Gengive e denti, quando possono essere la spia del diabete (e non solo)

Una corretta igiene orale è fondamentale per prevenire le infiammazioni gengivali e per la prevenzione del diabete

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Chi soffre di diabete presenta un aumentato rischio di infiammazioni gengivali, correlato alla glicemia aumentata. E d’altro canto, se si ammala il parodonto, cioè che il tessuto che circonda il dente, si può peggiorare un eventuale diabete presente. La malattia metabolica, insomma, si può svelare e monitorare nel tempo grazie ad un’attenta e regolare igiene orale. A mandare questo messaggio sono gli esperti di AIDI, Associazione Italiana Igienisti Dentali, che segnalano tra l’altro come grazie a una app dedicata sarà possibile compilare un questionario per scoprire il proprio rischio di sviluppare il diabete.

La salute della bocca rivela il benessere dell’organismo

Stando ad analisi recenti, in Italia il 30-40% delle persone con diabete o prediabete soffre anche di parodontite. Addirittura una persona con diabete avrebbe infatti un rischio tre volte più elevato di soffrire di infiammazione o forme più gravi di problematiche gengivali. Si tratta insomma di due malattie croniche, correlate tra loro: per quanto riguarda le malattie parodontali, queste originano spesso a partire da una infiammazione gengivale, generata dall’accumulo di placca dentale, che si estende progressivamente ai tessuti che circondano e sostengono la radice del dente.

A unire questa condizione al diabete ci sono i batteri del cavo orale, la cui diffusione aumenta la produzione di citochine infiammatorie a livello gengivale e compromette la risposta immunitaria locale, generando dei processi a catena che possono portare a un peggioramento del controllo glicemico.

Infine diabete e parodontite sono legate da una relazione bidirezionale in cui gioca un ruolo importante l’iperglicemia, il cui livello dipende anche dal grado di gravità della parodontite. Si tratta solo di informazioni che spiegano come sia importante ricordare la corretta igiene orale e come occorrano i giusti controlli, a ogni età.

Questo è anche il senso di “Sorridi alla salute”, iniziativa in programma per la Giornata Nazionale dell’Igienista Dentale in programma il 10 ottobre, con iniziative che si svolgeranno in questo e nel prossimo fine settimana. Oltre al diabete, una corretta igiene orale è fondamentale per tutti. Qualche esempio? Per gli adolescenti che magari hanno un piercing nel cavo orale, questo comporta rischi e una serie di precauzioni da prendere.

Per la donna in gravidanza, numerosi studi clinici suggeriscono che i batteri provenienti dalla bocca, attraverso il torrente sanguigno, possono raggiungere il feto, favorendo nascite a basso peso, pretermine e preeclampsia. Quando si invecchia si rendono evidenti i cambiamenti che condizionano lo stato di salute del cavo orale e compromettono la masticazione e di conseguenza l’adeguata nutrizione oltre alla fonazione e all’estetica.

Non pensate solo all’estetica

La nuova app AIDI, da scaricare sul proprio smartphone, è stata progettata per consentire all’utente di ricevere teleassistenza all’igiene orale e compilare questionari e form con i quali esprimere i propri bisogni. Nella sezione “Area Paziente”, attraverso lo scatto di una foto “Un selfie al tuo sorriso”, potrà richiedere un consiglio professionale sulla propria igiene orale a un’Igienista dentale qualificato. “Spesso si commette l’errore di attribuire alla bocca solo un valore estetico, ovvero “vorrei denti bianchi” – sottolinea Antonella Abbinante, presidente AIDI.

In realtà la bocca rappresenta un organo fondamentale per la funzione masticatoria e la fonazione, con importanti ripercussioni sulla salute generale e sull’integrazione sociale. Esistono emergenti evidenze che legano alcune patologie del cavo orale, come la parodontite, anche all’obesità, alla sindrome metabolica, alla malattia polmonare cronico-ostruttiva, all’artrite reumatoide, a malattie croniche del rene, al deterioramento cognitivo o demenza incipiente e ad alcuni tipi di cancro”. Prevenire i disturbi del cavo orale significa dunque diminuire anche l’incidenza e la complicanza di altre patologie sistemiche.