Carlo Conti è pronto a dare battaglia al fantasma del Sanremo passato. Il confronto con Amadeus sarà costante e spesso spiacevole, soprattutto per chi vanta un’esperienza tanto ampia come la sua. Il problema sta nel fatto che il pubblico si sarebbe aspettato una scelta differente e invece ha dovuto mandar giù un già visto, un salto nel passato.
Cosa c’è di meglio di un colpo clamoroso per riuscire a zittire tutti. Conti ci sta provando, pare, e per il palco dell’Ariston, per il suo grande ritorno, sogna addirittura la reunion dei Pink Floyd. Considerando come negli ultimi anni il Festival abbia ritrovato una certa caratura internazionale (grazie anche al successo dei Maneskin), non è da escludere che il piano si concretizzi.
I Pink Floyd a Sanremo 2025
Carlo Conti tenterà di riunire i Pink Floyd a Sanremo 2025. Il suo sogno sarebbe dunque quello di avere sia David Gilmour che Roger Waters sul palco dell’Ariston. Di fatto un evento del genere renderebbe storica la sua kermesse, a prescindere da qualsiasi partecipante annunci nella lista dei big.
Passeremmo dalle polemiche su Geolier e Angelina Mango a una delle scene più viste e riviste del web, di certo. Ma come si è giunti a questa ipotesi? Stando a quanto riportato da Fanpage, Carlo Conti era presente al Circo Massimo per i concerti di David Gilmour. Era lì come fan ma con al fianco alcuni collaboratori.
Il direttore artistico, già confermato per l’edizione 2026 di Sanremo, non ha mai negato la propria passione per i Pink Floyd e, dopo l’evento, è stato avvistato nello stesso hotel di Gilmour, impegnato in una chiacchierata con quest’ultimo. Sembra proprio che qui sia stato gettato il seme nel terreno per un potenziale colpo sensazionale.
La reunion dei Pink Floyd
Stando a quanto riportato dal giornale, David Gilmour si sarebbe detto interessato all’idea. La leggenda avrebbe dunque dato il proprio assenso, almeno a un dialogo. Un’occasione da cogliere al volo e sembra che Carlo Conti abbia già fissato un viaggio a Londra per il prossimo novembre.
Ritrovarli sul palco dell’Ariston potrebbe inoltre aiutare a sanare vecchie ferite. Proprio Gilmour si era così espresso di recente sulla separazione: “È davvero molto noioso parlare di una cosa che è finita. Lui ha lasciato la band quando avevamo 30 anni. Sono passati decenni e sono decisamente più vecchio oggi. La cosa non ha la stessa importanza”.
Si attendono dunque aggiornamenti, anche se per il momento non ci saranno altro che indiscrezioni. Se tutto dovesse procedere per il verso giusto o dovesse naufragare ufficialmente, lo sapremo attraverso la bocca di Carlo Conti soltanto nel 2025. All’appello mancherebbe poi Nick Mason, batterista molto legato all’Italia e che, tra i tre, sembrerebbe l’elemento meno problematico da coinvolgere.
Il Festival di Carlo Conti sta dunque prendendo forma. Dalla scelta di relegare i giovani in una categoria a parte, che ha fatto storcere il naso a molti, all’idea degli ospiti fuori scala, come mai nella storia di Sanremo. Prima di abbandonare la nave, dunque, sarebbe il caso di vedere almeno quale sarà il programma ufficiale.