Caterina Balivo ospita Luca Barbareschi a Vieni da Me e incassa un altro grande successo dopo l’intervista a Giorgio Mastrota.
La presentatrice napoletana, che si presenta in studio con un abito navy e pizzo bianco, supera se stessa. Barbareschi commuove parlando della sua infanzia e dell’amore per la compagna Elena Monorchio. Sul profilo Instagram della Balivo i follower sono in visibilio e commentano:
L’intervista a luca barbareschi…meravigliosa
E ancora:
L’intervista a Luca Barbareschi forse la più bella che ho visto!! Ora capisco tante cose della sua personalità.
E poi:
Sei una grande, ti sto guardando , bellissimo vestito… come sempre ❤️
Insomma, un vero e proprio trionfo, complice la sincerità con cui Barbareschi si racconta. L’attore e regista ricorda l’infanzia difficile e la madre che lo ha di fatto abbandonato:
Quando avevo sette anni, mia madre si innamorò di un altro uomo e se ne andò portando via solo mia sorella Valentina che era appena nata.
Barbareschi riuscì a rivedere la mamma solo qualche anno dopo:
Per rivederla, finsi di avere un attacco di appendicite. Me l’hanno tolta per sbaglio, ma mia madre non è mai tornata. Se ho senso dello humor, lo devo ad una serie di tragedie a cui sono sopravvissuto.
Oggi Luca è innamorato e padre di 6 figli. Da 10 anni è felice con Elena Monorchio che gli ha dato due figli, Maddalena e Francesco Saverio. A lei scrive una lettera ogni sera:
Stiamo insieme da dieci anni: lei legge tutte lettere e non mi risponde, ma fa bene perché conosce il suo pollastro. Un quarto d’ora dopo che ci eravamo innamorati l’ho fatta soffrire tanto e quindi mi sono ripromesso di ricordare a me stesso quanto sia importante per me Elena.
Barbareschi è stato sposato con Patrizia Fachini, dalla quale ha avuto le figlie Beatrice, Eleonora e Angelica. Poi ha avuto una lunga relazione con Lucrezia Lante della Rovere prima di incontrare Elena che lo ha salvato dall’autodistruzione, insieme al suo psichiatra. Recentemente ha scoperto di avere un altro figlio in America, frutto di una breve storia.
Il regista ha parlato anche di un momento particolarmente difficile della sua vita, confessando di aver subito degli abusi quando era piccolo:
Sono stato abusato per due anni da un sacerdote in collegio. Avevo sette anni e lui si è approfittato della mia condizione, ero contento delle sue attenzioni perché ero un bambino solo. Qualche anno fa sono andato a trovarlo per perdonarlo. Lui sosteneva di non ricordasi di nulla, ma io ho voluto fare questo gesto per rompere questa catena di errori e orrori. Il rancore non porta nulla, l’unica cosa che funziona è l’amore.