Perché Olly non vuole andare all’Eurovision e cosa succede se rifiuta

Olly, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, non è sicuro di voler rappresentare l’Italia all’Eurovision 2025. Ma che succede se rifiuta?

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

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Pubblicato: 19 Febbraio 2025 09:50

Lo aveva annunciato nella conferenza stampa successiva alla finale del Festival di Sanremo e al momento sembrava una frase di circostanza, dettata dall’emozione. Eppure, a distanza di giorni, Olly non ha ancora confermato la sua partecipazione all’Eurovision 2025. Quali sono i motivi dietro la sua indecisione? E cosa succede se il candidato eletto dal regolamento rifiuta?

Perché Olly è indeciso sull’Eurovision

“Non avendo pensato di vincere, non ho nemmeno riflettuto sull’eventualità di partecipare all’Eurovision”: le parole di Olly, all’anagrafe Federico Olivieri, hanno lasciato l’intera sala stampa di stucco nella caotica mattina di domenica 16 febbraio. Vincitore di Sanremo 2025 con il brano Balorda Nostalgia, il cantante genovese si è guadagnato automaticamente anche la partecipazione all’Eurovision, ma lui afferma di aver “bisogno di metabolizzare. Ho bisogno di prendere tempo, perché devo essere certo di farlo bene”.

“Nessuna paura”, afferma il vincitore sanremese, soltanto l’impreparazione di chi, un risultato del genere non se lo aspettava proprio. E la Rai ha compreso, concedendogli sette giorni di tempo per prendere una decisione. “Mi prendo una responsabilità – ha commentato il vicedirettore dell’intrattenimento Prime Time Rai Claudio Fasulo – dato che non ci sono scadenze urgenti anche se la macchina è complessa. Credo che una settimana di tempo la meriti, perché le ultime 12 ore sono state un frullatore”.

La settimana di tempo è passata, ma Olly ancora tentenna. Ospite di Alessandro Cattelan al late show Stasera c’è Cattelan, ha ribadito la propria indecisione sulla partecipazione al contest internazionale. Il problema è che l’Eurovision 2025, in programma tra il 13 e il 17 maggio, si sovrappone al tour già in programma dell’artista genovese. “Con estremo rispetto so quanto è una cosa bella importante e grande. Ma il problema è che ho delle date fissate in quel periodo. Sto valutando per questo motivo. È un’opportunità gigantesca e sarei orgogliosissimo” ha spiegato lui.

Cosa succede se Olly rinuncia

Il regolamento dell’European Broadcasting Union, l’ente che organizza e gestisce l’Eurovision, è molto chiaro. Il vincitore di Sanremo diventa automaticamente candidato per l’Italia al contest, a patto che l’EBU ne reputi il brano conforme ai criteri ufficiali del concorso. Se il candidato rifiuta, o non presenta in tempo i moduli necessari, spetta alla Rai proporre un sostituto. E la Rai, in questi casi, procede seguendo l’ordine della classifica finale del Festival. Se Olly rinuncia, dunque, l’onore potrebbe passare al secondo classificato Lucio Corsi che non sembra al momento avere impegni per quelle date.

Non è la prima volta che succede. Già gli Stadio, nel 2016, dopo averci riflettuto per qualche giorno, scelsero di rinunciare alla partecipazione all’Eurovision nonostante la vittoria a Sanremo. In loro vece, fu la giovane Francesca Michielin a rappresentare l’Italia in Europa, grazie al secondo posto guadagnato con il brano Nessun grado di separazione.

In quel caso la scelta sembrò sensata, gli Stadio sono una band già affermata, con una ricca carriera e alle spalle e una tradizione musicale che poco si adatta a una gara come quella dell’Eurovision. Olly, invece, con la sua canzone orecchiabile e l’aria da sex symbol inconsapevole, sembrerebbe perfetto per la gara internazionale. Ma resta la paura di un ragazzo che deve ancora imparare a gestire il successo e i suoi impegni e che, con grande maturità, prova ad agire in modo da non restarne prematuramente schiacciato.