Handfasting: cos’è il rito matrimoniale delle mani legate

L’handfasting è un rito matrimoniale di origine celtica: ecco come fuziona

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Se state cercando un modo per personalizzare ed aggiungere un tocco di magia al vostro matrimonio, esistono diversi rituali che potrebbero soddisfare le vostre esigenze. Dalle candele alla sabbia colorata, le possibilità sono numerose, ma sempre più sposi scelgono di affidarsi all’handfasting, noto come rito delle mani legate.

Nel corso di questo rituale, le coppie intrecciano gli arti con nastri o corde, formando il simbolo dell’infinito e pronunciando delle promesse cariche di significato. State pensando di integrare l’handfasting nella vostra cerimonia dei fiori d’arancio? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Cos’è l’handfasting

L’handfasting è un antico rituale celtico in cui le mani di due sposi vengono legate con nastri o corde a formare il simbolo dell’ infinito: l’auspicio è che anche l’unione dei due giovani possa essere eterna ed inesauribile. Nel compiere questa azione, si devono pronunciare delle promesse d’amore che rispecchino le intenzioni dei coniugi. Nonostante le origini pagane, l’handfasting è  diventato molto popolare anche nelle cerimonie religiose e nei riti civili, che carica di un alone magico e di mistero.

Qual è l’origine del rito dell’handfasting

La cerimonia dell’handfasting  affonda le sue radici nella tradizione celtica, ed era solitamente presieduta dai Druidi, i sacerdoti dei clan. Nell’antica Irlanda, quando due persone decidevano di sposarsi, dovevano legare davanti al prete i rispettivi polsi con un nastro o una corda. Questo atto sanciva l’inizio del loro fidanzamento ufficiale, che durava solitamente un anno. L’handfasting era quindi paragonabile ad una pubblica dichiarazione di intenti di matrimonio, così che altri potenziali corteggiatori, riconoscendo il nastro al polso della futura sposa, non osassero importunarla. Dopo un anno, la coppia ritornava di fronte al prete e poteva o confermare la volontà di sposarsi, oppure sciogliere il fidanzamento per incompatibilità. Da questo momento, entrambi i ragazzi erano liberi di scegliere un altro compagno. Oggi questo rito si celebra soprattutto in concomitanza con i fiori d’arancio, ed è solitamente accompagnato da uno scambio di promesse.

Come funziona il rito dell’handfasting

A condurre il rito dell’handfasting è solitamente l’officiante di nozze.  In alcuni casi, tuttavia, le coppie scelgono di affidare questo suggestivo compito ad alcuni membri della loro famiglia. Nella maggior parte dei casi il rituale si svolge al margine della cerimonia religiosa nuziale, ma si può anche officiare durante una festa di fidanzamento, quando una coppia formalizza la decisione di vivere insieme, oppure nel corso di una cerimonia speciale, come l’anniversario o la promessa di matrimonio. Molte coppie scelgono di legare le mani incrociandole, portando cioè la mano destra della sposa in quella dello sposo, e quella sinistra dello sposo nella sinistra della sposa.

Quali sono i passaggi del rituale

L’ officiante di nozze segue dei passaggi ben precisi durante tutto lo svolgimento dell’handfasting  che possono essere così riassunti.

  •  In primis, l’officiante inizia spiegando il rituale ed il suo significato alla coppia e ai loro ospiti. Nel suo discorso, fa spesso riferimento alla scelta dei giovani di legare indissolubilmente le loro vite, desideri e speranze.
  • Invita i due giovani ad unire le mani, che simbolizzano la loro libera scelta di avvicinarsi al matrimonio.
  • Mentre provvede a passare dei fili intorno ai polsi dei coniugi, pronuncia delle promesse nuziali. Potete scegliere di utilizzare una corda per ciascun voto pronunciato, oppure intrecciare insieme più fili creando un solo legame.
  • Terminata l’operazione, l’officiante ufficializza la fine del rito e ne spiega il significato.
  • Quando le vostre mani sono legate, potete scegliere di pronunciare voi stessi dei voti oppure procedere direttamente allo scambio delle fedi nuziali.

Nella tradizione medievale, le mani delle coppie restavano legate fino a mezzanotte. Oggi, ovviamente, la maggior parte degli sposi sceglie di rimuovere i nastri dopo la cerimonia. Unico consiglio? Quando rimuovete l’intreccio, cercate di non sciuparlo o tagliare i fili: molti neosposi, infatti, lo tengono con sé come segno di buon augurio.

Materiale e colore da scegliere per i nastri

Per  quanto riguarda il  materiale con cui effettuare l’handfasting, corde o nastri sono l’opzione più gettonata, ma si possono utilizzare anche strisce di stoffa ritagliate da indumenti che abbiano un particolare significato. Se avete invece organizzato un matrimonio dallo stile bucolico e rurale, potete servirvi di ghirlande di fiori ed erba intrecciate per completare il rito. Qualunque sia il tipo di legatura prescelta, alla sua estremità si possono predisporre anche ciondoli, come conchiglie, amuleti o perline.

Molto importante anche la scelta del colore. Molti sposi optano per una nuance che si abbini al tema del loro matrimonio, oppure tonalità dal significato particolare. Bisogna comunque specificare che nella tradizione medievale si utilizzavano ben 13 nastri colorati, ciascuno dei quali aveva un significato simbolico ben specifico:

  • rosso: passione e sensualità;
  • arancio: attrazione e gentilezza;
  • giallo: equilibrio;
  • blu: tranquillità e pazienza;
  • verde: salute e fertilità;
  • viola: forza;
  • nero: saggezza e successo;
  • bianco: concentrazione e pace;
  • marrone: casa e terra;
  • grigio: equilibrio;
  • rosa: tenerezza e romanticismo;
  • argento: ispirazione e creatività;
  • oro: longevità e prosperità.

Idee di promesse durante il rito

Le promesse da pronunciare durante l’handfasting guardano ovviamente alla tradizione celtica, da cui ha origine il rito. Di seguito, riportiamo alcune delle più popolari.

“Ti prometto il mio amore e tutto ciò che possiedo.
Ti prometto il primo morso della mia carne e il primo sorso dalla mia tazza.
Prometto che il tuo sarà sempre il nome che griderò ad alta voce nel cuore della notte.
Prometto di onorarti sopra tutti gli altri.
Il nostro amore non ha fine e rimarremo per sempre uguali nel nostro matrimonio.
Questo è il mio voto di matrimonio per te”.

In alternativa, potete affidarvi a quest’altra splendida dichiarazione di intenti:

“Ti prometto il primo taglio della mia carne, il primo sorso del mio vino,
da questo giorno sarà solo tuo il nome che griderò nella notte
e tuoi gli occhi nei quali sorriderò al mattino
Sarò uno scudo per te come lo sei tu per me,
non si pronuncerà su di noi una sola parola dolorosa,
poiché il nostro matrimonio è sacro tra di noi e nessun estraneo ascolterà il mio rancore.
Al di sopra e al di là di questo, ti amerò e ti onorerò in questa vita
e nella successiva”.