Chiara Ferragni ha fatto il suo ritorno alla Milano Fashion Week, e non è un’allucinazione, per riprendere il titolo della canzone di Fedez. Ha infatti partecipato ai Cnmi Sustainable Fashion Awards 2024, un evento dedicato alla moda sostenibile, tenutosi al Teatro alla Scala. Dopo un anno lontana dalle passerelle, il suo arrivo è stato una sorpresa per tutti, smentendo le aspettative di chi non si aspettava di vederla in questa edizione.
Il fascino dell’abito Dsquared2
Chiara Ferragni è tornata alla ribalta facendo quello che l’ha resa famosa, ossia portare alla ribalta abiti meravigliosi. L’influencer ha indossato un abito firmato Dsquared2 che, senza dubbio, è oggettivamente molto bello.
Il vestito, proveniente dall’archivio del 2013 del marchio, era una vera meraviglia: un lungo abito marrone, impreziosito da delicati dettagli dorati, che si adagiava perfettamente sulla sua figura. Il taglio fluido e lo strascico elegante hanno reso il look sofisticato e decisamente all’altezza dell’evento. Un esempio concreto di come la moda d’archivio possa ancora brillare sulle passerelle contemporanee.
Il ritorno dopo il “Pandoro-gate” che fa discutere
Chiara Ferragni ha finalmente rotto il silenzio, riprendendo la scena dopo il ben noto Pandoro-gate, lo scandalo che l’ha fatta crollare dalle grazie della moda e del web. Durante l’evento, ha accennato a quella lunga assenza che ha lasciato dietro di sé, ma senza troppi drammi: “È una serata importantissima, sono qui per parlare di sostenibilità e Made in Italy.” Ha poi usato la carta della sostenibilità per spiegare la scelta del suo abito d’archivio Dsquared2 del 2013, dichiarando il suo impegno personale nel far diventare la moda più etica.
Reazioni al suo ritorno e critiche online
E poi, arriva la solita raffica di domande sulla vita privata, a cui lei ha risposto con la solita nonchalance: “Bene dai, pian piano sempre meglio.” Ma si sa, non è Ferragni senza qualche polemica: le sue poche collaborazioni recenti hanno affossato più di un brand, e Dsquared2 non è sfuggito all’assalto online. La pagina Instagram del marchio è stata travolta da critiche per averla vestita, e non è andata meglio nemmeno al profilo della Camera della Moda. Insomma, anche questa volta, i social non perdonano.
Questa modalità riprende ciò che succede ogni volta che nelle storie di Chiara Ferragni appare una sponsorizzazione: per esempio, la promozione del suo soggiorno al Cap Vermell Grand Hotel di Maiorca è stata accolta da una valanga di commenti negativi. L’hotel fu costretto a chiudere i commenti per placare l’onda d’indignazione, un film già visto all’Hotellerie de Mascognaz, in Valle d’Aosta, dove le foto sono state rimosse a furor di popolo.
Chiara Ferragni sta tornando in auge?
Dopo mesi turbolenti tra la crisi con Fedez (e canzone recentissima al seguito) e il Pandoro-gate, Ferragni sta lentamente cercando di risalire la china. La settimana scorsa ha fatto il suo rientro nel mondo delle collaborazioni internazionali come ambasciatrice del marchio spagnolo Goa Organics, specializzato in prodotti vegani per capelli. Madrid è stata la location del grande ritorno, dove Ferragni ha raccontato al mondo della sua rinascita personale e professionale.
È la sua prima grande partnership dopo che tanti brand avevano deciso di fare un passo indietro, e ora si presenta con un’immagine più “eco-friendly”, forse per riconquistare quella fiducia perduta, che, con ogni probabilità, non tornerà mai più come prima.