Unity candle: cos’è e come funziona il rito della luce

Cos'è, come funziona e che significato ha il rito della luce, noto come "unity candle"

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Celebrazione dell’amore per eccellenza, un matrimonio può essere personalizzato con funzioni e riti sempre nuovi. Oltre alle formule tradizionali, molti sposi scelgono di ritagliare un piccolo spazio nei propri fiori d’arancio per lo unity candle, meglio conosciuto come rito della luce. Si tratta di un’usanza molto antica, che simbolizza per i futuri coniugi una promessa di devozione eterna.

Se anche voi cercate un rituale che possa conferire un tocco di magia e mistero al vostro “si”, questa funzione potrebbe rivelarsi un’ottima opzione. Ma cos’è esattamente il rito della luce? E come funziona? Scopritelo nella nostra guida.

Che cos’è lo unity candle, il rito della luce

Il rito della luce, conosciuto Oltreoceano come unity candle, è una funzione simbolica da inserire nella cornice del proprio matrimonio. Durante questo rituale, ciascun coniuge tiene con sé una candela, che servirà poi ad accendere un cero più grande posto al centro dell’altare. Si tratta di un gesto molto semplice, ma che porta con sé un significato molto profondo.

Lo unity candle rappresenta infatti l’unione tra i due partner e la successiva creazione di una famiglia: al centro del rito, c’è l’idea che le due individualità dei coniugi si fondano in un tutt’uno, dando vita ad una nuova entità di coppia. Sebbene molti siano convinti che questo rito sia di ispirazione cattolica, è possibile che la sua origine abbia radici ben più antiche: per questo motivo tutti gli sposi, da quelli più religiosi a quelli meno credenti, possono inserirlo senza troppi problemi all’interno della propria cornice nuziale.

Così come l’handfasting ed il matrimonio celtico, il rito della luce ha una funzione puramente simbolica, e non detiene quindi alcun valore legale: affinché l’unione possa considerarsi tale anche per la legge, è necessario ricorrere ad una cerimonia civile.

Come si svolge il rito della luce

Lo unity candle è un rito molto particolare e suggestivo, che va eseguito rispettando uno schema molto preciso. Tendenzialmente, nel corso di una cerimonia religiosa, si consuma in due tempi:

  • All’inizio della funzione, gli sposi accendono due candele (meglio se lunghe e di colore bianco), e le posizionano accanto ai lati di un cero più grande, rigorosamente spento.
  • Dopo lo scambio delle fedi nuziali, introdotti da una specifica formula, i futuri coniugi potranno accendere il cero, all’unisono, con le proprie candele.
  • A questo punto, ciascun coniuge provvederà a spegnere la candela della propria dolce metà.
  • Al termine della cerimonia, i due sposi potranno spegnere anche il cero più grande, come sempre, soffiando su di esso all’unisono.

Vista la solennità del momento, molto spesso questo rito è svolto senza l’accompagnamento musicale: le uniche parole, come già spiegato, saranno quelle pronunciate dall’officiante di nozze. In quanto alle candele, gli sposi scelgono tendenzialmente di tenerle con sé per ricordo, ma non esistono regole specifiche in tal senso.

Unity candle: consigli per gli sposi

Gli imprevisti, anche nel giorno del sì, sono sempre dietro l’angolo, motivo per cui gli sposi sono chiamati a fare attenzione ad alcuni particolari affinché il rito della luce si svolga nel miglior modo possibile. Qualora la cerimonia si tenga all’aperto, assicuratevi di acquistare qualche candela di riserva, e di tenere un accendino a portata di mano nel caso in cui una folata di vento o qualche goccia di pioggia arrivi a spegnerne una.

Per rendere la funzione più pratica e veloce, invece, allestite un  piccolo tavolo o una mensola su cui le candele possano essere appoggiate prima del rito. Chiedete quindi ai vostri testimoni di riposizionare lì i ceri al termine della cerimonia. Ultimo particolare da non trascurare: qualora la sposa indossi un velo, dovrà stare attenta a tenerlo lontano dalla fiamma, così da evitare spiacevoli inconvenienti.

Formula per il rito della luce

Prima che la coppia proceda all’accensione della unity candle, l’officiante di nozze dovrà leggere una formula per accompagnare il rito. Esistono diversi testi su cui poter fare affidamento, ma il seguente è senza dubbio tra i più popolari:

L’officiante: “(nomi degli sposi), prendete ognuno la vostra candela e accendete insieme la candela centrale che simboleggia l’unità e l’impegno che vi promettete l’un l’altro. La luce della candela rappresenta l’unione della coppia, l’inizio di una nuova famiglia. Due individui che diventano uno attraverso il matrimonio”.

La sposa: “(nome dello sposo), questa fiamma rappresenta il mio amore per te. Con il mio cuore unito al tuo formeremo una nuova famiglia. I miei passi si uniscono ai tuoi per aprire nuove strade, per superare gli ostacoli, per schivare gli abissi. Sarò la tua spalla quando sarai stanco, la tua oasi quando il mondo ti fiaccherà, sarò il silenzio quando il rumore sarà assordante, sarò il tuo grido quando il silenzio ti opprimerà, sarò il tuo calmo approdo quando il mare sarà in tempesta. Sarò tutto quello che il Signore mi permetterà di essere per renderti immensamente felice”.

Lo sposo: “(nome della sposa) il mio amore è rappresentato da questa fiamma. Ti consegno il mio cuore unito al tuo per far sì che il nostro sia più grande e sicuro. Mi impegno davanti a te per il tuo benessere. Sarò il tuo sostegno quando ti sentirai debole, sarò la tua fonte quando avrai sete, sarò riparo quando il freddo ti minaccerà, sarò la tua ombra quando il caldo ti soffocherà, sarò il sorriso quando il dolore ti farà soffrire, sarò tutto quello che il Signore mi permetterà di essere per renderti immensamente felice”.

Idee per una formula di nozze più personale

Se preferite rendere il rito più personale ed intimo, potete affidarvi a film e libri, che abbondano di citazioni sulla “fiamma dell’amore”: il testo più famoso,  Ascoltate la candela del vostro matrimonio, porta la firma del sacerdote e scrittore belga Philip Bosmans. Potrete tuttavia trovare ispirazione anche in molti versi di William Shakespeare, Victor Hugo e, per gli sposi più moderni, Massimo Gramellini.

Nulla vi vieta, infine, di redigere di vostro pugno il testo per il rito: qualora uno degli sposi abbia una vera passione per la scrittura, potrà approfittare proprio di questa suggestiva cornice per farne sfoggio, e rendere ancora più unico il proprio grande giorno.