Come andare d’accordo con le persone che non ti piacciono

Dobbiamo frequentare persone che non ci piacciono per lavoro o per altre relazioni sociali, ma come farlo al meglio e uscendone indenni e integri?

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

L’insegnamento che veicola chi non ti piace

Se qualcuno non ci piace ricordiamo sempre che ci sta svelando qualcosa che ci riguarda nell’intimo. Le persone che abbiamo intorno sono la nostra manifestazione, siamo noi a creare la nostra dimensione reale. Quelle che ci danno particolarmente fastidio non sono altro che segnali importanti per quel che ancora dobbiamo lavorare, sia nel senso della nostra autostima sia nel senso delle nostre carenze. Se qualcuno ci urta in modo particolare ci sta mostrando dati importanti sul nostro modo di stare al mondo protetti o nella zona confortevole, lontano da chi potrebbe metterci ostacoli o crearci situazioni che ci richiedono per forza di fare i conti con chi siamo e quali sono i nostri modi.

Esistono persone che hanno atteggiamenti diversi dai nostri e che non per questo vanno escluse, polemizzate o criticate per forza. Se si tratta di un gruppo di persone che periodicamente fa squadra contro di noi o che ci crea situazioni spiacevoli, possiamo fare leva su tutta la nostra pazienza e su tutto il nostro buonsenso. Non dovete per forza mostrarvi, esporvi; lasciate che siano le altre persone a parlare e cercate sempre di mostrarvi disponibili, ma non troppo. Se le persone non vi piacciono cercate sempre di mantenere dialoghi che siano educati e brevi, gentili, sintetici. Mentre cercate di difendervi in modi che siano naturali per voi, provate anche a trovare il lato migliore della persona con la quale vi state relazionando. A volte le persone che sono state ferite mantengono una corazza e tendono alla difesa costante; dovreste cercare di comprendere che le persone che “abbaiano” e provocano sono spesso le persone che hanno paura ad aprirsi e lasciar entrare nel profondo.

Strategie di base verso chi non ci piace

Tenetevi al livello di complimenti di base senza scendere nell’adulazione. Fate domande senza essere invasivi/e. Ascoltate le risposte lasciando libera espressione alle persone. Poi, comprendete quando ritirarvi nel vostro spazio, senza essere eccessivi e soprattutto senza voler stare al centro dell’attenzione a tutti i costi. Quando sentite che qualcuno vi manca di rispetto, basta uno sguardo eloquente; con uno sguardo aggiustato bene e al momento giusto, potrete dire molto, rimettendo le persone al loro posto.

Attenzione a non andare nella paranoia, evitate di pensare che tutti i commenti siano riferiti a voi, mollate il controllo anche per vivere meglio. Cercate di fare delle domande, scoprire anche nuovi contesti in cui incontrare le persone e traete beneficio dai momenti di silenzio in cui potete ricaricarvi dalla vita sociale. Se proprio le persone con cui dovete avere a che fare non vi piacciono, minimizzate i contatti, non fate trapelare eventuale irritazione e cercate di mantenere diplomazia e gentilezza.

Consigli per relazionarti a chi non ti piace

Vediamo 3 consigli fondamentali per mantenere rapporti armonici con chi non ci piace ma che in qualche modo siamo costretti/e a frequentare per lavoro, studio o altre ragioni.

Restare in superficie

Non dovete per forza dare dettagli sulla vostra vita sentimentale o intima. Anzi, meno elementi date, migliore il rapporto rimane. Svelare poco della propria vita significa non darsi in pasto a persone che non ci piacciono e che rischiamo usino a loro vantaggio le informazioni che gli diamo sul nostro mondo personale. La riservatezza spesso rappresenta la chiave per non essere attaccati/e su versanti che poi possono procurare ferite e dolori. Evitate di indagare e non fate battute sarcastiche che potrebbero essere scambiate per colpi e stimoli verso il conflitto.

Mostrarsi neutrali

Siate in ascolto, evitate di interrompere, non siate provocatori o provocatrici. A volte mantenere un assetto neutrale fa evitare scontri e toni alti. Non significa subire tutto, ma semplicemente cercare di restare neutrali. Sorridete, se potete, non in modo forzato, ma sereno, semplice. Guardate la persona nello spazio tra le due sopracciglia, se proprio incontrare gli occhi vi arreca disturbo. Quando la persona dice o fa qualcosa con cui siete in evidente disaccordo, respirate profondamente e pensateci prima di reagire in modo forte. Cercate di non tradirvi con il linguaggio corporeo; non fate vedere che siete tesi spostando costantemente il peso corporeo, ma mantenetevi ben saldi/e sui due piedi.

Osservare le reazioni

Non lasciate per forza trapelare quello che l’istinto vi direbbe di fare. Mantenete un assetto neutro su quel che riguarda la vostra vita intima e se per caso venite provocati su qualsiasi versante, non reagite subito, non reagite immediatamente. Riconoscete le critiche quando sono valide ma non date adito a polemica o scontri. Osservate le vostre e altrui reazioni essendo pronti/e a non scattare subito, non coinvolgervi troppo, non farvi muovere da emozioni troppo forti. Anche se dall’altra parte vedete reazioni di sdegno o di poca gentilezza, non infuocatevi immediatamente. Restate nel presente e non entrate nel gioco dell’odio e della mancanza di cortesia.