Una piazza piena, le luci di fine estate e una scaletta che sembra un menù degustazione con un po’ di nostalgia, un po’ di nuove promesse e qualche ritorno che ci ha fatto battere il cuore. È andata così Yoga Radio Estate di Radio Bruno, registrato a Modena e condotto da un trio d’eccezione: Rebecca Staffelli, ormai conduttrice amatissima, Stefano Corti, che non resiste mai alla battuta, ed Enzo Ferrari, voce rassicurante e impeccabile della storica emittente radiofonica emiliana.
Lo show, quest’anno, è stato apprezzato anche dal grande pubblico di Mediaset che ogni martedì può assistere alle serata che hanno avuto luogo lungo gran parte dell’Emilia-Romagna. Una scelta simile a quella di Battiti Live, che con gli anni è stato perfino promosso su Canale5 e che si è concluso il 1° settembre con la Compilation dei migliori momenti della stagione. Ma com’è andato il concerto? Ecco le nostre pagelle.
The Kolors, Pronto come va?: voto 8
Stash e compagni sanno come accendere una piazza, e il loro pezzo ormai è diventato un tormentone da cantare a squarciagola. Groove, carisma e quel piglio internazionale che li rende sempre riconoscibili. Se Modena aveva bisogno di una scossa iniziale, i The Kolors hanno premuto l’interruttore giusto. Stash si fa quasi strappare il completo, ma poi chiede con garbo che gli sia lasciato almeno per altre tre esibizioni, dato che è nuovo. E dire che sembrava proprio quello indossato al Festival di Sanremo.
BigMama, Bubble Gum: voto 7,5
Colorata, potente, senza paura. BigMama porta sul palco tutta la sua personalità, trasformando la performance in un’esplosione di energia. Forse non il brano più forte del suo repertorio, ma la sua presenza scenica basta e avanza per lasciare il segno. Il pubblico poi l’ha conquistato davvero, con Mezzo Rotto, anche se mancava la sua voce trainante: quella di Alessandra Amoroso.
Emis Killa, In auto alle 6:00: voto 7
Un Emis Killa più riflessivo, che dosa le rime con la consapevolezza di chi sa ormai di essere un veterano della scena. La piazza lo accoglie con affetto, anche se il brano non ha l’impatto da “bomba live”. Ma la sua solidità resta un marchio di fabbrica. Stefano Corti ci dice che Emis Killa ci fa ballare e pensare. Anche di scappare via dall’Italia, a volte. Ma sono dettagli.
Benji e Fede, Dove e quando: voto 9
Il momento più emozionante della serata. Non solo perché si tratta della reunion tanto attesa, ma perché accade proprio a Modena, la loro città. Il pubblico li ha abbracciati come figli prediletti tornati a casa. Lacrime, cori a gran voce e la sensazione che alcune favole, alla fine, tornino sempre. Il nuovo brano sembra un vecchio brano, ci confonde ma non importa: sono tornati a volersi bene.
Sophie and the Giants, Paradise: voto 7,5
Una ventata internazionale sul palco modenese. Sophie ha una voce che buca, e Paradise porta con sé quell’aura di dance-pop che ti trascina senza scampo. Mancava forse un briciolo di interazione in più col pubblico, ma la qualità vocale è innegabile.
Riki, Perdo le parole: voto 7,5
Basta l’attacco del brano per riportarci direttamente ai tempi di Amici di Maria De Filippi. Riki gioca la carta nostalgia con astuzia, e la piazza risponde. Certo, la sua performance non ha avuto il fuoco di altre esibizioni, ma il singolo resta un classico pop che funziona sempre. Anche con l’affanno finale: non arrendersi mai ha il suo fascino.
TrigNO, D’amore non si muore: voto 8
La sorpresa della serata. Giovane, fresco, uscito dall’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi, TrigNO ha trovato in Modena un pubblico pronto ad accompagnarlo cantando a memoria ogni parola. Una dimostrazione che i talent, quando incontrano talento vero, continuano a fare centro.
