Al Bano Carrisi è sicuramente tra i cantanti più apprezzati. Le sue canzoni e la sua vita hanno affascinato gli italiani, tanto da essere raccontati in un docu-film.
È la mia vita racconta, nel dettaglio, la vita di Al Bano Carrisi. Non solo un atto di elogio al cantante, ma un vero e proprio documentario che ripercorre i suoi passi a partire dal matrimonio con Romina fino ad arrivare al recente ricovero in ospedale, avvenuto nel 2016, per problemi cardiaci e una piccola ischemia. È in questo momento che, per la prima volta, Al Bano ha pensato, almeno per un momento, di abbandonare le scene:
Vedevo di fronte a me un tunnel scuro. È stato un periodo veramente buio.
In È la mia vita, Al Bano mostra i suoi pilastri, la famiglia e la musica, e come questi siano sempre stati alla base delle sue scelte. Una vita bella, la sua, fatta di viaggi e di numerosi incontri con persone interessanti. Una vita che, oltre a donargli grandi amori, gli ha provocato anche grandi sofferenze.
È il 1970 quando Al Bano corona uno dei suoi sogni e sposa, nonostante l’opposizione della famiglia, Romina Power. Una sintonia, la loro, che non può essere nascosta e che è evidente in ogni loro singola esibizione. Al Bano, ricordando il loro primo periodo insieme, ha affermato:
C’è stato un primo momento in cui lei non voleva saperne niente di me. Poi mi chiamò e da quella chiamata, nell’ottobre del ’68, ripartì tutto. Ricordo quando mi annunciò di essere incinta. Le dissi ‘Romina se ti sposi con me è per sempre’ perché non accetto l’idea di un divorzio. Tutto è stato fantastico, io ero straordinariamente innamorato. È stata la forza del destino, mai avremmo pensato di fare coppia.
Il matrimonio di Al Bano e Romina sembra essere perfetto, almeno fino al giorno più brutto che la vita poteva loro riservare. È il 1993 quando Ylenia Carrisi, primogenita di Al Bano e Romina, scompare nel nulla. Nonostante le numerose ricerche, di lei non c’è traccia. Un dolore che ferisce nel profondo la coppia che, nel 1999, si separa.
Ylenia era di grande affetto, ma aveva le sue idee. La capivo, perché anche io ero come lei. Siamo passati da una fase di completa armonia, di completa felicità. Amavamo fare le stesse cose. Nel caso di mia figlia – ha ammesso Al Bano – il destino ha avuto una parola violenta nei miei confronti. Ho visto esattamente quello che stava succedendo nella sua vita e giuro che ho fatto di tutto per sviare la legge del destino. Ho fatto tutto quello che c’era da fare per bloccare quella scia velenosa di quel destino che stava arrivando. Lì come padre ho perso. Mi è stata data una bella gioia quando è nata e un grande dolore da quando non c’è più.
Una tragedia, in un certo senso, anticipata. Al Bano aveva girato, in passato, il film L’America Perduta che terminava proprio a New Orlens. Oggi, in quel film, Al Bano vede un segno del destino, una sorta di previsione di ciò che sarebbe successo,.
Nonostante la sofferenza causata della perdita della figlia e dalla separazione con Romina, Al Bano non si è mai allontanato dalla musica. Al contrario, la sua grande passione lo ha aiutato a superare anche i momenti più difficili:
La musica – ha affermato – è il mio sole la mia sorgente di vita io sono le mie canzoni. Tutto è partito da mia madre, l’origine del mio mondo. Ho viaggiato e visto terre lontano, ho toccato la ricchezza e la poverta. Dentro me brucia un’arte che mi consuma e mi sostiene. E così sono riuscito a vivere un incredibile sogno e quando salgo sul palcoscenico questo sogno diventa realtà.
Una vita non semplice, quella di Al Bano. Lui, nonostante tutto, ha continuato a donarci canzoni che rimarranno nella storia della musica italiana. E, per questo, non possiamo far altro che ringraziarlo.