Natale, un amico al telefono per non sentirsi soli

Resterà attivo tutta la notte, il servizio di Telefono Amico, per tenere compagnia chi resterà solo a Natale

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Descriviamo da sempre il Natale come il giorno più bello dell’anno, del resto tra le luci che brillano, pranzi in famiglia e regali da scartare, la magia è presente in ogni dove. Quello che però spesso dimentichiamo è che non tutti hanno la fortuna di trascorrere questo momento con le persone che amano.

È da questa consapevolezza che è nata un’iniziativa portata avanti dai volontari del Telefono Amico per non lasciare più nessuno da solo, né alla Vigilia, né il giorno di Natale. Per portare la luce, il sorriso e la magia anche nelle case buie, quelle dove il silenzio diventa più assordante nei giorni di festa.

Quella messa in piedi da i volontari è una vera e propria maratona di Natale che vedrà le linee attive dalle 10 del 24 dicembre fino alla mezzanotte del 26 dicembre. Chiunque ne avrà bisogno potrà mettersi al telefono e parlare con un amico.

La maratona di Natale per combattere la solitudine

“Quest’anno parteciperò alla maratona di Natale per la terza volta” – ha raccontato Fabio, volontario di Telefono Amico Italia –”Ricordo in particolare una chiamata che mi ha molto coinvolto. Una signora anziana, sola e in lacrime, mi racconta che la radio è l’unica sua compagnia. Le chiedo quale musica le piace, le dico che anche io amo la musica, le chiedo se vuole che cantiamo assieme. Alla fine, cantiamo per 10 minuti, non piange più, sorride e mi ringrazia. Quando riattacco piango io”.

“Mi ricordo la chiamata di una signora arrivata a Natale qualche minuto dopo la mezzanotte” – ha invece raccontato Gabriella, anche lei volontaria -“Quando ho risposto mi ha detto: Ma allora è vero che rispondete anche di notte? Allora mi sento più tranquilla e posso andare a dormire serena. So che se stanotte avrò bisogno, troverò qualcuno”.

Fabio e Gabriella fanno parte del gruppo dei volontari di Telefono Amico. Ci sono altre 600 persone circa che, come loro, si occupano di supportare emotivamente le persone, ogni giorno nell’anno e soprattutto a Natale, quando i momenti di gioia e condivisione ci ricordano tutto ciò che abbiamo perduto.

Lo fanno affinché nessuno si senta più solo, affinché tutti sappiano che potranno sempre parlare, cantare, ridere o piangere con qualcuno che li ascolta dall’altra parte della cornetta.

Ed è quello che succederà anche durante le feste natalizie grazie alla maratona di ascolto che, giunta al suo decimo anno, continua a registrare un incremento di telefonate. Lo scorso anno, infatti, sono state 720 le persone che hanno composto il numero del Telefono Amico, oltre il 10% in più di chi aveva telefonato lo scorso anno.

A cercare compagnia sono state soprattutto le persone con un’età compresa tra i 56 e i 65 anni e lo hanno fatto perché stanche di essere sole, desiderose di compagnia o perché segnate da relazioni familiari difficili.

Natale al telefono con chi è solo

Ma come funziona la maratona di Natale che combatte la solitudine? Le linee del Telefono Amico, come anticipato, resteranno attive – senza fermarsi mai – dalle 10 del 24 dicembre fino alla mezzanotte del 26. In quegli orari, chiunque comporrà il numero unico nazionale 02 2327 2327, potrà trovare dall’altra parte un volontario, o meglio un amico, per sentirsi meno solo. A disposizione delle persone ci sono anche una chat di Whatsapp e un indirizzo e-mail.

“Ogni anno ci rendiamo conto di quanto sia importante essere in ascolto senza giudicare, solo accogliendo quello che viene condiviso con noi”, ha spiegato Monica Petra, presidente di Telefono Amico Italia e volontaria da 30 anni. “È quello che i nostri volontari fanno ogni volta che rispondono a una richiesta d’aiuto, ma è quello che, forse, dovremmo fare tutti ogni giorno. Prenderci del tempo per capire noi stessi e quello che avviene intorno a noi, senza cercare per forza una parte dalla quale schierarsi o un’opinione da dare”.