Pino Insegno non condurrà L’eredità. Ora che è stato sciolto il nodo sul nome del nuovo conduttore, individuato in Marco Liorni, a parlare è ancora il manager Diego Righini che racconta la sua verità. Le sue dichiarazioni non sono però piaciute alla Rai, che ha deciso di replicare tramite l’amministratore delegato Roberto Sergio che ha difeso la posizione dell’azienda.
Le parole del manager di Pino Insegno
“La verità è che la Rai ha formalizzato a noi una richiesta ben precisa”, ha spiegato il manager di Pino Insegno a TvBlog, “Noi sin da subito volevamo Reazione a Catena perché è il programma di Pino, un conduttore abituato a fare share massimi su Rai1. Avevamo avanzato la richiesta sin da quando alla direzione del Daytime c’era Simona Sala. Non si è potuto fare perché Liorni aveva un contratto per quella trasmissione e ha voluto condurre fino all’ultima puntata, senza mollarla prima”.
Diego Righini spiega come – a detta sua – si siano svolti i fatti: “Per Pino Insegno L’eredità sarebbe stato un programma nuovo. Poi la Rai ci ha detto: ‘Il contratto di Liorni ora è scaduto, si è liberato il posto di Reazione a Catena, volete farla voi?’. Pino ha detto subito di sì e la Rai ci ha inviato una pec per chiederci il permesso, è una lettera formale a firma di Angelo Mellone, attuale direttore Intrattenimento Daytime”.
La replica di Roberto Sergio
Le recenti dichiarazioni di Diego Righini non sono però piaciute a Roberto Sergio, ad di Rai, che ha deciso di replicare con una dichiarazione resa a La Presse: “Rai si trova a dover replicare alle continue dichiarazioni polemiche e prese di posizioni che sono francamente non più accettabili. Ho dato mandato, alla Direzione legale della Rai, di approfondire quanto dichiarato dal manager di Insegno per opportuni provvedimenti”.
La disputa tra il manager di Insegno e Rai sembra quindi tutt’altro che finita, sebbene le posizioni siano ormai chiare. Marco Liorni è il conduttore de L’eredità mentre per il presentatore di Mercante in Fiera si riaprono le porte di Reazione a catena. Una decisione lineare, da parte dell’azienda di Viale Mazzini, che riporta il doppiatore romano al suo posto, quello in cui aveva ottenuto un grande successo.
Intanto, L’eredità parte il 2 gennaio – con la nuova conduzione – mentre Pino Insegno rimane in attesa dell’avvio di Reazione a catena. Si era parlato di un programma radiofonico su Rai Radio2, mentre imperversavano in Rete le cifre del suo cachet che sarebbe milionario. I risultati di Mercante in fiera, invece, sono stati tutt’altro che soddisfacenti. L’effetto nostalgia non ha funzionato e neanche le novità introdotte: i telespettatori di Rai2 sono ormai abituati ad altro.
Il ritorno di Pino Insegno in Rai aveva destato grande scalpore. Da un lato per la sua vicinanza alla Premier Giorgia Meloni e dall’altro perché era stato promosso alla guida di uno dei programmi di punta di Rai1, che per anni era stato presentato da Flavio Insinna. L’attore romano è tornato al suo lavoro, dopo qualche incursione estiva in prima serata, mentre Marco Liorni prende il suo posto in access prime time, raccogliendo il testimone che un tempo era stato di Fabrizio Frizzi.