“Sposa bagnata, sposa fortunata”: le origini del proverbio

Un vecchio proverbio recita: “Sposa bagnata, sposa fortunata”. Ma sarà proprio così?

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Non importa con quanto anticipo si organizzi un matrimonio: il meteo è uno di quei fattori impossibili da controllare. La pioggia, in particolare, rappresenta un vero e proprio incubo per moltissime coppie: in caso di maltempo, infatti, le foto di nozze, così come il ricevimento in uno spazio esterno, potrebbero essere irrimediabilmente compromessi. Eppure secondo le credenze popolari qualche goccia di pioggia nel giorno del sì potrebbe essere di buon auspicio. Non a caso, un vecchio proverbio recita: “Sposa bagnata, sposa fortunata”.

Come per tutti i detti popolari, ovviamente, non si tratta di una verità assoluta né scientificamente provata, eppure questa credenza esercita un’innegabile suggestione. Ma da dove ha origine il proverbio “sposa bagnata, sposa fortunata”? E quanto c’è di vero? Ve lo spieghiamo in questa guida.

La storia e il significato del proverbio

La convinzione che la pioggia sia un simbolo di buon auspicio per un matrimonio è molto antica, e pare sia riconducibile alla tradizione Hindu. Poiché i rovesci rendono il terreno fertile per la semina, le comunità Hindu hanno sviluppato la credenza per cui le coppie che si sposeranno in un presenza di acquazzoni saranno benedette con molti figli. Secondo questa stessa tradizione, la pioggia sarebbe anche indice di un legame più duraturo perché i nodi, una volta bagnati, sono molto difficili da sciogliere.

In altre culture, invece, i voti nuziali scambiati in concomitanza di un temporale possono assumere connotati differenti, ma nella maggior parte dei casi sono baciati dalla fortuna. Per alcuni popoli la pioggia può arrivare a pulire le difficoltà del passato, preparando il sentiero per un futuro più luminoso. Altri pensano che i rovesci potrebbero indicare le ultime lacrime versate dalla sposa, che per il resto della vita non si troverà più ad avere a che fare con tristezza e dispiacere.

Parlando invece del proverbio specifico “sposa bagnata sposa fortunata”, quest’ultimo ha origine italica. L’espressione potrebbe essere nata come formula di risarcimento e augurio per sgombrare il futuro dei novelli sposi dall’infausta impressione destata dalla pioggia caduta nel giorno del matrimonio. Una seconda spiegazione, invece, è collegata alla sessualità: la pioggia potrebbe rimandare al seme maschile dello sposo, chiamato a fecondare la sposa.

La pioggia nel giorno del matrimonio indica davvero fortuna?

Se in passato non c’erano dubbi sull’attendibilità del proverbio “sposa bagnata, sposa fortunata”, oggi le interpretazioni sono molteplici. Dopo mesi di organizzazione, ritrovarsi a fare i conti con la pioggia potrebbe mettere a dura prova anche gli sposi più pazienti. Il segreto per non perdersi d’animo? Cambiare radicalmente prospettiva. Nel caso specifico della pioggia, le coppie dovrebbero provare a considerare i cambiamenti che il maltempo potrebbe apportare ad una cerimonia come fattori positivi: se i futuri sposi si dimostreranno ottimisti, riusciranno a contagiare anche ospiti ed invitati.

Gli esperti, a tal proposito, non sembrano avere dubbi: che si sia scaramantici o meno, rispondere ad un eventuale temporale col sorriso è la chiave per il successo. Lanciarsi a ballare in pista nonostante la pioggia, ad esempio, potrebbe essere un ottimo modo per godere a pieno del momento, trasformando i fiori d’arancio in un evento irripetibile.

Come godersi al massimo il matrimonio nonostante la pioggia

Comunque la si voglia considerare, è chiaro che la pioggia potrebbe avere un grande impatto su ogni tipo di matrimonio, soprattutto se organizzati in spazi aperti come spiagge o giardini. Ma quali sono i consigli degli esperti per affrontare al meglio tutto gli inconvenienti legati al maltempo? Oltre a raccomandazioni di natura pratica più strettamente connesse all’organizzazione, è molto importante lasciarsi guidare anche da suggerimenti di natura psicologica, mantenendo un mindset positivo.

La pioggia non è probabilmente il tipo di meteo che gli sposi si auspicherebbero per il proprio grande giorno,  ma guardare a tutto con uno sguardo positivo trasformerà la preoccupazione in voglia di festeggiare. L’inconveniente potrebbe infatti rendere l’evento ancora più unico, trasformandolo in una storia da raccontare a figli e nipoti.

La preoccupazione primaria degli sposi riguarda solitamente l’album di nozze, ma è importante sottolineare come un cielo parzialmente nuvoloso possa regalare una luce perfetta per gli scatti, mentre posare in compagnia sotto un ombrello potrebbe rivelarsi un’ottima idea per immortalare per sempre un momento romantico.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato infine dall’atmosfera più intima creata da un ipotetico temporale: se la cerimonia era inizialmente prevista in uno spazio esterno, spostarsi all’interno o sotto un tendone ad hoc aiuterà gli ospiti a godere di un ambiente più casalingo e raccolto.

Organizzate tutto con anticipo

Sebbene sia impossibile controllare il meteo, ci sono degli accorgimenti che potrete osservare in anticipo per non farvi trovare impreparati, come ad esempio preparare un piano B. Anche se il matrimonio si svolgerà in una stagione tendenzialmente bella, come l’estate o la primavera, è sempre consigliabile curare nei dettagli un piano di riserva.

Se ad esempio avete pensato ad un tendone per la pioggia, pensate anche all’eventualità di riscaldamento/aria condizionata da installare al suo interno. Non dimenticate di rendere la vita più semplice al servizio catering, e stabilite dove posizionare eventualmente gli addobbi floreali. Assicuratevi, infine, di venire incontro alle esigenze degli invitati: qualora abbiate allestito delle wedding bags, impreziositele ad esempio con ombrelli o impermeabili per tutti.

È comunque fondamentale che, qualunque sia il piano B da voi previsto, rispetti in tutto e per tutto lo stile e il tema della cerimonia da voi pensata anche con il sole.

Non siate maniaci del controllo

Dopo aver provveduto a realizzare un piano B, fate del vostro meglio per non farvi assalire dall’ansia e dalla mania di controllo. Qualora vi accorgiate all’ultimo momento che nel giorno del sì potrebbe arrivare qualche goccia di pioggia, abbracciate la possibilità piuttosto che provare a cambiare l’impossibile.

Lasciate tuttavia che siano gli specialisti e i fornitori da voi assoldati a provvedere alle modifiche necessarie alla location: fioristi, ristoratori e fotografi sono senza dubbio abituati a gestire situazioni di emergenza. Concentratevi invece sulla celebrazione vera e propria e sui momenti da condividere con amici e parenti. Sono infatti questi ultimi, più di ogni altra cosa, la vera essenza di ogni sì.