Mino Reitano, noto anche come Beniamo Reitano era un cantautore italiano molto noto all’interno dei confini italiani e nel resto del mondo per le sue canzoni; era solito trattare gli argomenti come l’amore, il meridione d’Italia e la sensazione di distaccamento dalla propria terra natia per tutte quelle persone che emigravano in un’altra nazione in cerca di lavoro o fortuna. Inoltre era molto conosciuto per il suo carattere parecchio esuberante e vitale, che veniva fuori durante le sue esibizioni pubbliche, tanto da farlo divenire uno dei cantanti simbolo della nazione italiana. Mino nasce in un paese chiamato San Pietro di Fiumara il 7 dicembre del 1944; la sua infanzia viene segnata dalla perdita della madre che aveva 27 anni, ma nonostante questo viene cresciuto dal padre, che lavorava nel settore delle ferrovie e nel tempo libero si dilettava a dirigere la banda musicale del paese, ossia Fiumara. Quindi la musica entra a far parte della sua vita fin da subito, tanto che inizia a studiare al conservatorio, distinguendosi per le sue spiccate abilità, tanto da farsi ospitare in una trasmissione televisiva all’età di soli 10 anni.
Gli esordi nel mondo della musica avverranno principalmente grazie alla band formata dai fratelli di Mino Reitano, ossia la Fratelli Reitano. Ed è proprio in questo periodo che partecipa insieme al gruppo a numerose rassegne musicali e festival, compreso quello di Cassano allo Ionio e quello della musica calabrese. Si guadagna la popolarità giuste per iniziare ad incidere le prime canzoni sui dischi da 45 giri; le prime canzoni incise saranno Tu sei la luce e Non sei un angelo. Tale avvenimento gli fa guadagnare una piccola citazione sulla rivista Tv sorrisi e canzoni , in data 6 agosto 1961. Durante questo anno si vedrà costretto a lasciare l’Italia per trasferirsi in Germana insieme alla band formata dai fratelli; la loro notorietà era talmente tanta da richiedere la loro presenta a numerosi eventi ed esibizioni in club; Rino Reitano racconterà successivamente che il gruppo suonò nello stesso locale in cui anche i Beatles suonavano, dandogli la possibilità di stringere un legame di amicizia con John Lennon. La sua permanenza fuori dal territorio italiano durò per circa un anno e mezzo, ma nonostante il suo ritorno, la Germania lo vedrà molto attivo, dal momento che Mino pubblicò diversi album inediti proprio nella nazione tedesca.
Da quel momento in poi Mino Reitano inciderà molte canzoni di grande successo che gli garantiranno una notorietà senza pari; inoltre parteciperà numerose volte a diverse eventi canori, come il Festival di Sanremo, Festivalbar, Canzonissima e così via, riuscendo ad ottenere sempre un buon piazzamento nella classifica generale, o comunque passando sempre la fase ad eliminazione. I suoi impegni musicali non gli impediranno di recitare all’interno di diversi film che in alcuni casi lo vedranno anche come compositore delle colonne sonore principali, come ad esempio Tara Pokì , pubblicato nel 1971, Una vita lunga un giorno, Povero Cristo ed altri. Nel 1973 ebbe modo anche di scrivere alcune canzoni per i bambini e riuscì a partecipare e vincere alla competizione svoltasi durante il programma Lo zecchino d’oro. Il brano da lui portato ottiene un grande successo, specialmente tra il pubblico di giovane età. Successivamente gli viene data anche la possibilità di presentare una trasmissione televisiva chiamata Gioco-città, pubblicata sulla rete nazione Rai 1 dall’anno 1978 fino al 1979.
Il 2007 si rivela essere un anno molto particolare per Reitano, infatti gli verrà diagnosticato un cancro all’intestino molto grave; ma nonostante questa brutta notizia non si abbatte d’animo, affrontando in maniera serena e tranquilla la lunga degenza che lo porterà alla morte. Questo è dovuto alla fortissima fede cattolica che nutre. Prima del decesso è costretto a subire alcuni interventi chirurgici, di cui uno nel novembre 2008, ma nonostante tutto questo muore il 27 gennaio 2009 ad Agrate Brianza. I funerali verranno svolti nella cittadina appena citata e vedranno partecipare alcune personalità di spicco del mondo della musica italiana, come Massimo Ranieri, Little Tony e Adriano Celentano; proprio quest’ultimo, nel periodo successivo al funerale, dichiarerà che vi era una stretta amicizia tra i due, e che era solito giocare con Mino a pallone. Successivamente alla sua morte, precisamente il 19 febbraio dello stesso anno, il presentatore Paolo Bonolis dedica alcuni momenti del festival di Sanremo per ricordare il cantante deceduto, facendo cantare una sua canzone e consegnando il premio Palma d’oro alla moglie. Mino Reitano verrà ricordato anche mediante la trasmissioni di alcuni programmi dedicati a lui dove verranno riproposte alcune delle sue canzoni di maggior successo, ma non solo, lo stato Italiano emetterà in suo onore anche un francobollo per commemorarlo, dal valore di 1 euro. Tale riconoscimento venne dato solamente ad altri due cantanti, ossia Luciano Pavarotti e Nino Rotta.