Classe 2005, origini tarantine e animo forte e tenace: Benedetta Pilato è la quattordicenne che ha rubato la scena a Federica Pellegrini.
Una medaglia d’argento le fa guadagnare il titolo di vice campionessa mondiale dei 50 stile rana in Corea del Sud.
Il risultato emoziona e commuove, ma non stupisce. Benedetta è infatti una forza della natura: nuota da quando aveva 2 anni nella Fimco Sport di Pulsano, a pochi chilometri dalla sua città di nascita e sin da subito dimostra di aver la stoffa per diventare una campionessa.
La giovane pugliese ha raggiunto un traguardo mai sfiorato prima: nessuno infatti era riuscito a guadagnarsi una medaglia d’argento a quattordici anni e mezzo, neanche la divina Federica Pellegrini.
Le ultime prestazioni della Pilato lasciavano presagire grandi cose. La tarantina infatti, ha collezionato una vittoria dopo l’altra: a giugno, al Trofeo Sette Colli ha stabilito il record italiano nei 50 stile rana, agli Europei giovanili di nuoto a Kazan, aveva conquistato l’oro sempre nella vasca singola a rana e ha vinto l’argento nella staffetta 4×100 mista femminile.
L’oro, nei 50 metri stile rana femminili ai Mondiali di nuoto di Gwanju è stato assegnato alla statunitense Lilly King, che ha battuto la Pilato per 30 centesimi di secondo netti. Ma questo poco importa a Benedetta: la vera vittoria è stata essere lì, mettersi in gioco e farci sognare.
“Aiuto, sono sconvolta: non ci posso credere”: ha esordito così la giovane tarantina dopo la notizia della vittoria dell’argento ai mondiali, dichiarando ai microfoni di Raisport che quel traguardo così inatteso (ma sperato), è per lei motivo di grande orgoglio.
I genitori e il fratellino Alessandro aspettano con ansia il ritorno di Benedetta per festeggiare. Con loro, anche il suo allenatore storico della Fimco Sport, Vito D’Onghia, che la segue da sempre e ha assistito a come, il giovane portento, abbia trasformato la sua passione per il nuoto nel suo scopo di vita.
Ora che Federica Pellegrini ha annunciato il suo ritiro con l’ultima partecipazione ai mondiali di nuoto, l’Italia riaccende la speranza di una degna erede della divina, proprio con Benedetta.