Angioedema ereditario, l’importanza della diagnosi: sintomi e centri di cura

L'angioedema ereditario è una rara malattia genetica e spesso la diagnosi è tardiva. I sintomi da non trascurare e i centri specializzati per le cure

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Pubblicato: 5 Giugno 2025 12:46

Rara malattia genetica. Questa la definizione dell’angioedema ereditario, che in circa un caso su quattro si sviluppa per una mutazione “de novo”, quindi senza che ci sia un difetto genetico presente nella famiglia. In generale colpisce una persona ogni 50.000. Ma non bisogna fare l’errore di non pensarci.

Questa condizione va conosciuta, anche per offrire risposte mirate ai pazienti e soprattutto una diagnosi quanto più possibile precoce. Così si può davvero impattare sulla vita della persona che fa i conti con la patologia. È il messaggio che viene dalla campagna di sensibilizzazione “Angioedema Real Life” promossa con il patrocinio di A.A.E.E. APS ETS – Associazione Volontaria per l’Angioedema Ereditario ed altre forme rare di angioedema, ITACA – Italian Network for Hereditary and Acquired Angioedema, SIAAIC – Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica, SIAIP – Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica e AAIITO – Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri.

Quanto conta il DNA

L’angioedema ereditario è legato ad un gene difettoso che provoca la malattia. Il gene codifica per la proteina C1 esterasi-inibitore (C1-INH o C1 inibitore) che viene prodotta in quantità insufficiente (e in questo caso si parla di HAE di tipo 1, che riguarda l’85% dei casi) oppure in una forma incapace di funzionare come dovrebbe (HAE di tipo 2, 15% delle diagnosi).

I sintomi dell’angioedema ereditario compaiono già durante l’infanzia o l’adolescenza con episodi di gonfiori (edemi) transitori ma ricorrenti che possono colpire la cute di qualsiasi parte del corpo, in particolare mani, piedi, viso, apparato gastrointestinale e vie aeree superiori con edemi della laringe e della glottide, potenzialmente fatali se non si interviene tempestivamente con trattamenti idonei4.

Gli attacchi sono periodici e imprevedibili e variano molto in termini di gravità e frequenza. La diagnosi è quasi sempre tardiva, dagli 8 ai 10 anni dall’esordio della sintomatologia, perché i segni e i sintomi dell’angioedema ereditario somigliano a quelli di malattie più frequenti come allergie e coliti.

Per l’International Consensus Algorithm for the Diagnosis, Therapy and Management of HAE, del 2015, la presenza di uno dei seguenti segni o sintomi deve far sospettare una diagnosi di HAE: angioedema ricorrente senza orticaria; angioedema che non risponde ad antistaminici e/o corticosteroidi; angioedema che perdura per più di 48 ore; edema laringeo; storia o diagnosi di HAE in famiglia.

Come si manifesta

I sintomi dell’angioedema ereditario compaiono già durante l’infanzia o l’adolescenza: si tratta di episodi di edemi transitori ma ricorrenti che possono colpire la cute di qualsiasi parte del corpo (addome, viso, labbra, piedi, genitali…), l’apparato gastrointestinale, quello respiratorio con gonfiori della laringe e glottide. Gli attacchi di angioedema possono essere preceduti da una sensazione di formicolio e circa un terzo sono accompagnati da un’eruzione cutanea. Oltre al gonfiore doloroso associato, i pazienti con attacchi che colpiscono il sistema gastrointestinale provano spesso dolore, vomito, nausea, costipazione e diarrea.

Ma i sintomi più temuti sono quelli che coinvolgono le vie aeree, ovvero l’edema dell’orofaringe e della laringe che può portare all’ostruzione delle vie aeree all’asfissia. In questi casi includono edema della bocca o linguale, senso di costrizione alla gola, alterazioni della voce.

L’asfissia può verificarsi a qualsiasi età e un edema laringeo se non viene trattato adeguatamente può provocare il decesso. Gli attacchi di angioedema ereditario possono essere accelerati o scatenati da traumi (procedure odontoiatriche, piercing alla lingua, per esempio), da infezioni virali, dall’esposizione al freddo, da alterazioni ormonali, da pressioni meccaniche e dallo stress emotivo.

Sono periodici e variano molto in termini di gravità e frequenza: la metà dei pazienti ne sviluppa fino a 10 l’anno; circa un terzo è accompagnato da eruzione cutanea senza prurito. Nella maggior parte dei casi i sintomi di HAE si risolvono spontaneamente, ma la loro imprevedibilità espone i pazienti allo stress della minaccia imminente di un attacco doloroso.

L’importanza della diagnosi

La diagnosi è spesso tardiva, perché i sintomi dell’angioedema assomigliano a quelli di malattie più frequenti: per esempio alla colite in caso di coinvolgimento del sistema gastrointestinale, o alle allergie. Come ricorda Davide Firinu, Professore Associato di Medicina Interna Università di Cagliari, Ambulatori di Allergologia e Immunologia, UOC Medicina Interna, Azienda Ospedaliera-Universitaria di Cagliari, “la diagnosi avviene con notevole ritardo, in media di 8-10 anni rispetto all’esordio dei sintomi, che spesso si verifica intorno all’età puberale.

