Violenza sulle donne, 5 libri da leggere per il 25 novembre

Cinque libri che aiutano a dare nome alla violenza sulle donne e a non voltarsi dall’altra parte

Foto di Paola Landriani

Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Pubblicato:

Ogni 25 novembre è un momento per fermarci, ascoltare e riconoscere quanto lavoro ci sia ancora da fare per contrastare la violenza sulle donne. La cultura può essere un punto di partenza potente: aiuta a dare nome alle esperienze, ad aprire conversazioni necessarie e a costruire nuova consapevolezza.

Le parole diventano uno strumento per capire, per riconoscere ciò che spesso resta taciuto e per immaginare nuovi modi di reagire. Per questo abbiamo raccolto cinque libri che, in modi diversi, offrono strumenti, storie e prospettive preziose per approfondire una realtà che non può più essere ignorata.

Violenza sulle donne, 5 libri da leggere

“Oliva Denaro”, Viola Ardone

Ambientato nella Sicilia degli anni Sessanta, questo romanzo segue la crescita di Oliva, una ragazza che tenta di ritagliarsi un futuro diverso in un mondo che non la immagina libera. Ama studiare, si rifugia nelle pagine per dare ordine a ciò che non riesce ancora a dire, le sfoglia per orientarsi tra desideri e paure. Ma attorno a lei tutto è rigidamente stabilito: diventare donna significa prepararsi al matrimonio, obbedire, non sapere troppo.

Quando subisce la violenza e il rapimento di chi pretende di possederla, le regole del paese sono chiare: deve sposare il suo aggressore. Il suo rifiuto è rivoluzionario, e diventa un gesto che attraversa il tempo e ci raggiunge ancora oggi.

Offerta
Oliva Denaro
La rivoluzione in un no

“Come fossi una bambola”, Francesca Fialdini e Massimo Giusti

Questo libro parte da una domanda che attraversa molte storie contemporanee: cosa succede quando l’amore smette di essere scelta e diventa dipendenza? Francesca Fialdini e Massimo Giusti entrano nelle pieghe delle relazioni che erodono lentamente la fiducia, la libertà, la capacità di immaginare un domani diverso.

Raccontano storie vere, quelle di chi è rimasto intrappolato in legami che dall’esterno sembrano incomprensibili, ma che dall’interno diventano gabbie costruite giorno dopo giorno, spesso senza nemmeno accorgersene. Non c’è giudizio, non ci sono scorciatoie: c’è la complessità di rapporti in cui il desiderio di essere amati scivola nel bisogno, nel senso di colpa, nella paura di non valere abbastanza.

Offerta
Come fossi una bambola
Storie di dipendenza affettiva

Un invito a riconoscere quei segnali minuscoli che spesso ignoriamo, a dare un nome alle prigioni invisibili e, soprattutto, a credere che una via d’uscita esiste anche quando sembra impossibile trovarla.

“L’ho uccisa perché l’amavo”, Loredana Lipperini e Michela Murgia

Loredana Lipperini e Michela Murgia partono da un punto essenziale: il modo in cui parliamo di femminicidio influisce su come lo percepiamo. Per anni, film, libri e soprattutto cronache hanno raccontato questi delitti attraverso lo sguardo di chi li commette, usando parole come “raptus”, “gelosia”, “amore malato”. Termini che spostano l’attenzione, che attenuano la responsabilità, che finiscono per far sparire la vittima proprio dal racconto della sua morte.

Offerta
L'ho uccisa perché l'amavo
Il giusto peso alle parole

Il libro smonta una a una queste narrazioni mostrando quanto sia pericoloso confondere il possesso con l’amore e quanto il linguaggio possa normalizzare ciò che dovrebbe indignarci.

“Lettera a una ragazza del futuro”, Concita De Gregorio

In questo libro Concita De Gregorio sceglie di parlare alle più piccole, ma anche a tutte le donne che, crescendo, ogni tanto sentono il bisogno di una bussola. Lo fa con una lettera che attraversa il tempo e prova a ricordare quanto sia importante imparare presto cosa significhi rispetto, libertà, confine: temi che non dovremmo conoscere solo da adulte, ma che andrebbero seminati molto prima, quando si costruisce lo sguardo sul mondo.

Offerta
Lettera a una ragazza del futuro
Ribellati, ma scegli tu a che cosa

Nelle sue parole, insieme alle illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio, c’è l’invito a essere curiose, gentili, coraggiose; a riconoscere le proprie emozioni senza vergogna; a scegliere chi si vuole diventare senza lasciarsi modellare dagli altri, e che ricorda quanto sia necessario iniziare da piccoli, e continuare da grandi, a capire che affetto e possesso non coincidono mai, e che la libertà è un esercizio quotidiano.

“Cara Giulia”, Gino Cecchettin

Gino Cecchettin sceglie di parlare a sua figlia Giulia, vittima di femminicidio per mando di Filippo Turetta, ma anche a tutte le ragazze e i ragazzi che stanno crescendo in un Paese che ha ancora bisogno di imparare a riconoscere e nominare la violenza. Le sue parole nascono dal dolore, ma diventano un tentativo di capire cosa non ha funzionato, di mettere in discussione una cultura che troppo spesso confonde l’amore con il controllo e lascia soli proprio quando serve più ascolto.

Offerta
Cara Giulia
Quello che ho imparato da mia figlia

Cara Giulia è una lettera aperta che chiede attenzione, cura e responsabilità. Un invito a famiglie, scuole e istituzioni a fare la propria parte, e a chi legge a non distogliere lo sguardo. È il racconto di una perdita, ma anche la volontà di trasformare quella perdita in qualcosa che possa proteggere altre vite: perché nessuna storia dovrebbe finire così.

Italiaonline presenta prodotti e servizi che possono essere acquistati online su Amazon e/o su altri e-commerce. In caso di acquisto attraverso uno dei link presenti in pagina, Italiaonline potrebbe ricevere una commissione da Amazon o dagli altri e-commerce citati. I prezzi e la disponibilità dei prodotti non sono aggiornati in tempo reale e potrebbero subire variazioni nel tempo: è quindi sempre necessario verificare disponibilità e prezzo su Amazon e/o su altri e-commerce citati.