Esistono legami che non possono essere spezzati né dal tempo che scorre né dalle distanze fisiche. Rapporti così saldi e indissolubili che non si lasciano scalfire neanche dai litigi e dalle incomprensioni, dalle differenze caratteriali e dalle ambizioni. Relazioni nate per essere eterne, così come eterna è quella connessione tra genitori e figli.
A volte questa consapevolezza è così chiara che si trasforma in un ingrediente magico e imprescindibile: la forza per andare avanti. Altre volte, invece, vacilla davanti al peso delle responsabilità, delle aspettative e della paura di deludere, delle ribellioni e delle differenze caratteriali.
Ma se c’è una cosa che tutti impariamo nel corso della vita, chi prima e chi dopo, è che i nostri genitori sono e resteranno sempre lì, in quell’unico posto dove sappiamo di poter tornare, nonostante tutto e tutti. Perché loro ci amano, e lo fanno in modi e maniere che non si possono descrivere.
Lo fanno perché la promessa di proteggerci è un mantra, un credo che non si può tradire. Perché quello che provano nei nostri confronti è immenso, insostituibile e incondizionato. Ed è per questo, e per infinite altre ragioni, che dovremmo prenderci cura dei nostri genitori, oggi e domani.
L’amore per i genitori: una promessa di eternità
Lo si impara col tempo, e spesso commettendo degli errori, che i nostri genitori sono sempre al nostro fianco. Magari in modi inaspettati e altre volte poco comprensibili, ma lo fanno. Nonostante le incomprensioni e le discussioni, i chilometri di distanza e il tempo che passa.
È una consapevolezza confortante e unica, quella di sapere che la porta di casa resterà sempre aperta. Una costante nella vita che fa capolino spesso, anche quando il pensiero di tornare ci fa rabbrividire, anche quando la parte più ribelle di noi, in realtà, non vede l’ora di lasciarsele alle spalle quelle quattro mura per andare alla scoperta del mondo.
Perché sì, a volte l’amore di mamma e papà sembra tanto, troppo. Quasi soffocante. Così come lo sembrano tutte quelle attenzioni, le telefonate a ogni ora del giorno e della notte e le raccomandazioni. Lo sono per quel volo che vogliamo e che dobbiamo spiccare, anche in maniera egoistica, per allontanarci dal passato e guardare al futuro.
Ma i genitori lo sanno. Sanno quando arriva il momento di lasciare andare, e di farlo trattenendo le lacrime e la tristezza alla vista del nido vuoto, per non farci sentire in colpa delle nostre scelte. E restano, lo fanno quando la strada che stavamo percorrendo a tutta velocità si trasforma in una serie di tornanti e curve pericolose, e al posto della vista mare tanto desideravamo appaiono baratri e burroni. Lo fanno anche quando ci finiamo dentro, nel precipizio, e quando non ci resta più niente.
Che poi non è vero che non abbiamo niente, perché abbiamo loro.. E ci basterà semplicemente voltarci indietro, facendo spazio tra il caos e il disordine dei giorni sfocati, per ritrovare loro e quei contorni nitidi e precisi che disegnano il profilo del nostro porto sicuro: i nostri genitori. Che sono esattamente lì, dove li avevamo lasciati, intenti nelle solite faccende quotidiane, in quei battibecchi tra marito e moglie che conosciamo bene. Come se il tempo non si fosse mai fermato.
Prenditi cura dei tuoi genitori
Ed è riflettendoci in questa immagine imperfetta, ma vivida e reale, che possiamo capire che sarà sempre così. Perché anche quando le rughe solcheranno completamente il loro volto, e quegli occhi pieni di vita saranno un po’ più spenti a causa della fatica e della stanchezza degli anni che passano, tutte le energie che avranno le spenderanno per noi. E lo faranno ancora e ancora.
Ecco perché, a un certo punto, i ruoli si invertiranno. Dovremo chiedere a loro di smettere di preoccuparsi per noi, anche se sarà impossibile, perché saremo noi a prenderci cura di loro. Lo faremo perché ci hanno insegnato la vita e l’amore e perché nessuno ci amerà come come mamma e papà.