10 film erotici da vedere in coppia o sole

A differenza della pornografia, l’erotismo gioca sulle allusioni e sulla provocazione. Ecco dieci film da riscoprire per una serata all’insegna della passione

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Veronica Colella

Sex Editor

Content writer con una laurea in Scienze antropologiche e un passato tra musei e archivi. Scrive di sessualità e questioni di genere da un punto di vista sex positive, con la consapevolezza che non esistono risposte semplici a psicodrammi complessi.

Forse la scrittrice Anaïs Nin non aveva tutti i torti quando sosteneva che, fuori contesto, il sesso rischia di diventare un argomento piuttosto noioso. Diventa interessante solo quando viene mescolato “all’emozione, all’appetito, al desiderio, alla lussuria, al caso, ai capricci, ai legami personali, a relazioni più profonde che ne cambiano il colore, il sapore, i ritmi, l’intensità”.

La sua intuizione trova conferma nella ricerca, almeno per quanto riguarda il desiderio femminile. Nel saggio A billion wicked thoughts (edito da Plume) i neuroscienziati Ogi Ogas e Sai Gaddam suggeriscono che questo sia proprio uno dei motivi per cui molte donne continuano a preferire l’erotismo alla pornografia. Sì, l’occhio vuole la sua parte. Ma perché quella scintilla di eccitazione istintiva si trasformi in vero e proprio interesse è necessario che sia solleticata anche l’immaginazione.

Se tra il pubblico femminile 50 sfumature di grigio ha avuto tanto successo, insomma, non è tanto perché la regista Sam Taylor-Johnson abbia vinto le resistenze di Jamie Dornan sulle scene di nudo, ottenendo almeno qualche inquadratura del suo lato B, ma per il senso di anticipazione crescente di quei primi 40 minuti che per le spettatrici sono come lunghi preliminari.

Partendo da questo presupposto, vi suggeriamo dieci film sensuali e provocanti da guardare insieme per migliorare l’intesa, oppure in beata solitudine per sentirvi libere di esplorare fantasie e desideri inconfessati.

Dal libro allo schermo

Prendendo ispirazione da un racconto breve di Mary Gaitskill, altrimenti conosciuta come la dark lady della letteratura erotica, Secretary di Steven Shainberg (2002) esplora tutte le sfumature della sottomissione romantica. Tutto ha inizio quando Lee (Maggie Gyllenhaal) viene assunta come segretaria nello studio di un avvocato (James Spader), intrecciando con lui una relazione così intensa da turbare entrambi. Più lei si piega alla sua volontà e più lui la desidera, ma alla lunga gli equilibri del loro rapporto finiranno per ribaltarsi.

Più suggestivo e meno esplicito il triangolo amoroso al centro di The Dreamers – I sognatori (2003), adattamento dell’omonimo romanzo di Gilbert Adair. Bernardo Bertolucci dirige Eva Green, Louis Garrel e Michael Pitt in un film che sfuma i confini tra amicizia, amore e attrazione sullo sfondo del ’68 francese, quando i gemelli Isabelle e Theo ospitano un giovane americano che rimarrà incantato e turbato dalla loro profonda intimità.

Mademoiselle di Park Chan-Wook (2016), anche conosciuto come The Handmaiden, è invece un thriller erotico liberamente ispirato al romanzo Ladra di Sarah Waters, con cui però ha in comune solo le premesse. La borseggiatrice Sook-hee (Kim Tae-ri) viene reclutata da un truffatore per aiutarlo a sedurre la fragile Hideko (Kim Min-hee), tenuta quasi prigioniera dallo zio nella grande villa di famiglia. Hideko è la sola erede di un ricco patrimonio e il compito di Sook-hee è di entrare nelle sue grazie per convincerla a sposare un uomo che mira a farla rinchiudere in manicomio. Ma la passione tra le due divampa e Sook-hee non è più così sicura di voler procedere con il piano…

Sulle stesse corde il noir erotico di Ang Lee Lussuria – Seduzione e tradimento (2007), tratto da una novella di Eileen Chang e ambientato nella Shanghai degli anni ’40 occupata dai giapponesi. Una giovane studentessa (Wei Tang) si finge sofisticata femme fatale per diventare l’amante di un politico collaborazionista (Tony Leung) e condurlo alla sua rovina. Separare la finzione dai suoi veri sentimenti si rivelerà più complicato del previsto.

Cinema d’autore

È ormai un cult Legami! di Pedro Almodóvar (1990), in cui un giovanissimo Antonio Banderas è il protagonista di una controversa storia d’amore… e di stalking. Ricky è ossessionato da Marina (Victoria Abril), incontrata in discoteca una sera e mai più dimenticata. Così decide di sequestrarla finché lei non avrà accettato di sposarlo e coronare il suo sogno di avere una famiglia numerosa, legandola al suo stesso letto. E contro ogni logica lei si innamora, scoprendo il lato premuroso e passionale del suo rapitore.

Molto apprezzato dal pubblico femminile anche il road movie Y tu mamà tambien di Alfonso Cuarón (2001), in cui Diego Luna e Gael García Bernal interpretano due adolescenti alla scoperta della loro sessualità. In assenza delle rispettive fidanzate, conoscono a una festa una bella turista spagnola e la invitano di impulso a passare con loro le vacanze alla baia Boca del Cielo, inventata sul momento. Durante il viaggio verso la loro meta inesistente nascerà un triangolo amoroso che li costringerà ad affrontare i loro veri sentimenti.

Se vi piacciono le storie corali non potete perdervi Shortbus – Dove tutto è permesso di John Cameron Mitchell (2006), piccola gemma del cinema indie che segue le disavventure sentimentali e sessuali di una terapista di coppia segretamente anorgasmica, di una dominatrice in piena crisi esistenziale e di una coppia gay in procinto di diventare un terzetto (o forse un quartetto). I toni sono quelli leggeri della commedia, ma a sconvolgere la giuria del festival di Cannes sono state le frequenti scene esplicite e non simulate.

Trama? Quale trama?

Ammettiamolo, dal cinema erotico non cerchiamo necessariamente la profondità dei contenuti. Ecco perché nonostante la pessima reputazione 9 settimane e mezzo di Adrian Lyne (1986) e Orchidea selvaggia di Zalman King (1989) sono ancora ricordati come punti di riferimento per quel genere di erotismo patinato che piace tanto alle cultrici delle soap. In entrambe le pellicole il protagonista maschile è Mickey Rourke, affiancato prima da Kim Basinger e poi da Carré Otis, con la quale ebbe un’intensa storia d’amore anche nella vita reale.

Più raffinato Room in Rome di Julio Medem (2010), in cui due donne si incontrano per caso durante una vacanza a Roma e trascorrono insieme un’intensa notte di passione nella lussuosa camera d’albergo di una delle due, confidandosi segreti e raccontandosi anche qualche bugia.