Valentina Vezzali sottosegretario allo Sport, una nuova sfida da vincere

L'ex schermitrice è stata nominata sottosegretario allo Sport: un ruolo delicato in un momento fondamentale, una sfida che è pronta a vincere

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Redazione

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Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla nomina di Valentina Vezzali come nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, come voluto da Mario Draghi.

La notizia circolava già da qualche giorno, ma solo il 12 marzo è diventata ufficiale dopo l’approvazione finale del governo. Non si tratta della prima esperienza politica per l’ex schermitrice, che qualche anno fa era entrata a far parte del partito fondato da Mario Monti. Di certo, però, non è una che scende a compromessi o che ama le mezze misure e forse è proprio per questo che il presidente del Consiglio Mario Draghi l’ha voluta in questo ruolo, in un momento così delicato per lo sport, fortemente penalizzato dalla pandemia.

E lei le idee chiare le ha sempre avute, come dimostra il suo palmares: 3 volte oro olimpico nel Fioretto individuale (ma sono 6 gli ori olimpici vinti, più una medaglia d’argento e due di bronzo), 16 ori mondiali e 13 europei. Due ori ai Giochi del Mediterraneo e infine 5 ori e tre argenti alle Universiadi. Non si ottengono questi numeri se non si ha voglia non solo di fare, ma di essere la migliore. “Lo sport è questo: sudore, sacrifici, allenamenti. E poi si vince o si perde”, è sempre stato il suo slogan. Una massima che Valentina Vezzali ha applicato anche nella vita, con quella grinta che l’ha spinta più in alto di tutti e l’ha resa la donna più medagliata di tutto lo sport azzurro.

Icona al punto che il Comitato Olimpico le chiese di donare la tuta del terzo oro vinto a Pechino, così da poterla esporre nel museo di Losanna, tra le scarpette di Carl Lewis e i pantaloncini di Sotomayor.

Nel 2012 è stata portabandiera alla cerimonia d’apertura dei Giochi di Londra ed è tra i cinque atleti al mondo ad essere saliti sul podio per cinque edizioni olimpiche di seguito. Risultati di questo tipo non si ottengono senza fame e ferocia, la stessa che le ha sempre permesso di coniugare vita personale, sport e famiglia. Perché tra un allenamento e una gara Valentina Vezzali non rinuncia a essere madre e a condividere con i suoi figli ogni istante, ogni fatica, ma anche ogni gioia. È con il primogenito Pietro che si presenta a bordo pedana a Pechino. Andrea arriva poco dopo le Olimpiadi di Londra e subito prima di impugnare di nuovo il fioretto in tempo per il suo ultimo mondiale.

In mezzo, anche una partecipazione a Ballando con le stelle nel 2009 e vari progetti sociali che sfruttano lo sport come mezzo di inclusione, oltre a essere testimonial dell’ Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla.

Fortemente credente, tanto da aver raccontato che uno dei momenti più belli della sua vita è stato l’incontro con Papa Francesco, dopo le Olimpiadi di Rio, nel giorno del suo addio all’attività sportiva, disse: “Dopo ogni fine c’è sempre un inizio. Oggi, fuori dalla finestra, non vedo un tramonto, ma l’alba di nuove sfide… da affrontare e vincere”. E ora di sfida ne ha una enorme, quella di risanare lo sport e riorganizzarlo dall’interno. Ma siamo certi che anche in questo caso è pronta a parar colpi e contrattaccare, come ha sempre fatto, vincendo.