Festival di Venezia 2023: tutti i vincitori e qualche polemica

Il cinema italiano trionfa a Venezia: a Garrone il premio per la miglior regia, Micaela Ramazzotti conquista il pubblico

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Non ci sono state grandi sorprese, ma qualche polemica resta. A trionfare all’ottantesima edizione del Festival del Cinema di Venezia è il regista greco Yorgos Lanthimos, che vince il Leone d’Oro – il premio più ambito – con il film Poor things! (tradotto in italiano Povere creature), vincitore annunciato già dal primo giorno. Soddisfazione anche per gli italiani, che si portano a casa il premio per la miglior regia e per due esordi, alla recitazione e alla regia.

A Venezia 2023 trionfano i film di denuncia

Come già annunciato, la giuria guidata da Damien Chazelle (il più giovane regista ad aver vinto un Oscar, per La La Land nel 2017) ha scelto Poor things! Di Yorgos Lanthimos come miglior film di questa edizione della kermesse cinematografica. Si tratta di una favola horror intrisa di un femminismo irriverente (un po’ come Barbie, ma meglio). Racconta di una giovane donna riportata in vita da uno scienziato pazzo, in un corpo da grande ma con il cervello di un neonato. La purezza la porterà a smascherare le inutili convenzioni della società patriarcale. Al cinema dal 12 ottobre.

Unico italiano premiato nella sezione principale del concorso è Matteo Garrone, Leone d’argento alla regia con Io capitano. È una statuetta importante per un film che dovrebbe esser visto da tutti. La storia tanto toccante quanto vera di due giovani migranti senegalesi. È il genio del cinema che entra nell’attualità e ne racconta le brutture trasformandole in poesia. Il giovane protagonista, Seydou Sarr, autore di un’interpretazione magistrale, conquista il Premio Marcello Mastroianni per un attore emergente.

Apprezzato e premiato anche il debutto alla regia di Micaela Ramazzotti, che torna a casa con il Premio degli spettatori – Armani Beauty grazie al film Felicità. “Ci ho messo l’anima. – ha affermato commossa la regista – Questo premio lo dedico a chi sta vivendo un momento difficile, delicato, di infelicità nella vita. L’infelicità può durare a lungo ma dobbiamo lottare sempre per la felicità, cosa di cui tutti noi abbiamo bisogno”.

Tutti i principali premiati del Festival del Cinema di Venezia 2023

  • Leone d’oro per il miglior film: Poor things! di Yorgos Lanthimos
  • Gran premio della giuria: Evil does not exist di Ryusuke Hamaguchi
  • Leone d’argento per la miglior regia: Matteo Garrone, Io Capitano
  • Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Cailee Spaeny, Priscilla
  • Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile: Peter Sarsgaard, Memory
  • Miglior sceneggiatura: El Conde di Guillermo Calderón, Pablo Larraín
  • Premio Marcello Mastroianni (a un attore emergente): Seydou Sarr, Io Capitano
  • Premio speciale della giuria: Green border di Agnieszka Holland
  • Miglior film della sezione Orizzonti: Explanation for everything di Gabor Reisz
  • Premio Leone del futuro per la miglior opera prima: Love is a gun di Lee Hong-Chi

Polemica dopo le premiazioni: dov’è Emma Stone?

Come qui su riportato, il premio per la miglior interpretazione femminile è stato vinto dalla giovane Cailee Spaeny, che offre una versione inedita di Priscilla Presley nell’estetico film diretto da Sofia Coppola. Nulla da dire sul suo talento recitativo, seppur critici e platea aveva in mente ben altra candidata. A detta dei più, a essere premiata come miglior attrice sarebbe dovuta essere Emma Stone, mai così acuta e in grado di dare vita a un personaggio come stavolta in Poor things!

“Questo film è su una creatura incredibile come Emma Stone, senza la quale il film non ci sarebbe stato” ha commentato il regista Yorgos Lanthimos nel discorso di premiazione. Emma Stone non è stata dunque solo magistrale interprete, ma quasi co-autrice della pellicola, eppure nessuna statuetta le è arrivata. Il motivo, più che di merito, sembra riguardare la sua assenza da Venezia, dovuta allo sciopero degli attori in corso a Hollywood.