Mamma e figli: chi litiga si somiglia

Se litighi sempre con il tuo bambino è perché in lui vedi qualcosa di te che proprio non ti piace. Parola degli esperti

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

L’amore non è bello se non è litigarello. Ma possiamo dire lo stesso dei rapporti con i nostri bambini? Perché ammettiamolo, nonostante loro sono pezzi di cuore, il nostro, l’insolenza e i capricci che naturalmente gli appartengono ci fanno davvero perdere le staffe. E va bene anche così, del resto in ogni famiglia sana ci sono le piccole discussioni. Ma vi siete mai chieste come mai con alcuni figli discutete di più?

Nonostante noi mamme ci impegniamo al massimo per comportarci allo stesso modo con i nostri bambini, e dare loro le stesse regole e opportunità, dobbiamo tenere conto del fatto che ci stiamo occupando di personalità uniche e diverse. Va da sé che non è detto che tutti abbiano lo stesso rispetto per le regole e gli stessi atteggiamenti. Alcuni di questi, anzi, potrebbero infastidirci più del dovuto. Vi è mai capitato?

Se uno dei vostri figli vi fa arrabbiare più dell’altro non dovete sentirvi in colpa perché è normale. Piuttosto, però, potete chiedervi il motivo ed eventualmente lavorare sulla cosa. La risposta, infatti, non è sempre quella più scontata. Secondo gli esperti si litiga sempre con il figlio che più ci somiglia.

Secondo la psicologa familiare del Collegio ufficiale degli psicologi in Catalogna, Marta Segrelles, i conflitti tra mamma e figlio aumentano quando questi due si somigliano.

Accade che una mamma riconosce in quel figlio determinati atteggiamenti che un tempo sono stati anche i suoi e attiva, inconsciamente, un meccanismo di proiezione. Cioè si riconosce in una serie di comportamenti o tratti caratteriali che gli appartengono e che non apprezza particolarmente. Così si arrabbia con il piccolo perché vorrebbe che lui fosse diverso.

Seppur come anticipato si tratta di un meccanismo naturale, è bene riconoscerlo. Questo perché non è mai giusto proiettare sui propri bambini le personali aspettative, nel bene e nel male. Qualora quindi le discussioni dovessero generare particolari malesseri, per le mamme e per i figli, sta nel genitore imparare a scavare nelle motivazioni. È fondamentale, infatti, capire che i figli devono essere lasciati liberi di esprimersi, e anche di fare errori.

Quindi prima di dare vita all’ennesima discussione, proviamo a capire se quel fastidio che proviamo riguarda davvero un atteggiamento del nostro bambino oppure noi e il nostro passato irrisolto.