus della mentalità woke”, ha aggiunto. Parole durissime che hanno indignato e fatto discutere. In realtà non esiste nessun virus della mentalità woke in grado di uccidere qualcuno, come insinuato da Musk, ma da tempo esiste il pensiero “woke”. Il termine è entrato nell’Oxford English Dictionary nel 2017 dopo essere entrato nel linguaggio comune attraverso il movimento Black Lives Matter.

Letteralmente significa “sveglio”, nel senso di “attento” a qualsiasi ingiustizia sociale o razziale: nel significato originario del termine essere woke significa infatti prestare attenzione a non usare parole o compiere azioni inconsciamente discriminatorie verso qualsiasi gruppo di persone. Negli ambienti conservatori e di estrema destra il termine ha assunto col tempo un’accezione dispregiativa. Lo usa chi vuole svilire l’impegno sociale contro le discriminazioni come una sorta di “politicamente corretto”.

L’odio verso la mentalità woke è stato suggellato dalle parole dell’ex Presidente americano Donald Trump, che nel 2021 in un un comizio disse “woke is for loser”, ovvero “essere woke è da perdenti”. Un pensiero condiviso da Elon Musk, che aveva anche ribadito che per lui “stay woke” si traduce nella “nella soppressione della libertà di parola”.

Insofferenza accresciuta, a quanto pare, dalla decisione del figlio Xavier di diventare Vivian Jenna. Decisione che, come riporta il suo biografo Walter Isaacson, Musk attribuirebbe alla “scuola progressista che il figlio aveva frequentato a Los Angeles e anche da Twitter, che secondo Elon (prima del suo acquisto) era stato infettato da una mentalità che sopprimeva le voci di destra e anti-establishment”.

Elon Musk e la replica della figlia transgender

Non è tardata ad arrivare la replica di Vivian Jenna Wilson, che in un’intervista alla NBC News ha smentito la ricostruzione del padre Elon Musk. La ragazza ha chiarito di non aver mai ingannato l’uomo e che Musk sapeva perfettamente fficosa stava facendo quando ha acconsentito al trattamento che richiedeva il consenso dei genitori.

“Credo che lui pensasse che io non avrei detto nulla e che avrei lasciato perdere – ha spiegato Vivian –. Cosa che non farò, perché se menti sfacciatamente su di me, di fronte a un pubblico di milioni di persone, non posso lasciare correre”. La ventenne ha confidato che Musk non l’ha mai supportata, era sempre assente e che lei e i suoi fratelli sono cresciuti con la madre e le tate.

“Era freddo. Si arrabbia molto facilmente. È indifferente e narcisista“. Non solo: secondo la Wilson Musk la tormentava quando era piccola perché mostrava tratti femminili e la spingeva ad apparire più maschile, chiedendole anche di abbassare il tono della voce: “È stato crudele. Quando ero in quarta elementare, abbiamo fatto un viaggio su strada e non sapevo che in realtà fosse solo una pubblicità per una delle sue auto. Lui mi urlava contro, in modo feroce, perché la mia voce era troppo alta”.

Chi è Vivian, la figlia transgender di Elon Musk

Vivian e il suo fratello gemello sono nati dal matrimonio di Elon Musk con la scrittrice Justin Wilson. La coppia ha divorziato nel 2008 e ha avuto altri quattro figli, tra cui uno morto a dieci settimane dalla nascita a causa della sindrome della morte improvvisa infantile. Il fondatore di SpaceX ha avuto poi altri tre bambini con la cantante Grimes e altri tre eredi con la manager Shivon Zilis.

Studentessa di lingue, Vivian si è sempre tenuta alla larga dai riflettori nonostante la popolarità del padre, tra i venti uomini più ricchi al mondo. Ha però attirato l’attenzione nel 2022 quando ha chiesto l’approvazione del tribunale in California per cambiare il suo nome e, nel farlo, ha denunciato Elon Musk.

“Non vivo più con il mio padre biologico e non desidero più essere imparentata con lui in alcun modo, forma o aspetto”, ha affermato nella documentazione depositata in tribunale. Ha detto alla NBC News che all’epoca era sorpresa dall’attenzione dei media per il deposito del ricorso in tribunale, che aveva presentato quando aveva 18 anni.

Il commento di Vladimir Luxuria

La diatriba tra Elon Musk e la figlia Vivian Jenna Wilson ha attirato l’attenzione di Vladimir Luxuria che ha voluto dire qualcosa sull’argomento durante il Festival Il Libro Possibile di Vieste: “Caro Elon Musk, mio padre che lavora come autotrasportatore è più sensibile di te, dato che mi chiama al femminile. Tu puoi avere tutti i soldi del mondo e continuare a riferirti a tuo ‘figlio’ al maschile, nonostante il cambio di sesso. Per questo dedico questa serata a Vivian, che ha scelto di rinunciare al cognome del padre Musk e adottare quello della madre Wilson. Ha deciso di fare la cosa più importante: essere libera, anche da quel papà“.

Nato Wladimiro, la Luxuria ha poi deciso di diventare una donna anche se ad oggi non ha mai completato la sua transizione di genere. “Il fatto è che l’anestesia mi terrorizza. Anche se poi è vero: mi sono rifatta naso, labbra e davanzale in una botta sola. E, a dire il vero, attiravo l’attenzione degli uomini più come trans – aveva fatto sapere in passato – La transizione richiede vari fasi: avendo piena proprietà del corpo si può fermare in qualsiasi momento. Ma anche andare avanti; non è detto che non cambi del tutto e mi operi. La pensava così anche Eva Robin’s”.