La puntata di lunedì 8 gennaio 2024 del Grande Fratello è stata segnata dal ritorno di Beatrice Luzzi, ma soprattutto dal racconto della sua enorme perdita. L’attrice ha scelto di fare ritorno nella casa di Cinecittà, spiegando le proprie ragioni, avendo modo di scoprire gli atteggiamenti di alcuni inquilini in seguito alla drammatica notizia. Dura la risposta di Alfonso Signorini, nei contenuti, che ha però lasciato senza parole il pubblico in quanto a fatti e conseguenze concrete.
Il discorso di Signorini, voto: 6
Alfonso Signorini si è espresso in maniera alquanto dura nei confronti di alcuni concorrenti del Grande Fratello. Si è detto basito dinanzi alla mancanza di empatia dimostrata durante le fasi successive all’apprendimento di quanto accaduto a Beatrice Luzzi e alla sua famiglia.
Il GF aveva chiesto ai concorrenti di non esprimersi o fare congetture in merito alla dipartita del padre dell’attrice ma, ha spiegato il conduttore, di certo sarebbero state apprezzate altre forme d’espressione, non verbali.
“Dopo mesi di convivenza, ognuno di voi ha iniziato a provare dei sentimenti nei confronti degli altri inquilini. Non potendo esprimervi a parole, potevate farlo con l’atteggiamento. Vedendo alcune immagini, però, alcune ore dopo la notizia, sono rimasto addolorato. Vedere la preoccupazione di alcuni indirizzata alla festa che non doveva finire o ai popcorn, mi ha disturbato. Vedere cantare a squarciagola la canzone in filodiffusione in quel momento, poche ore dopo, mi ha disturbato, così come vedere qualcuno, depresso fino all’altro giorno, fingere di pomiciare con un manichino”.
I concorrenti hanno dimenticato una lezione cruciale, quella dell’empatia, ha spiegato Signorini. Al tempo stesso, però, ha confermato come non ci saranno minimamente conseguenze. Questo fa crollare un po’ tutto. Non si tratta di un gioco con concorrenti giovanissimi, come bambini o adolescenti. Si dovrebbe dunque porre i singoli dinanzi a delle conseguenze. Se è vero che il regolamento non è stato violato, sarebbe stato interessante avviare un televoto e lasciare la parola al pubblico.
La lettera di Beatrice Luzzi, voto: 10
Beatrice Luzzi ha scelto di tornare nella casa del GF, ma prima di farlo ha voluto condividere le parole della lettera che ha indirizzato a suo padre. Un momento struggente e di profonda riflessione. Il ringraziamento di una figlia per tutti gli insegnamenti, gli esempi e i gesti d’amore ricevuti da un padre ormai pronto all’ultimo saluto.
Lo ha definito più volte stanco, mostrando la consapevolezza che quel momento fosse di liberazione per lui. Per questo non si è pianto al suo funerale, consci del fatto che i limiti imposti dall’età erano divenuti per lui ormai insopportabili: “Siamo esseri infiniti, babbo, e le nostre molecole saranno connesse sotto mille forme, per l’eternità. Addio babbo, vola lontano e leggero, tua, briciola”.
Il non caso di Vittorio, voto: 3
Si respira una certa pesantezza in casa su un caso che tale non è. Si parla di confini da tracciare sul fronte dell’atteggiamento da tenere con le donne della casa in certi frangenti. Massimiliano e Paolo sono i principali accusatori di Vittorio.
Il ragazzo si sarebbe trattenuto in camera con Monia, a parlare, mentre lei si stava cambiando. Al tempo stesso girerebbe un po’ troppo in mutande e si sarebbe infilato nel letto di Letizia, chiacchierando.
Da parte sua viene espressa una totale serenità, dimostrata dal fatto d’aver subito accolto la richiesta di alcune concorrenti di lasciare la camera, in alcuni casi.
Consigli non richiesti su come stare al mondo da Vittorio e Paolo, che in realtà nascondono unicamente gelosia e voglia di marcare il territorio, il che lascia basiti. Imbarazzante il momento in cui il “cavaliere” Masella, senza macchia, si rende conto che Letizia, al suo fianco, trova inutile ritornare su un argomento ormai chiuso e chiarito da tempo.
Il caso Garibaldi, voto: 5
Si continua a spiegare come tutto sia amplificato all’interno della casa del Grande Fratello. Anno dopo anno, questo concetto torna. In molte situazioni, però, i casi che si creano hanno delle basi alquanto fragili.
Stavolta Stefano ha scelto di criticare le poche parole pronunciare da Garibaldi al termine del discorso di Massimiliano per il suo compleanno. “Sei un grande uomo”, ecco non gli è piaciuto e avrebbe preferito sentir pronunciare a Giuseppe le parole: “Sei una grande persona”
Da qui un’analisi su come uomo e donna condividano ovviamente le stesse caratteristiche, in quanto esseri umani, dunque l’inutilità di precisare il genere in situazioni di questo tipo. Un atteggiamento eccessivo, come sottolineato anche da Signorini, che ha però portato alla luce un discorso più ampio, quello dell’importanza delle parole e del loro peso.
Anita è rapidamente intervenuta nel confronto tra i due, accusando in confessionale Stefano di star sfruttando il tutto per far uscire una tematica a lui cara. A scapito però di Garibaldi, dato di fatto in pasto ai lupi.
Proprio la sua difesa è divenuta centrale, però. Stefano reputa le sue parole ben peggiori. Ha infatti tentato di sottolineare come la provenienza di Garibaldi, lontano da un grande centro urbano con influenze europee, come può essere Milano, per dire, abbia un peso che non vada ignorato.
“Parlare di profondo sud o profondo nord non è più accettabile. – ha spiegato Signorini – Esistono i mezzi di comunicazione e l’ignoranza non è più concepibile”.
Il tatto del Grande Fratello, voto: 4
Certe dinamiche del Grande Fratello stupiscono sempre. Si ha la necessità di mandare avanti un programma, anche dopo fasi molto delicate come quella di Beatrice Luzzi. La rapidità con la quale Signorini passa da lei a Massimiliano e Monia è però sorprendente.
Il tono della trasmissione è mutato in maniera radicale e repentina, quasi riprendendo l’atteggiamento di quei concorrenti criticati dal conduttore. Stupisce inoltre l’incredibile entusiasmo del pubblico in studio, le cui reazioni potevano essere controllate maggiormente dagli addetti.
Insomma, nessuno si aspettava una puntata mesta di tre ore, ma una versione ibrida e maggiormente rispettosa forse sì. Se a ciò si aggiunge la scelta, proprio in questa serata, di far incontrare Monia con sua madre e Massimiliano con suo padre, il quadro può dirsi completo. Semplicemente tante piccole cose potevano essere gestite diversamente.