Stare insieme, ma non farlo mai per davvero. Con l’anima, col corpo, ma soprattutto con il cuore. Una sensazione questa che non ha nulla a che vedere con l’esigenza di preservare la personale individualità quando si sta in coppia, ma che ha a che fare con l’amore. Soltanto con l’amore.
Perché a volte le forme in cui si manifesta ci sono sconosciute e fanno paura. A volte sono altri i sentimenti che occupano la pancia e smuovono il cuore, ma il loro mascheramento è così perfetto che tendiamo a scambiarli per amore. Per errore.
E questo succede quando siamo stanchi di stare da soli. O quando da soli non sappiamo proprio starci.
Il confine tra l’amore e la paura
In tanti pensano che l’opposto dell’amore sia l’odio, io credo invece che agli antipodi di quello che è il sentimento più potente del mondo ci sia la paura. Una paura che si moltiplica in maniera smisurata, che viene urlata disperatamente, o altre volte taciuta. Una paura che affonda le sue radici in ricordi, esperienze ed emozioni così profonde e recondite che neanche ci ricordiamo più le loro origini.
La paura di perdere qualcuno che amiamo, la paura di non incontrare nessuno da amare, nessuno in grado di amarci, di riscaldare le fredde notti d’inverno e sciogliere gli strati di ghiaccio intorno al cuore. Paure così apparentemente diverse tra loro che ci portano però a commettere sempre gli stessi errori: accontentarci, rimanere intrappolati in relazioni tossiche, investire tempo ed energie in rapporti destinati a finire.
Ed è vero che la paura potrebbe sembrare la diretta conseguenza di quello che stiamo cercando, di quello che abbiamo avuto e che abbiamo, una sua naturale estensione. Ma in realtà si tratta proprio del suo opposto, di quel sentimento che in un modo o nell’altro guida le nostre scelte verso qualcosa che non ha nulla a che fare con l’amore. Perché l’amore muove il mondo, la paura lo paralizza.
Amore o paura della solitudine?
E quindi cosa dobbiamo fare quando ci rendiamo conto che la paura ha preso il sopravvento? Quando troviamo il coraggio di scavare dentro di noi e ci troviamo davanti a dubbi e dilemmi che non sembrano avere risposte. Perché è facile avvicinarsi a qualcuno solo per sfuggire alla malinconia di una notte ed è bello sapere che quella persona resterà anche dopo che sarà arrivata l’alba.
Perché a volte ci sentiamo così stanchi e vuoti da desiderare solo di smettere di camminare su quel campo minato che ha mandato in frantumi il nostro cuore più volte. E anche se alla fine abbiamo imparato a stare da soli, e a stare anche bene, sapere che c’è qualcuno disposto a prendersi cura di noi è sempre bello.
E non c’è desiderio più pericoloso di voler allontanare la solitudine, di voler colmare i vuoti. E non c’è paura più subdola di quella che ci impedisce di rimetterci in gioco, di amare un’altra volta dopo aver sofferto. Ecco l’eterno dilemma: lasciarsi o andare avanti, capire se siamo davvero innamorati o la nostra è solo paura di stare da soli.
C’è solo una cosa da fare: mettere a tacere le voci, silenziare le paure e ascoltare solo il cuore, lui non mente mai.