Compare d’anello: chi è e che differenza c’è con il testimone

Il compare d'anello è una figura molto popolare nei matrimoni del Sud Italia: ecco chi è e cosa lo differenzia dal testimone

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Nonostante alcune caratteristiche universali, le cerimonie nuziali possono assumere connotati molto differenti a seconda del Paese che le ospiti. Se in molte regioni d’Italia gli sposi decidono di affidare un ruolo centrale nella cerimonia al testimone di nozze, in altre, invece, le mansioni più importanti spettano al compare d’anello.

Nel Sud del Paese, infatti, le tradizioni sono ancora fedelmente rispettate, e tra i protagonisti assoluti del rito c’è proprio questa figura. Ma chi è esattamente il compare d’anello? E qual è il suo ruolo nel corso di un matrimonio? Ve lo spieghiamo in questo articolo.

Chi è il compare d’anello

Il compare d’anello è una figura molto diffusa nei matrimoni del Sud Italia, in particolare Campania e Calabria. Tendenzialmente identificato come un vero e proprio “consigliere” della coppia, ha il compito di regalare le fedi nuziali che saranno benedette durante la messa. In assenza di un paggetto di matrimonio, sarà anche chiamato a portarle verso l’altare su un cuscino di seta.

Il compare d’anello viene solitamento scelto tra gli amici più vicini alla coppia di sposi, e proprio come nel caso del testimone di nozze, è tra i protagonisti assoluti del giorno del “sì”, figurando anche al tavolo dei festeggiati durante il banchetto e sedendo accanto a loro in Chiesa.

In quanto al numero di compari d’anello da scegliere, si va solitamente da un minimo di due ad un massimo di quattro, così che ciascuno dei due coniugi abbia la propria figura di riferimento nel corso della cerimonia (e non solo). In alcuni casi, infatti, gli sposi decidono di affidare a queste stesse persone anche il ruolo di padrino e/o madrina del proprio primogenito.

Da dove nasce la figura del compare d’anello

La figura del compare d’anello è nata nel Sud dell’Italia nel secolo scorso. Questo ruolo era solitamente ricoperto da una persona facoltosa e potente di sesso maschile, che aveva il compito di “monitorare” la vita di coppia degli sposi, consigliandoli come fosse un padre o un fratello. Si trattava quindi di un uomo particolarmente vicino ai due innamorati, da scegliere tra amici stretti e parenti più prossimi.

I compiti che il compare d’anello era chiamato ad assolvere nel giorno del “sì” erano tutti molti importanti: era proprio lui a recarsi a casa della sposa, e con lei sotto il braccio era tenuto a guidare il corteo nuziale verso la Chiesa. Dopo lo scambio delle promesse, doveva inoltre regalare un anello alla futura moglie, che il celebrante doveva benedire.

L’influenza di questa figura non si estingueva con la fine dei fiori d’arancio, ma continuava anche con l’inizio della vita matrimoniale dei due giovani. Seconda la tradizione, doveva invitare per primo i novelli sposi presso la sua dimora per consumare un pranzo da neo marito e moglie, e questi ultimi erano a loro volta tenuti a ricambiare. Il compare d’anello doveva inoltre battezzare il primo figlio della coppia, rendendo l’unione con loro ancor più importante. Oggi, come già spiegato, le sue funzioni si sono notevolmente ridotte, intrecciandosi in molti casi con quelle del testimone di nozze.

Che differenza c’è con il testimone di nozze

Il testimone di nozze, come suggerisce l’etimologia del nome, è invece chiamato a “testimoniare” al rito nuziale e a sottoscrivere gli atti dell’unione per garantire la validità della cerimonia. In molte regioni d’Italia, le sue funzioni si fondono con quelle del compare d’anello, poiché spesso sono proprio i testimoni a regalare agli sposi le fedi nuziali.

In linea di massima si può comunque affermare che il compare d’anello è solitamente anche testimone, mentre il testimone non necessariamente è anche compare di fede.

Come scegliere il compare d’anello

Il compare d’anello è una figura di riferimento per i due sposi, e per questo motivo viene spesso scelta tra le persone più vicine alla coppia. Con il passare dei tempi e l’evolversi della società, questo ruolo non è più prerogativa assoluta di persone di sesso maschile, né limitato a figure associate in qualche modo a ruoli di potere e posizioni di prestigio. La caratteristica principale che contraddistingue i compari d’anello oggi sono la vicinanza e l’affetto che gli sposi nutrano nei loro confronti.

Per questo motivo, nella maggior parte dei casi i futuri coniugi fanno ricadere la scelta su amici intimi e parenti prossimi, come fratelli e/o sorelle, ma anche cugini a cui siano particolarmente legati. Non mancano tuttavia figure di riferimento come amici dei propri genitori conosciuti sin dall’infanzia, o zii.

Affidare ad una persona il ruolo di compare d’anello vuol dire consolidare ulteriormente un legame già presente e molto forte, ed è un vero e proprio attestato di stima e fiducia. Qualunque sia la vostra scelta, è importante che sia comunicata ai diretti interessati con largo anticipo: un compare d’anello è infatti chiamato ad assolvere a compiti molto importanti, e per questo motivo ha bisogno di tempo a sufficienza per scegliere l’anello perfetto da portare in dono agli sposi.

Cosa regalare al compare d’anello

La tradizione, in particolare napoletana e calabrese, prevede che il compare d’anello omaggi gli sposi con un dono di assoluta importanza nel giorno del loro sì, ovvero le fedi nuziali. Per questo motivo, è fondamentale che i futuri coniugi ricambino con un presente altrettanto prezioso. Nel caso in cui i compari siano a loro volta una coppia, si può optare per un unico regalo, mentre in presenza di singoli bisognerà cercare di non creare disparità nella scelta dei regali per ciascuno di loro.

Tra le opzioni più gettonate, ci sono ovviamente i gioielli, che possono sicuramente rendere onore alle fedi nuziali ricevute: per le donne, le scelte più popolari includono bracciali e collante, mentre per gli uomini gli orologi sono ancora un vero e proprio must. Non mancano anche doni personalizzati, che rispecchino gli interessi e le passioni dei vostri compari, oppure opzioni di viaggio, gadget tecnologici e percorsi benessere.

Qualunque sia la vostra scelta, va sempre affiancata alla bomboniera: proprio come gli altri invitati, infatti, anche testimoni e compari dovranno riceverne una, da conservare come ricordo di una giornata incredibilmente speciale.