Planet Funk da manuale: voto 8,5
Basta il primo riff per far tornare indietro di vent’anni chiunque fosse in piazza. I Planet Funk hanno quel potere raro: farti ballare con malinconia, portarti altrove senza muoverti di un millimetro. Energia pura e un regalo al pubblico che li aspettava.
Lorella Cuccarini e Riki, Cha cha twist: voto 8
Un incontro che non ti aspetti. La showgirl simbolo di più generazioni e il giovane pop idol. Il risultato? Una performance ironica, brillante, che ha fatto sorridere e ballare. Due mondi diversi che sul palco hanno trovato un punto comune, dimostrando che la musica non ha età. Lei balla e lui abbozza, probabilmente non ha mai imparato la coreografia ma poco importa. Lorella Cuccarini si diverte, sembra tornata ragazza anche se ha compiuto 60 anni, e nel parterre brilla come la stella più luminosa del firmamento.
Sarah Toscano, Taki: voto 8
Il percorso di Sarah Toscano è tutto in salita, nonostante le critiche assurde sul suo fisico, lei continua però a rispondere con la musica. Sul palco è fresca, determinata e con Taki conferma di avere la stoffa per durare. La chicca arriva con il duetto insieme a Carl Brave in Perfect, che aggiunge un tocco urban e rafforza la sua identità artistica.
Gemelli Diversi, Un attimo ancora: voto 8,5
Un viaggio nel tempo. Bastano le prime note di Un attimo ancora per scatenare un coro unanime, e la piazza diventa un unico karaoke emozionato. I Gemelli Diversi hanno il potere di risvegliare ricordi e Modena li ha accolti come vecchi amici. Peccato per la precisazione di Thema (o Thema, non l’ho mai capito), che ci ricorda di quanto loro – proprio loro – siano veterani di Radio Bruno. “Tu non eri neanche nato quando abbiamo iniziato a fare Radio Bruno”, precisa a Stefano Corti, che ammutolisce spaesato perché questa non se l’era preparata. Sorridiamo finché abbiamo i denti.
Michele Bravi, Nero Bali: voto 8
Brano nato come duetto con Elodie, qui rivive con l’intensità tutta personale di Michele Bravi. Una voce che accarezza e una presenza che non ha bisogno di effetti speciali: Bravi sa incantare semplicemente con la sua sensibilità.
Aka7even, Non x soldi: voto 7,5
Ci mancava sul palco, e il suo ritorno è stato accolto con entusiasmo. Aka7even ha portato ritmo e leggerezza, senza strafare, ma centrando l’obiettivo: far ballare. Una presenza che si fa notare, di cui sentivamo la mancanza. Non poteva che esibirsi poi in Mi manchi e Loca, con la quale perdiamo anche l’ultimo briciolo di dignità; dignità che ora tintinna sul pavimento come il cucchiaino che cede alla gravità alle 6 del mattino. In fondo, abbiamo un po’ l’età di Thema (vedi sopra).
Mida e Michele Bravi, Popolare: voto 8
Accoppiata sorprendente ma riuscita. La delicatezza di Michele Bravi e l’approccio diretto di Mida si sono intrecciati senza sovrastarsi in un equilibrio inaspettato. Una delle performance più raffinate della serata. E che non ci aspettavamo. A volte, le sorprese.
Mida, Rosso fuoco: voto 8,5
Da solista, Mida ha sprigionato tutta la sua energia. Rosso fuoco è una fiamma che ha incendiato la piazza, confermando il suo status di artista in piena ascesa. Grinta, carisma e un futuro che promette molto.
I conduttori, Rebecca Staffelli, Stefano Corti e Enzo Ferrari: voto 9
Non dimentichiamoci della cornice. Rebecca Staffelli è stata la regina della serata: brillante, spontanea, in grado di mettere a proprio agio artisti e pubblico. Al suo fianco, Stefano Corti, sempre pronto con la battuta e l’ironia pungente studiata bene, e Enzo Ferrari, voce storica di Radio Bruno che ha dato sicurezza e ritmo al tutto. Una conduzione a tre voci che ha funzionato senza intoppi. Una formula nuova e che si è rivelata vincente per questa stagione, approdata su Italia1 per mostrare al pubblico il calore dei palchi di quest’estate che sta volgendo rapidamente al termine.