Due i motivi principali di questo ritardo: in primo luogo, i sintomi dell’angioedema ereditario sono comuni ad altre patologie molto frequenti come allergie, appendicite, occlusione intestinale; in secondo luogo, esiste un gap culturale di scarsa conoscenza della patologia che, ricordiamo, è rara, per cui molti medici non la mettono tra le patologie possibili da considerare, anche perché a volte non c’è una familiarità dal momento che circa un 25% dei casi insorge da una mutazione genetica ex novo.

Il sospetto di possibile angioedema ereditario può esserci nel caso siano presenti i seguenti segni/sintomi compatibili: gonfiore ricorrente senza orticaria, dolore gastro-intestinale che non ha altra spiegazione, storia familiare per angioedema ereditario, se il gonfiore non risponde al trattamento con antistaminici o cortisonici. Il sospetto deve essere confermato da esami di laboratorio sul sangue come il dosaggio del C4 e del C1-inibitore”.

L’importanza dei centri di riferimento

I centri specializzati attualmente presenti in Italia sono fondamentali, perché in grado di fornire rapidamente la diagnosi o escluderla, avendo expertise e strumenti idonei per cercarla e riconoscerla evitando esami inutili e sofferenza al paziente; inoltre, il centro specializzato offre al paziente la disponibilità di terapie mirate specifiche.

“Oggi, rispetto ad alcuni anni fa, sono infatti disponibili farmaci consolidati o farmaci innovativi che bloccano gli attacchi quando si sono già manifestati o addirittura li prevengono – fa sapere Firinu. La profilassi a lungo termine è la tendenza terapeutica più utilizzata per molti pazienti ed è in grado di prevenire gli attacchi: si tratta di terapie che il paziente effettua a domicilio in autosomministrazione, con un notevole miglioramento della sua qualità di vita”.

Un altro aspetto fondamentale dei centri specializzati è la presenza del team multidisciplinare, con il clinico che gestisce la diagnosi e la terapia, il genetista che completa lo studio della famiglia, lo psicologo e altre figure che portano avanti una presa in carico “sartorializzata” a seconda delle esigenze di ciascun paziente.

Un altro ruolo importantissimo che oggi hanno i centri specializzati è quello di collaborare attivamente con le Associazioni dei pazienti, sensibilizzare il territorio, garantire l’accesso alle cure anche in Regioni meno fortunate dove però i Centri ITACA sono presenti e in grado di intervenire con successo. “Oggi i pazienti con angioedema ereditario con la diagnosi tempestiva e le terapie appropriate possono condurre una vita serena e piena, a condizione che vengano indirizzati prima possibile ai centri di riferimento che sono capillarizzati sul territorio nazionale – conclude l’esperto. La conoscenza è fondamentale anche da parte del pediatra e del medico di medicina generale”.

L’impegno di ITACA

Un elemento chiave nella lotta all’angioedema ereditario è rappresentato dall’impegno di ITACA. “Per accelerare la diagnosi sono fondamentali specialisti con competenze diverse e multidisciplinari, competenze ed expertise messe a disposizione nei Centri ITACA oggi diffusi su tutto il territorio nazionale – segnala Mauro Cancian, Presidente Associazione ITACA – Italian Network for Hereditary and Acquired Angioedema e Direttore UOSD di Allergologia Azienda Ospedale-Università di Padova.

ITACA è la rete che riunisce i 26 centri italiani, a cui a breve se ne aggiungerà un altro, che in Italia hanno una riconosciuta competenza nell’ambito di questa patologia e sono a loro volta autorizzati dagli Enti regolatori nazionali e regionali a diagnosticare e a prescrivere i farmaci per l’angioedema ereditario.

Esiste una forte interazione fra tutti i Centri, che si supportano l’uno con l’altro e questo consente anche ai pazienti, per esempio, di viaggiare sull’intero territorio nazionale per motivi di lavoro o di vacanza sapendo che troveranno in ogni area geografica dei medici e degli ospedali in grado di occuparsi di loro.

Al fine di migliorare la qualità diagnostica, che solo in alcuni casi richiede anche uno screening genetico, ITACA ha deciso di unificare tutte le analisi genetiche presso un unico Centro proprio per garantire una elevata qualità laboratoristica. Tra le nostre attività proponiamo congressi a livello locale, nazionale e anche internazionale e promuoviamo gli ‘Angioedema Academy’, Corsi di formazione per giovani specialisti nella cura di questa malattia rara”.

Nel Registro ITACA sono attualmente inclusi oltre 1.000 pazienti con angioedema ereditario. I pazienti non solo possono inserire i dati relativi ai loro attacchi, alle comorbidità e alla storia clinica all’interno del registro tramite computer, ma dallo scorso 16 maggio, data dell’Angioedema Day, possono registrarsi anche tramite una App mobile dedicata che ITACA mette loro a disposizione. Il paziente con il cellulare può inserire in tempo reale tutti i dati clinici che gli sembrano rilevanti.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.