Ritorno a scuola 2025, i consigli degli esperti per bimbi, adolescenti e genitori

Dalle vaccinazioni allo zaino, il decalogo dei pediatri per un ritorno a scuola sano, sicuro e sereno. Anche con un attenzione ai disturbi del comportamento

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

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Sta per suonare la campanella. Si preparano zainetti, quaderni, diari. Ormai ci siamo. Le vacanze si avviano a diventare un ricordo. E bisogna cambiare ritmi e abitudini. Cosa fare? Per supportare le famiglie in questo passaggio, la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) ha stilato un decalogo con 10 semplici regole da tenere a mente per garantire che la ripresa scolastica avvenga in modo sano, sicuro e sereno.

Cosa consigliano i pediatri

Le raccomandazioni, elaborate dagli esperti del Gruppo ‘Area Sito’ della FIMP, spaziano dalla prevenzione vaccinale, fondamentale per proteggere i bambini da malattie comuni che possono avere conseguenze anche gravi, ai suggerimenti per favorire il ritorno graduale alla routine dopo le vacanze: recuperare i corretti ritmi sonno-veglia, adottare un’alimentazione equilibrata, mantenere un’attività fisica regolare e imparare a gestire con equilibrio il tempo libero.

Non meno importante è l’attenzione all’igiene quotidiana, in particolare di mani e denti, come forma di prevenzione. A tutela del benessere emotivo, inoltre, è essenziale che i genitori supportino i propri figli attraverso un’adeguata comprensione e gestione delle emozioni.

Le indicazioni che rappresentano un’opportunità per accompagnare bambini e ragazzi verso un percorso di crescita sano e consapevole. Secondo i Pediatri di Famiglia, infatti, il ritorno sui banchi di scuola è anche l’occasione per educare all’autonomia – ad esempio nella preparazione dello zaino – e alla responsabilità, attraverso l’insegnamento dell’importanza di scelte sane (rifiuto del tabagismo e del consumo di alcol) e del rispetto dell’ambiente.

Da non dimenticare, infine, l’uso corretto dei dispositivi digitali, soprattutto nelle ore serali, da gestire con regole chiare, condivise in famiglia. Insomma: “il rientro a scuola è un momento delicato non solo per bambini e ragazzi, ma anche per i genitori. Per questo, come Pediatri di Famiglia riteniamo molto importante offrire suggerimenti e consigli pratici che aiutino le famiglie a tutelare la salute e il benessere dei propri figli – evidenzia Antonio D’Avino, Presidente nazionale FIMP.

Il decalogo nasce dall’esperienza diretta dei Pediatri di Famiglia, che ogni giorno nei propri studi accompagnano milioni di bambini, genitori e famiglie nelle sfide quotidiane della crescita verso l’età adulta”.

Il decalogo è quindi uno strumento semplice e concreto, pensato per fornire ai genitori regole chiare e facilmente applicabili. L’obiettivo è costruire routine sane ed equilibrate, che rendano la quotidianità di bambini e ragazzi, fatta di scuola, sport, attività ricreative, amicizie e famiglia, più serena e armoniosa –  spiega Silvia Zecca, referente del Gruppo ‘Area Sito’ della FIMP”.

Il decalogo dei Pediatri di Famiglia FIMP

  1. Vaccinazioni – Verificate che siano aggiornate: proteggono vostro figlio e la comunità scolastica.
  2. Alimentazione equilibrata – Colazione completa e merende sane per energia e concentrazione.
  3. Igiene quotidiana – Lavarsi le mani e prendersi cura dei denti: piccoli gesti, grandi risultati.
  4. Sonno e routine regolari – Orari stabili e pause aiutano memoria, concentrazione e umore.
  5. Attività fisica – Sport e movimento, meglio se all’aperto. Camminare o andare in bici a scuola.
  6. Zaino leggero e organizzazione – Insegnate ai bambini a prepararlo da soli, portando solo il necessario.
  7. Uso consapevole dei dispositivi digitali – Regole chiare per tablet e smartphone, soprattutto la sera.
  8. Benessere emotivo – Ascoltare, parlare, rassicurare: i voti non definiscono il valore di un bambino.
  9. Amicizia e scelte sane – Coltivare buone relazioni e dire no a fumo, alcol e droghe.
  10. Rispetto dell’ambiente – Differenziare i rifiuti, non sprecare acqua e cibo, prendersi cura degli spazi comuni.

Nei grandi occhio ai disturbi del comportamento alimentare

Il suono della campanella, che per milioni di studenti è sinonimo dell’inizio delle lezioni, per ragazze e ragazzi che soffrono di disturbi del comportamento alimentare o DCA si trasforma in un vero campanello d’allarme. Sono, infatti, sempre di più adolescenti e giovani che con l’inizio di scuole e università si ritrovano a fare i conti con i disturbi del comportamento alimentare.

Si tratta di patologie che per quanto abbiano cause profonde (psicologiche, biologiche e relazionali) si manifestano con più facilità in contesti caratterizzati da stress, controllo e confronto sociale, come appunto è l’ambiente scolastico al rientro dalla pausa estiva.

Una fotografia del problema arriva dalle analisi dei dati raccolti da Lilac-Centro DCA, digital health tech startup prima realtà in Italia nata con l’obiettivo di creare un modello innovativo per il trattamento dei disturbi alimentari, da cui emerge – sistematicamente – come nel mese di settembre le richieste d’aiuto per i disturbi alimentari, da parte di giovani e giovanissimi, subiscono un’impennata.

Nel 2024 a settembre, in concomitanza con l’inizio delle scuole, ci sono state +43,3% di richieste d’aiuto rispetto ad agosto, e a ottobre +37,4% rispetto a settembre. E il 2025 mostra già un trend identico, i pattern di crescita, al rientro in classe, stanno ricalcando nelle ultime settimane di agosto e nei primi giorni di settembre quelli dello scorso anno, dove la maggior parte dei contatti è femminile ma la quota maschile è in crescita.

Ma quello che colpisce è soprattutto che un contatto su quattro (25%) è di un minore che chiede aiuto da solo online. Un fenomeno questo che segnala una criticità: adolescenti sempre più giovani si muovono autonomamente, senza adulti di riferimento, per cercare supporto.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.