Quella di Manuela Arcuri è sicuramente una carriera di successi, fatta di traguardi importanti e soddisfazioni, ma anche di pregiudizi e momenti complicati. A Verissimo di Silvia Toffanin l’attrice di Latina – che per un periodo ha lasciato il mondo dello spettacolo per dedicarsi al figlio Mattia – ha ricordato soprattutto gli esordi tutt’altro che semplici, dove non sono mancate avances e richieste indecenti da parte di registi e addetti ai lavori.
Manuela Arcuri ricorda la molestia subita da un regista
“Nella mia vita ho lavorato tanto toccando un po’ di tutto, sono soddisfatta di quello che ho avuto e felicissima. – ha dichiarato Manuela Arcuri a Verissimo – Ho realizzato il sogno di lavorare con Mattia (suo figlio di 11 anni aspirante attore, ndr), è una cosa che è successa finalmente. Alla sua età io non sognavo di fare questo mestiere, in famiglia non c’era nessuno nel mondo dello spettacolo, ero timida, a casa e con la mia famiglia, è una cosa capitata nella mia vita e non è stato facile”.
L’attrice, oggi splendida 48enne, ha dunque ricordato che “le difficoltà ci sono e c’è stata tanta rivalità e concorrenza, non è un mondo così semplice ma è stato magico, si è realizzato qualcosa di meraviglioso. Le critiche ricevute? Ci sono stati dei pregiudizi per la mia bellezza, nessuno poteva dire è bella e anche brava, un connubio che non poteva esistere, dovevo dimostrare il doppio rispetto agli altri, delle esperienze al limite”.
Nel salotto di Silvia Toffanin l’Arcuri non ha omesso aneddoti sconvenienti, come quella volta che “un regista durante un provino mi disse ‘alzati la maglietta e fammele vedere’. Ero molto imbarazzata, poi davanti le telecamere. Ero piccola, lì per fare un casting. Era uno dei tanti momenti in cui ho pensato ‘non fa per me, non mi sento nel posto giusto e non mi sento a mio agio’. Tornavo sconfitta e delusa da queste situazioni e tanto dispiaciuta. Questo ti ferisce dentro”.
“C’erano altri registi e persone che organizzavano provini, che ci provavano e ti chiedevano degli appuntamenti. – ha aggiunto Manuela – Questo accadeva all’inizio, nella prima fase del mio lavoro, quando facevo la gavetta. Questi marpioni ci sono. Purtroppo noi donne siamo bersagliate. Dobbiamo essere coraggiose e dire ‘non mi interessa vado via’”.
Manuela Arcuri e le conseguenze della popolarità
Silvia Toffanin ha chiesto a Manuela Arcuri quali siano stati gli effetti e le conseguenze della fama e l’attrice ha dichiarato che soprattutto all’inizio della sua carriera, si sentiva bersagliata, perché “un caffé al bar con gli amici era diventato un tormento, tutti volevano sapere chi era il mio fidanzato e non riuscivo ad avere una vita tranquilla, ero sempre seguita dai paparazzi e da persone che volevano inventare storie su di me, era diventato pesante”.
Senza dimenticare chi si è approfittato della situazione per un briciolo di notorietà: “Ci sono stati uomini che si sono avvicinati per il personaggio e che volevano apparire sui giornali. Io me ne accorgevo quando ci davamo il primo bacio e vedevo che c’erano i paparazzi, capivo che era stati lui a chiamarli. In quei momenti ero delusa e ferita da quei comportamenti. Sono state botte tremende che ho avuto. Ovviamente ho avuto compagni splendidi con cui sono rimasta in buoni rapporti”.
Da dodici anni Manuela Arcuri è felice accanto al marito Giovanni Di Gianfrancesco, che l’ha resa mamma del piccolo Mattia. La coppia da qualche anno starebbe pensando all’adozione di un secondo figlio anche se, come precisato dall’Arcuri, “è una cosa complicata, c’è tanta burocrazia”.