Padova farà spazio ad una donna tra le statue di Prato della Valle

Nella famosa piazza di Padova presto potrebbe arrivare un una figura sul piedistallo: Elena Lucrezia Cornaro Piscopia

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Siete mai state a Padova? Chiunque abbia visto questa città almeno una volta ha ben presente la piazza Prato della Valle, tra le più grandi d’Europa. Ebbene, nonostante le generose dimensioni, sembra che qui ci sia poco spazio per le donne, non in senso letterale ma figurato. Infatti, su settantotto statue di uomini illustri non compare neppure l’effige di una sola donna.

Ora su uno dei piedistalli rimasti vuoti nei due anelli che circondano l’isola Memmia, ovvero il prato senz’erba che sorge al centro dello spazio monumentale, accanto a Savonarola e Galilei, Petrarca e Tasso, potrebbe comparire una protagonista femminile. La storiaca figura in questione è Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna al mondo ad aver conseguito una laurea, in filosofia, proprio a Padova, il 25 giugno 1678.

L’iniziativa

La proposta di dare un contributo alla parità di genere a livello architettonico è venuta ad Anna Piva, padovana, da sempre sostenitrice della prima figura femminile a potersi fregiare della corona d’alloro. L’idea è di iniziare a dare spazio a importanti donne del passato anche all’interno di siti storici e nei beni culturali.

La consigliera comunale Margherita Colonello spiega: “Dobbiamo ricordare che le nostre piazze appartengono sì alla nostra storia, ma appartengono prima di tutto alla comunità, quello che vogliamo fare è proprio il contrario della Cancel Culture che tutti criticano, in Prato della Valle, dal lato di via Roma, ci sono due piedistalli vuoti che appartenevano a due dogi, vennero abbattuti dall’esercito napoleonico che distrusse quelle due e altre statue di dogi”. I promotori dell’iniziativa vorrebbero “che al posto di in piedistallo vuoto ci fosse una donna che per noi rappresenta moltissimo e sarebbe importante che fosse Elena Cornaro”.

Un passo avanti verso la rappresentazione delle donne all’interno della storia e della cultura, spesso lasciate in secondo piano, o addirittura sullo sfondo.

Chi è Elena Lucrezia Cornaro Piscopia?

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia fu la figlia di un nobile della Repubblica di Venezia, promotore dei suoi studi. La studiosa a diciannove anni prese i voti come oblata benedettina e proseguì gli studi di filosofia, teologia, greco, latino, ebraico e spagnolo. Già famosa tra gli studiosi del suo tempo, a partire dal 1669 fu accolta in alcune delle principali accademie dell’epoca, quando il padre chiese che la figlia potesse laurearsi in teologia all’Università di Padova al cardinale Gregorio Barbarigo, che si oppose perché ritenne la richiesta oltraggiosa.

La sua storia però ci insegna a non demordere. Infatti, nel 1678, a 32 anni, ottenne finalmente la laurea, conseguita però in filosofia e non in teologia. Purtroppo non poté, in quanto donna, esercitare l’insegnamento. I tempi non erano ancora maturi ma sicuramente il fatto creò un precedente per la parità di diritto agli studi tra uomini e donne.

Speriamo vivamente di vederla rappresentata tra i volti dei luminari presenti in Prato della Valle, simbolo di un cambiamento che la nostra società di sta sforzando di compiere. Di strada ce n’è ancora moltissima da fare per arrivare ad una concreta parità di genere, ma speriamo che questa iniziativa sia un inizio e non un caso isolato.