Una grande puntata quella andata in onda domenica 9 febbraio per Che Tempo Che Fa. Lo storico talk show condotto da Fabio Fazio e Filippa Lagerback ha accolto in studio uno degli imprenditori più importanti al mondo: Bill Gates, per parlare di scienza e di un bambino davvero speciale. Neppur Che Tempo Che Fa, tuttavia, si sottrae alla febbre di Sanremo e l’ospite più atteso della serata è stato il direttore artistico Carlo Conti, che ha rivelato qualche curiosità su quel che ci attenderà la prossima settimana sul palco dell’Ariston.
Grande assente Luciana Littizzetto, costretta in un letto d’ospedale a causa di una pancreatite acuta. Lucianina, però, sta già meglio e, in collegamento telefonico, ha annunciato l’imminente ritorno.
Bill Gates, il bimbo dietro il genio. Voto: 7
In collegamento oltreoceano, dalla città di Seattle, negli Stati Uniti, è tornato ospite di Fabio Fazio il patron di Microsoft Bill Gates. L’imprenditore leggenda ha però stavolta svelato il proprio lato da “essere umano”, raccontando di un’infanzia diciamo normale, ma di certo non come quella di noi altri. Gates si è definito “un bambino fortunatissimo”, cresciuto da “due splendidi genitori” e con la possibilità di “frequentare ottime scuole”. La sua è stata un’infanzia felice, ma di certo complessa. Bambino iperdotato, al giorno d’oggi “mi sarebbe stato diagnosticato qualcosa”. D’altronde, non sono tanti i bimbi che si presentano a scuola con il polmone di una mucca perché appassionati di medicina o che tirano fuori un algoritmo dopo una passeggiata in montagna.
“Per i miei genitori era una sfida. – ha raccontato lo scienziato – C’erano insegnanti che suggerivamo di farmi saltare un paio di classi perché già più avanti e altri che, al contrario, affermavano che avrei dovuto essere rimandato a causa di un atteggiamento immaturo”. E da bambino si è trasformato in ragazzo, uno come tanti – anche se nel garage invece di giocare ai videogames fondava quella che sarebbe diventata l’azienda informatica numero 1 al mondo. È stato tentato dalle droghe ed è perfino finito in prigione: “Mi hanno beccato a guidare senza la patente”.
Il passato di un uomo il cui parere, oggi, è richiesto e ascoltato persino dal presidente degli Stati Uniti (a Donald Trump lui ha consigliato politiche sanitarie a sostegno dei pazienti affetti da HIV). Eppure, resta un bambino un po’ intimorito: “Ho ancora tutto da imparare e continuo ad avere sempre un po’ paura, di fallire o di sprecare del denaro. È la mia mentalità”. Insomma, anche Bill Gates è umano, seppur riuscire davvero a empatizzare con lui resta al di fuori delle nostre possibilità di semplici comuni mortali. A scuola tutti 10, noi gli facciamo provare l’ebrezza di un più umile 7.
Ilaria Salis, il racconto di una “vipera”. Voto: 8
Si intitola Vipera il libro scritto da Ilaria Salis, ma il termine non indica qui il comune rettile. “Vipera” è anche la parola utilizzata per indicare, in Ungheria, il bastone utilizzato dai manifestanti. L’europarlamentare è arrivato negli studi di Che Tempo Che Fa con un sorriso e un viso sereno, le sue parole, però, hanno raccontato di una ferita non ancora guarita. L’insegnante ingiustamente detenuta nelle carceri ungheresi ha raccontato della lunga prigionia e delle umiliazioni subite: “Mi hanno portato via le mie cose e costretta a indossare abiti sudici e stivali con il tacco a spillo. Per un mese intero ho avuto un solo paio di slip e di calze”. Ma ancor più delle condizioni fisiche, a farle male è stata la lontananza dai suoi cari: “Per mesi interi non ho avuto modo di entrare in contatto con i miei cari, ero in prigione e non ho mai avuto la possibilità di parlare con la mia famiglia”.
La sua storia è nota. Per liberare Ilaria Salis si sono mobilitati politici e intellettuali, Zero Calcare è stato tra i suoi sostenitori più appassionati. Oggi Salis è stata eletta al Parlamento Europeo e gode dell’immunità parlamentare, ma la sua battaglia non è ancora finita, l’ex insegnante è infatti in attesa di una condanna, con il timore della remissione dell’immunità ottenuta. Eppure, ha trovato la forza di raccontare la sua storia e di continuare a battersi per le battaglie in cui crede, come condizioni più eque per i detenuti o il diritto all’abitazione di tutti.
Carlo Conti non si sbottona. Voto: 5
Il delirio sanremese è già iniziato. Le squadre del Fantasanremo sono pronte, si è già scelto su quale divano riunirsi e iniziano le scommesse su chi sarà il vincitore del 75esimo festival della canzone italiana. Carlo Conti, che di Sanremo quest’anno è padrone di casa (dopo l’addio di Amadeus), non poteva dunque che essere l’ospite più atteso di questa puntata di Che Tempo Che Fa. Ci si aspettava qualche rivelazione succosa, un nuovo scoop, qualche anticipazione… e invece nulla. L’intervento del conduttore ci ha lasciato con l’acquolina in bocca e tanta, troppo curiosità.
Non è stato detto niente se non il già noto. Jovanotti ha già fatto le prove ed è pronto per la prima serata di martedì, con “uno show divertente e coinvolgente”. Damiano David, ormai non più dei Maneskin, arriverà invece lunedì, per prepararsi in tempo all’ospitata di mercoledì. Saranno consegnati due premi alla carriera: uno a Iva Zanicchi, la donna con più vittore al Festival, e uno a Antonello Venditti. Ancora, dopo 40 anni dalla prima volta, torneranno sul palco dell’Ariston i Duran Duran.
Si è parlato della classifica, che verrà rivelata alla fine di ogni serata in maniera “randomica”. I primi 5 classificati saranno sì dichiarati, ma senza rivelarne la posizione esatta. Ancora, Carlo Conti ha ribadito che, a differenza del suo predecessore, non ha alcuna intenzione di tirar tardi: “Massimo all’una e venti sarà tutto finito. Io non ce la faccio a far tardi, per questo ho restaurato il Dopofestival (affidato a Alessandro Cattelan)”. Nemmeno un segreto piccolo piccolo: bocciato.
Leonardo Pieraccioni, contributo a sorpresa. Voto: 9
Inaspettato si è palesato anche Leonardo Pieraccioni, con un messaggio a tutto pepe rivolto al grande amico Carlo. Il comico toscano, con un outfit sgargiante e dei buffi occhiali blu, ha rimproverato Conti: “Amici, amici e poi si scopre che gli amici sono Antonella Clerici e Gerry Scotti”. La delusione riguarda il mancato invito come co-conduttore del Festival, nonostante il passato in comune. “Quando, a vent’anni, avevi bisogno del dopo sole, sono stato io a portartelo assieme a Giggino (aka Giorgio Panariello)”. Sempre esilarante, Pieraccioni si guadagna le risate del pubblico in sala, ma non riesce a smuovere il conduttore del Festival: “Invitarli sarebbe stato banale, se lo aspettavano tutti”. Forse, però, il trio toscano riuscirà a riunirsi al Festival di Sanremo 2026.