Da sempre onesta con il suo pubblico, Giorgia ha raccontato uno dei periodi più difficili della sua vita. Lo ha fatto nel salotto di Domenica In, dove a Mara Venier ha parlato degli anni che ha trascorso lontano dalla musica, la sua linfa vitale.
Giorgia a “Domenica In”: la lontananza dalla musica
Per la prima volta ospite a Domenica In, Giorgia si è raccontata con grande onestà, parlando della sua lontananza dalla tv e dalla musica, la sua grande passione. Una scelta dettata prima dai due anni terribili del lockdown e poi dalla necessità di vedersi con occhi nuovi.
“Dovevo trovarmi e ritrovarmi, portandomi dietro il mio fardello e non è stato facile rimettere insieme i pezzi“, ha confessato a Mara Venier parlando dei suoi anni di silenzio. “Salire sul palco è un grande atto di coraggio, sia per te che nei confronti del pubblico. Io sembro una combattente, ma se mi butto giù lo faccio per bene, lo vivo fino in fondo, ci devo proprio passare attraverso”.
È per questo che ha preferito tornare sulle scene quando ha avuto effettivamente qualcosa di nuovo da dire, mettendosi fortemente in discussione: “Avevo anche difficoltà con il canto, che per me è sempre stato un atto naturale. Non trovavo una strada decente, che potesse essere onesta anche per il pubblico – ha spiegato a Mara Venier – O dai qualcosa di diverso o è meglio tacere”.
Non potevano mancare le lacrime nel salotto di Domenica In: Mara Venier ha mostrato alla cantante le immagini del suo esordio con papà Giulio, anche lui cantante e fondatore del gruppo “Io vorrei la pelle nera”, con il quale ha un legame speciale: “In quelle immagini c’è una vita intera, c’è tutto: la musica, i ricordi… Non ci rendiamo spesso conto del tempo che passa”, ha detto con la voce ancora rotta dall’emozione.
Giorgia, l’esperienza del Festival di Sanremo
Anche tornare sul palco dell’Ariston è stato per lei un atto di grande forza, in un momento in cui si era finalmente riavvicinata alla musica e aveva fatto pace con i suoi demoni: “Sono stata coraggiosa, una matta. Amadeus ha una capacità persuasiva che fa paura, è stato bravo perché mi ha fatto notare come potevo vivere questa esperienza grazie al bagaglio che mi portavo dietro, in una maniera diversa e con più leggerezza”, ha raccontato a Mara.
“È stato un po’ un incontro nuovo col pubblico – ha aggiunto – mettendomi in discussione, ed è anche una grande occasione alla mia età avere modo di ricominciare da zero, è una bella sensazione ed è molto stimolante. Ovviamente mi sono appoggiata anche sull’affetto delle persone, avevo questo bonus ed è stato fondamentale”.
Quell’affetto, per lei, è sempre stato l’aspetto più importante di questa nuova fase per lei, sia musicale che personale: “La cosa che mi restituisce il senso di tutto, la cosa bella, vera, è quando sento l’affetto. Ci si ferma per strada per una parola, una battuta, vuol dire che si è creato un legame tra me e le persone”.