Re Carlo vuole vedere più spesso i figli di Harry e Meghan Markle, Archie e Lilibet, ma ha stabilito una regola ferrea per farsi contattare. Il secondogenito prima di telefonargli deve prendere un appuntamento e questa pretesa lo terrorizza.
Carlo non abbandonerà mai Harry
Carlo farà di tutto per mantenere vivo il rapporto con Harry, soprattutto perché non vuole perdere i contatti coi nipotini che per altro conosce a malapena, visto che poco dopo la sua nascita Archie si è trasferito in America e Lilibet è nata in California. Certo non è facile trovare un punto d’incontro tra Carlo e Harry. E non tanto perché abitano a migliaia di chilometri di distanza. Basti pensare che quando il Duca del Sussex è tornata a Londra lo scorso maggio non ha trovato i modo di vedere suo padre, sebbene sia malato di cancro.
D’altro canto, Carlo deve tutelarsi nei confronti del figlio, è pur sempre il Re britannico e non può essere al centro di accuse, tutte da dimostrare, o essere lo zimbello delle rivelazioni di Harry. Quest’ultimo è totalmente inaffidabile e lo ha dimostrato più volte nel corso degli ultimi quattro anni. La Famiglia Reale non gli crede più, William non parla con lui da mesi e non vuole avere più nulla a che fare con lui.
L’unico che cerca in qualche modo di trovare un rimedio, di lanciare un ramoscello d’olivo a Harry che però lo lascia sempre cadere a terra. Alla fine combina qualcosa che delude sempre suo padre. D’altro canto, il Principe è davvero diviso tra il legame con la sua famiglia d’origine e quello con sua moglie Meghan Markle che cancellerebbe dalla faccia della terra tutti i parenti di suo marito, tanto da rifiutarsi di rimettere piede in Inghilterra.
La telefonata a Carlo: il peggior incubo di Harry
Così, Harry non trova pace e si sente escluso sia da una parte che dall’altra e così è insofferente a ogni regola o pretesa, soprattutto se arriva da Carlo e dal Palazzo. In particolare, il suo peggiore incubo è quello di dover prendere appuntamento per telefonare al padre. Una procedura abituale, visto che il Re è molto impegnato. Ma quando il Principe deve fissare il colloquio telefonico si sente sempre in imbarazzo, infatti ha paura di essere respinto. Inoltre, pare che riesca difficilmente a trovare un momento libero di Carlo e questo lo frustra particolarmente, perché si sente messo in secondo piano, al pari di una persona qualunque, mentre lui è il figlio del Re.
Ma abbandonando la Corte, ha perso anche il diritto di una comunicazione diretta e semplificata con Sua Maestà. Adesso, come tutti, deve attenersi al protocollo e non può avanzare alcuna pretesa o antico privilegio. E questo lo rende ancora più insofferente verso il Palazzo e la Famiglia Reale, rendendo ogni riavvicinamento sempre più difficile, perché il rancore ha il sopravvento.