Esattamente trent’anni fa, chiudevano i battenti di Non è la Rai, l’irriverente, innovativa, discussa e controversa trasmissione ideata da Gianni Boncompagni. Un grande studio popolato esclusivamente da ragazze giovanissime, dove compirono i primi passi nel mondo dello spettacolo figure come Ambra Angiolini, Miriana Trevisan e Laura Freddi. Tra loro c’era anche Alessia Merz, che da ragazza di Non è la Rai si trasformò in un’altra, altrettanto mitica, figura televisiva: la velina. Era ovunque, sullo schermo e sui rotocalchi, adesso, però, ha deciso di dire definitivamente addio ai riflettori, preferisce dedicarsi alla famiglia.
Alessia Merz, in tv soltanto part time
“Ormai vado per i 51, ho già dato” chiosa Alessia Merz sulle pagine del Corriere della Sera. L’ex velina non è “pronta a lavorare a tempo pieno” perché “stare lontana dalla mia famiglia per più di due giorni è impensabile”. La ribalta non le importa più, preferisce trascorrere il tempo con i suoi cari, con l’ex calciatore Fabio Bazzani, suo marito da vent’anni, e con i figli Niccolò e Martina, di 18 e 17 anni. Una vita serena che non combacerebbe con un lavoro a tempo pieno, “tant’è – specifica Merz – che molti reality li ho rifiutati”.
Ben vengano, però, i “lavori saltuari”, quelli che le consentono di “dedicarmi a me stessa, guadagnare i miei soldi, rivedere i colleghi: una ‘vacanza’ dal tran-tran quotidiano”. La pupilla di Boncompagni sogna di fare “l’opinionista, presenziare a serate o eventi” e tra i suoi impegni preferiti ci sono le ospitate a La volta buona con Caterina Balivo, dove qualche tempo fa ha riabbracciato dopo trent’anni la collega bionda Cristina Quaranta, “non ci si vedeva dai tempi di Striscia”.
Se Alessia Merz non vuole più lavorare in tv è perché oggi questa va a braccetto con i social, sul web, però, lei non viole starci: “Alcuni lavori li ho persi perché non sono sui social: ma finché lavoravo si sapeva di me a prescindere e, adesso che lavoro meno, far sapere i cavoli miei non mi interessa”. Da quando il suo agente storico, Epifanio Fano, è venuto a mancare, i profili ufficiali di Alessia sono alla deriva, ed è una scelta consapevole: “Far sapere i miei fatti non mi interessa e credo che a nessuno interessi sapere cosa mangio a colazione o di che colore ho il costume. Dopo anni sotto i riflettori, oggi tengo molto alla mia privacy”.
L’arrivo a Non è la Rai e i ricordi più brutti
Fu Pino Insegno a consigliare ad Alessia Merz, all’epoca giovanissima, di tentare il provino per Non è la Rai. La presero subito, nonostante la grande timidezza e quei modi un po’ impacciati da ragazzina. “Ero timidina – racconta oggi la showgirl – e in studio, al Palatino, la solidarietà femminile era poca: le ragazze più ‘sgamate’ non ti lasciavano nemmeno sedere in prima fila”. Lei, però, non si lasciò scoraggiare e rimase sempre con i piedi per terra, grazie ai genitori, che la costrinsero a proseguire gli studi, e al fidato agente.
L’importanza di avere un agente cui affidarsi, Merz l’ha compresa nel corso dell’”unico episodio che mi ha segnata. È stato un provino a Milano dove ho rischiato brutto: salito in macchina, mi sono trovata con il sedile reclinato. Ho urlato come una matta”. Insidie con i produttori e anche tra colleghe. Ripensando agli anni in tv, Alessia confessa di aver “affrontato invidie, lavori proposti e poi negati perché la ‘diva’ del momento temeva eccessive somiglianze o che la mettessi in ombra”. Una grande soddisfazione, però, c’è: “Mi hanno persino scelta al posto di Angelina Jolie per un film!”.