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Cos’è la memoria
Come funziona la memoria? Tutto ciò che ricordiamo lo dobbiamo ai neuroni, le cellule che costituiscono il cervello, e alle sinapsi, collegamenti che tali cellule formano tra loro creando le reti neurali. Quando apprendiamo un concetto nuovo, un movimento o ogni volta che viviamo un’esperienza, l’informazione viene registrata nella nostra memoria a breve termine e, successivamente, trasferita nella memoria a lungo termine. Il nostro cervello elabora tutto ciò che vediamo, sentiamo, pensiamo e viviamo e crea sinapsi utili a richiamare il ricordo ogni volta che è necessario. Il processo avviene durante la notte e il complesso della rete neurale si modifica nel tempo in base alle nuove informazioni ed esperienze e a seconda di quanto una sinapsi viene attivata o meno.
Comportamenti, azioni, abitudini e pensieri ripetuti nel tempo attivano determinati percorsi neuronali che rafforzano il ricordo, mentre azioni e pensieri compiuti una sola volta o molto indietro nel tempo rendono il percorso sempre più debole. In alcuni casi il ricordo appare sfocato e indefinito, altre volte viene cancellato.
Quando si verifica un vuoto di memoria accade proprio questo: un collegamento neuronale “poco battuto” fa dimenticare ciò che abbiamo vissuto brevemente o in un passato lontano. Diversa è invece la perdita di memoria che si verifica nelle malattie neurodegenerative, dove la funzione cognitiva viene progressivamente meno a causa di un danno neuronale. Anche in assenza di patologie, con l’avanzare dell’età le capacità mnemoniche tendono a ridursi perché anche il cervello, come il resto del corpo, subisce i processi di invecchiamento.
Come si allena
In assenza di patologie, per allenare la memoria e ricordare più facilmente è sufficiente ripetere un’azione, un comportamento o un pensiero più volte, esattamente come avviene durante lo studio. Quando leggiamo e ripetiamo un concetto ogni giorno, il nostro cervello stabilisce che tale concetto sia rilevante e lo memorizza. Ovviamente, perché questo avvenga, è necessario essere ben concentrati su ciò che si sta facendo ed evitare di dirsi di continuo frasi come “non mi interessa”, altrimenti il cervello potrebbe stabilire le informazioni come poco rilevanti. La stessa cosa vale per il movimento, per le abitudini, per i pensieri e per le emozioni. Questo significa che ripetendo un comportamento è possibile non solo memorizzarlo ma anche decidere di mantenere buone abitudini, pensieri ed emozioni positive, e migliorare la qualità della vita abbandonando azioni dannose e pensieri nocivi.
Un altro aspetto importante per migliorare la memoria è il sonno poiché, come abbiamo visto, è proprio durante il riposo che il cervello elabora le informazioni apprese durante la giornata e le “fissa” nella memoria a lungo termine.
Esistono poi svariate tecniche di memorizzazione, tra cui la più semplice è probabilmente la strategia della “lista della spesa”: consiste nel ripetere una lista di ingredienti da acquistare e memorizzare poi solo il numero di oggetti presenti nell’elenco, senza focalizzarsi su quali siano. Questa tecnica offre al cervello una guida e aiuta non dimenticare ciò che si vuole acquistare ma può essere applicata anche per memorizzare i punti chiave di un discorso, di una procedura da eseguire o di un argomento da studiare.
Altre tecniche di memorizzazione includono invece l’associazione mentale di un oggetto a un’esperienza, a un ricordo o una situazione. La stessa lista della spesa può essere memorizzata immaginando gli ingredienti da acquistare in un percorso, ad esempio all’interno della propria casa. Il percorso deve seguire una logica, dunque partire dall’ingresso per poi muoversi tra le stanze. Una volta arrivati al supermercato, si avrà una sorta di mappa da seguire. Anche questa tecnica può essere applicata a svariate situazioni, non solo alla lista della spesa.
Per contrastare il naturale decadimento della memoria e in generale la riduzione delle capacità cognitive che si verificano con l’età, è bene allenare il cervello attraverso nuovi stimoli, dedicandosi ad esempio a nuovi interessi, conoscenze e viaggi in luoghi mai visitati prima.
Rimedi naturali
Esistono alcuni rimedi naturali capaci di migliorare la memoria e proteggere le capacità cognitive dal processo di invecchiamento. Tra queste troviamo ad esempio il tè verde, ricco di catechine dall’azione antiossidante e neuroprotettiva e il Ginkgo biloba, pianta utile per trattare formi lievi di demenza senile. Contro i vuoti di memoria e per migliorare le prestazioni intellettuali negli anziani si utilizzano anche il gemmoderivato di olivo e gli estratti ottenuti dal rosmarino e dal mirtillo.
Il calo della memoria che si verifica nell’età avanzata può essere contrastato anche con preparati a base di foglie di pervinca, che protegge dai disturbi circolatori cerebrali. Per migliorare la memoria e la concentrazione durante lo studio e il lavoro è invece più indicata la radice di ginseng, con azione tonica a livello del sistema nervoso centrale e in grado di migliorare le prestazioni mentali, tra cui anche la memoria.