Claudio Bisio come Rocco Schiavone: la coppia che fa impazzire tutti

Claudio Biso ruspante e con finalità ambigue torna in tv con "Vivere non è un gioco da ragazzi". E diventa il nuovo Rocco Schiavone

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Claudio Bisio torna in tv con la nuova fiction Vivere non è un gioco da ragazzi che debutta in prima serata su Rai 1 lunedì 15 maggio. E il suo personaggio promette di fare scintille, sfidando il mitico Rocco Schiavone di Marco Giallini.

Vivere non è un gioco da ragazzi, Claudio Bisio come Rocco Schiavone

In Vivere non è un gioco da ragazzi Claudio Bisio interpreta Saguatti, poliziotto ruspante e popolare, con metodi poco ortodossi e finalità ambigue. È la scheggia impazzita della storia. E dalla descrizione dà l’idea di essere un rappresentate delle forze dell’ordine non proprio convenzionale che ricorda pericolosamente un altro personaggio molto amato dal pubblico televisivo, quello di Rocco Schiavone che di ombre ne ha di fatto moltissime.

Claudio Bisio
Fonte: Giulia Bertini
Claudio Bisio interpreta Saguatti

Bisio, alias Saguatti, segue il caso di Lele, interpretato da Riccardo De Rinaldis Santorelli, che è il protagonista della serie. Lele, 18 anni, è bravo ragazzo di umili origini, frequenta il liceo con i figli dell’élite bolognese ed è innamorato di Serena, bellissima, intelligente e perfetta reginetta della scuola.

Invitato una sera in discoteca da Serena e dal suo gruppo di amici, Lele per fare colpo su di lei prende una pasticca di Mdma. Risucchiato nel mondo delle discoteche e della droga, Lele rimane però presto senza soldi e, per continuare a frequentare Serena, si ritrova a comprare le pasticche nel suo quartiere e a rivenderle in discoteca al doppio del prezzo.

Una sera vende una pasticca al suo amico Mirco, che viene trovato morto il giorno dopo proprio a causa della droga. Per Lele, corroso dai sensi di colpa perché convinto di essere l’assassino di Mirco, inizia un calvario che stravolge il rapporto con Pigi, suo migliore amico, con Serena e con i genitori. Anche il resto del gruppo, legato da un patto di omertà volto a custodire il segreto sull’uso di droghe, vive una profonda crisi che porta ciascun membro a fare i conti con la verità e con i propri fantasmi interiori. Dopo molte vicissitudini, dolori e scoperte, Lele decide di liberarsi dal peso delle menzogne e dal senso di colpa. Perciò confessa tutto prima al padre e poi al poliziotto Saguatti.

Quest’ultimo si dimostra fin da subito l’acerrimo nemico di Lele, pronto a incastrarlo con ogni mezzo. Ma rivelerà risvolti imprevedibili e ferite non troppo diverse da ciò su cui indaga. La confessione di Lele scatenerà una sorta di “epidemia di verità” che porta tutti i principali personaggi a fare i conti con i propri segreti.

Claudio Bisio Vivere non è un gioco da ragazzi
Fonte: Giulia Bertini
Claudio Bisio in una scena di “Vivere non è un gioco da ragazzi”

Bisio-Fresi, la coppia che fa impazzire tutti

I fan sono entusiasti per il ritorno in tv di Bisio che in Vivere non è un gioco da ragazzi affianca altri grandi attori italiani come Stefano Fresi e Nicole Grimaudo. Soprattutto la coppia Bisio-Fresi fa impazzire tutti. Claudio scrive a Stefano: “Lavorare con te è una gioia e un divertimento. Ci si sente protetti dalla tua bravura e divertiti dalla tua ironia unica e prorompente, quella stessa ironia che ti porterà a sdrammatizzare questo mio messaggio con un “ma va a cagare, Fresi”. E comunque poteva andarci peggio…😂”.

La competizione è iniziata. Qualcuno scrive: “Grande Claudio❤️” e un altro replica: “Stefano 🤩 di più”. E poi c’è il pacificatore: “Due pezzi da 90!!”.

Trama dei primi due episodi e quando vederli

Vivere non è un gioco da ragazzi debutta in tv lunedì 15 maggio in prima serata su Rai 1. Qui la trama dei primi due episodi.

Episodio 1
Lele ha 18 anni, è un bravo ragazzo, vive a Bologna in periferia ma va in un liceo del centro coi figli dei ricchi. Il padre artigiano è appena stato truffato da un imprenditore senza scrupoli e la paghetta di Lele è bassa. Ma è innamorato di Serena, che gli sfugge per un
suo problema segreto. Per uscire con lei Lele sperimenta le droghe e inizia a vendere una pasticca a settimana perché non ha i soldi per le serate. Ma una sera dà una “pasta” all’amico Mirco che viene trovato morto.

Episodio 2
Lele si sente un assassino, vorrebbe confessare ma il suo amico del cuore Pigi, figlio di un penalista, lo convince a non farlo. Iniziano i tormenti della sua coscienza, uniti a pericoli più concreti: un poliziotto ambiguo sospetta di lui e vuole farlo confessare, gli spacciatori
da cui ha comprato la pasticca minacciano di ucciderlo se parla. E due genitori già alle prese con mille guai vedono sparire il loro figlio in un tunnel di angosce di cui nulla è dato sapere.