Power Suit, perché Regine e Principesse indossano sempre più tailleur. Il messaggio segreto

Da Kate Middleton a Letizia di Spagna, passando per Maxima d'Olanda e Charlene di Monaco: il tailleur è sempre più protagonista negli armadi reali

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

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Negli anni Ottanta ha rappresentato una rivoluzione silenziosa. Ora è diventato quasi un manifesto di Regine e Principesse, dietro il quale sembrano celarsi dei significati ben precisi. Stiamo parlando di uno dei simboli più potenti della moda contemporanea: il Power Suit, quel completo da donna — giacca e pantalone — che col tempo è diventato l’uniforme di chi entrava nelle stanze del potere, la corazza elegante di chi non chiedeva più spazio: lo prendeva.

L’amato Giorgio Armani, con la sua visione sobria e impeccabile, è stato tra i primi a interpretare quella trasformazione. Con un taglio, una spalla strutturata e una palette neutra, ha dato alla donna la possibilità di essere autorevole senza rinunciare alla femminilità.

Oggi, quel messaggio torna più attuale che mai, grazie anche a donne come Kate Middleton, Letizia di Spagna, Maxima d’Olanda che non smettono di indossare tailleur di ogni colore e tessuto. Molto più che una tendenza, sembra nascondere un messaggio segreto che va al di là dell’estetica.

Power Suit, il tailleur pantalone è molto più di un abito: la storia

La moda è una forma di espressione. Ciò che indossiamo (e ciò che non indossiamo) dice molto di noi: chi siamo, cosa vogliamo trasmettere… Ecco perché non sorprende che, oltre a rispettare il protocollo di ogni evento, le royal valutino attentamente, con l’aiuto dei propri personal stylist, quali capi siano più adatti a ogni occasione. E in ogni guardaroba reale c’è un modello che ricorre di continuo: il tailleur pantalone.

Pochi capi sono così versatili e valorizzanti per una donna come questo. I primi modelli, composti da giacca e gonna, furono proposti dallo stilista britannico John Redfern negli anni ’80 del XIX secolo. Sebbene più comodi degli abiti, mantenevano comunque le silhouette dell’epoca.

Solo negli anni ’20 Coco Chanel ne allentò la struttura e propose modelli più ampi e comodi realizzati in tweed. Ma furono André Courrèges e Yves Saint Laurent a ridefinire il tailleur femminile negli anni ’60. Nel 1966, Saint Laurent presentò uno smoking da donna che sfidava le norme di genere, diventando un emblema di ribellione e raffinatezza e il seme dei modelli che oggi riempiono i guardaroba delle donne più eleganti.

Poi la svolta del già citato Giorgio Armani, che creò giacche morbide e confortevoli che permisero fin da subito alle donne di sentirsi a proprio agio e distinguersi nel mondo del lavoro.

Perché ultimamente le Regine e Principesse indossano solo tailleur pantalone

Kate Middleton
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Kate Middleton incanta col tailleur viola

I tailleur sono spesso associati al mondo maschile e al potere; li indossano uomini d’affari, politici e diplomatici. È un luogo comune pensare che, in questi ambiti, le donne debbano apparire mascoline per proiettare autorità, serietà e professionalità. Ma ad oggi non è più necessario e soprattutto per Regine e Principesse questo tipo di look va oltre ogni banale luogo comune. 

Rania di Giordania in tailleur rosa
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Rania di Giordania in tailleur rosa

Essendo così versatile, il tailleur si adatta a tutti i tipi di protocollo e non attira eccessiva attenzione. Può apparire più o meno informale a seconda dei colori e dei tessuti utilizzati, e il suo stile può essere facilmente modificato con gli accessori.

Si adatta anche a diversi dress code, non attira eccessivamente l’attenzione e quindi evita di oscurare il messaggio politico con lo styling. In più si evitano interpretazioni sessiste che possono derivare dalla lunghezza della gonna o dalla scollatura.

Mary di Danimarca in tailleur blu
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Mary di Danimarca in tailleur blu

Allo stesso tempo, questa scelta rappresenta la necessità di rompere con l’immagine stereotipata della Principessa (o Regina) fragile e femminile, e di proiettare un’immagine più moderna e professionale. Comunica modernità nel senso che si tratta di donne di questo secolo, che non dipendono da abiti ostentati.

E serietà, perché Kate Middleton, Mary di Danimarca, Rania di Giordania e le altre non sono celebrità della moda, ma rappresentanti dello Stato e dell’uguaglianza. Insomma, i motivi per scegliere questo tipo di outfit sono molteplici.

Il look coordinato di Letizia, Leonor e Sofia di Spagna
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Il look coordinato di Letizia, Leonor e Sofia di Spagna

In alcuni casi si tratta anche di una continuità istituzionale. Siamo abituati a vedere Letizia di Spagna indossare tailleur e di recente anche le figlie Leonor e Sofia hanno deciso di farlo: la scelta di uno stile condiviso tra madre e figlia proietta indubbiamente unità familiare. Un esempio che riguarda anche Maxima d’Olanda e l’erede al trono Amalia.

Maxima d'Olanda e la figlia Amalia in tailleur
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Maxima d’Olanda e la figlia Amalia in tailleur

Dunque, il tailleur pantalone come simbolo di nuova femminilità, autorità, empowerment e raffinatezza. E ora anche di regalità.

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