Filodendro in casa: tutti gli errori da non commettere

Il filodendro è una delle piante più scelte per arredare la propria casa: ecco quali sono gli errori da evitare per farlo crescere al meglio

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Redazione

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Tra le piante più scelte per arredare la propria casa con stile spicca il filodendro, conosciuto anche come monstera, che appartiene alla famiglia delle Areacae e ha un aspetto davvero elegante e selvaggio allo stesso tempo. Caratterizzato da foglie molto grandi e lucide, questa pianta possiede radici aeree e i fiori sono formati da una spata biancastra che racchiude uno spadice giallo. Perfetto per arredare con eleganza il soggiorno di casa, il filodendro deve essere curato seguendo alcune regole precise:

  • innanzitutto non deve mai essere posizionato davanti ad una finestra o ad una portafinestra perché non gradisce l’esposizione diretta al sole che potrebbe rischiare di bruciare le sue ampie foglie;
  • inoltre non ama il freddo perciò bisogna evitare di metterlo in una stanza in cui ci sono meno di 13 gradi o sbalzi di corrente;
  • per pulire le foglie poi bisogna usare uno straccio umido da strofinare delicatamente. Non si deve invece ricorrere ai lucidanti fogliari perché ne ostruiscono i pori, creando poi sofferenza alla pianta.

Come innaffiare il filodendro

Nei mesi estivi il filodendro deve essere innaffiato con una certa frequenza, controllando sempre che la superficie del terreno sia asciutta, altrimenti rischia di lasciare ristagni d’acqua nel sottovaso. Si può usare anche uno spruzzino sulle foglie nelle giornate particolarmente calde. In autunno e inverno invece servono meno annaffiature, sempre da effettuare quando lo strato superficiale del terriccio risulta asciutto.

Filodendro: i segreti di questa pianta

Il filodendro è una delle piante da appartamento più diffuse in Europa e nella stessa Italia: ne esistono però centinaia di specie che si differenziano per colori, dimensioni e preferenze climatiche. Tutte arrivano dall’America meridionale e la maggior parte è di tipo rampicante. Le piante di questo tipo hanno fusti sottili e carnosi da cui poi nascono poi delle grandi foglie di forma ovale o a cuore. Un’altra caratteristica tipica di queste varietà, riguarda le radici con molti internodi e che si avvolgono al sostegno che trovano disponibile, come nel caso di un traliccio. Le meno comuni specie a fusto eretto invece sfoggiano foglie più allungate e con forma acuminata, spesso con colori molto più originali e dimensioni più contenute.