La più grande mostra fotografica mai realizzata in Italia dedicata ad Albert Watson, fotografo tra i più iconici del nostro tempo. Una carriera che, in oltre cinque decenni, dal 1970 ad oggi, lo ha reso uno degli interpreti più influenti e prolifici a livello mondiale. Fondendo arte, moda e fotografia commerciale con una versatilità e profondità senza pari, ha creato icone che sono entrate nell’immaginario collettivo.
I suoi ritratti di Alfred Hitchcock, Steve Jobs, Kate Moss, i paesaggi di Las Vegas e le nature morte dedicate a Tutankhamon fanno parte delle collezioni permanenti del Metropolitan Museum of Art, Getty Museum, Smithsonian, National Portrait Gallery. Le sue fotografie sono comparse su oltre cento copertine di Vogue e in campagne per Chanel, Prada, Levi’s, Gap, oltre che in manifesti di film come Kill Bill e Memorie di una Geisha.
“Roma Codex”, molto più che una mostra fotografica
Dal 29 maggio, il Palazzo Esposizioni della Capitale ospita “Roma Codex”, uno sguardo potente e intuitivo sulla città di Roma, esplorata ben oltre i suoi stereotipi visivi. Albert Watson sfida le rappresentazioni convenzionali della Città eterna, scrivendo un racconto antropologico decisamente contemporaneo della sua essenza più autentica e profonda.
“Roma Codex” è un progetto nato da un’idea originale di Studio F.P. che, insieme all’Azienda Speciale Palaexpo, ha curato e prodotto interamente il lavoro fotografico interpretato da “sir Albert Watson”, seguendolo durante tutte le riprese, coordinando le location, i soggetti e contribuendo alla narrazione artistica e visiva del progetto.

Roma vissuta, non solo osservata
Per oltre due anni Albert Watson ha percorso e vissuto la Città eterna senza un itinerario prestabilito. Guidato dal ritmo della città e assorbendo l’energia tra i suoi volti, le sue architetture e i suoi movimenti, il fotografo ne ha rintracciato lo spirito più autentico per un’esplorazione artistica della dialettica tra grandeur storica e vitalità quotidiana.
«Non ho voluto osservare Roma con idee preconcette o con la pressione di dover immortalare ciò che il pubblico si aspetta di vedere. La città trabocca di storia, ma io ero interessato a ciò che accade tra i monumenti, all’energia delle sue strade, ai volti, al movimento. Ho fotografato in modo istintivo, passando da scuole di danza a club underground, da studi d’artista a caffè notturni. Alcuni momenti erano pianificati, molti altri sono stati frutto del caso. È questa la magia di Roma: si svela, strato dopo strato, se si ha la pazienza di guardarla”, ha dichiarato Albert Watson.
Tracciando un ritratto della Roma contemporanea, sospesa tra l’ingombro della sua storia e l’energia e avanguardia del presente, Albert Watson rifugge dall’ovvio. “Roma Codex” è un atlante stratificato dello spirito effervescente e pulsante della Città, un luogo in continua evoluzione sin dai tempi più remoti, crocevia di culture e mondi diversi.
200 fotografie, una città da decifrare
La mostra presenta 200 fotografie in bianco e nero e a colori, spesso di grande formato, allestite nelle prime tre principali sale di Palazzo Esposizioni Roma. Le immagini sono disposte secondo una logica istintiva e non tematica, per riflettere una fruizione libera e contemporanea. Nel vasto spazio espositivo, momenti umani intimi e spontanei sono accostati all’imponenza architettonica e storica della città, in un gioco di rimandi tra Roma e coloro che la abitano e la definiscono. Albert Watson abbatte le gerarchie: un ritratto, un paesaggio, un interno, un volto anonimo o una celebrità convivono con la stessa intensità narrativa. Nel suo complesso “Roma Codex” offre una bussola visiva, al tempo stesso istintiva e meticolosa, per decifrare una città ricca di contrasti.
Luoghi simbolici e ritratti inattesi
Tra i luoghi fotografati: il Colosseo, la Fontana di Trevi, l’Ara Pacis, il Foro Romano, Villa Medici, l’Altare della Patria, ma anche luoghi meno convenzionali come Cinecittà Studios, la Cripta dei Cappuccini, Campo de’ Fiori, la Via Appia Antica, la Terrazza del Gianicolo, Porta Portese, il Parco Archeologico di Ostia Antica, il Jazz Image Festival, l’Imperial Circus.

Un ritratto collettivo della Roma di oggi
La mostra è anche un omaggio al tessuto umano della città. Tra i protagonisti ritratti: Paolo Sorrentino, Valeria Golino, Luca Bigazzi, Luca Zingaretti, Isabella Ferrari, Benedetta Porcaroli, Riccardo Scamarcio, Celeste Della Porta, Kasia Smutniak, Saul Nanni, Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato, Giuseppe Ducrot, Elisabetta Benassi, Pietro Ruffo, il Cardinale Silvano Maria Tomasi, il Gran Maestro dell’Ordine di Malta Giancarlo Giammetti.