Monstera, vale fino a 15mila euro: come coltivarla in casa e annaffiarla

Tra le più belle piante d'appartamento spicca, senza dubbio, la Monstera: alcune varietà possono costare migliaia di euro. Ecco come coltivarla in casa

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Chi ha il pollice verde senza però avere un bel giardino in cui “sfogare” tutta la propria creatività, non può che accontentarsi di dedicare le sue attenzioni a qualche bella pianta d’appartamento. Per fortuna, c’è una scelta davvero molto ampia, che non fa rimpiangere l’assenza di uno spazio all’aria aperta. Tra le più spettacolari specie tropicali di cui prendersi cura c’è, senza dubbio, la Monstera: questa pianta ha delle scenografiche foglie di un verde intenso, che impreziosiscono qualsiasi stanza della casa, tanto da diventare un vero e proprio complemento d’arredo. Alcune sue varietà, inoltre, sono rarissime e possono arrivare a costare migliaia di euro. Scopriamo come coltivare la Monstera in casa.

Monstera, le caratteristiche della pianta

La Monstera è una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Aracee, che include molte specie terrestri e altrettante acquatiche. Originaria del Messico e del Guatemala, è diffusa soprattutto nelle zone tropicali dell’America Latina, dove il clima è molto caldo e umido. Tuttavia è ormai stata esportata in tutto il mondo, e in alcune aree che presentano caratteristiche climatiche simili ha iniziato a crescere spontaneamente. Se ne contano circa 50 varietà diverse, alcune delle quali sono rarissime: su certi siti specializzati, è possibile trovare in vendita degli esemplari che raggiungono i 15mila euro.

Una delle varietà più conosciute è la Monstera deliciosa (conosciuta anche con il nome di filodendro), perfetta come specie ornamentale d’appartamento. Nel suo Paese d’origine, è una pianta maestosa che può raggiungere persino i 20 metri d’altezza, ma in casa rimane di dimensioni decisamente più contenute. Il suo nome deriva dai frutti simili a spighe di mais, lunghi sino a 25 centimetri e dal sapore dolcissimo, che ricorda quello dell’ananas. Tuttavia, in Italia difficilmente la pianta riesce a fruttificare – ad eccezione di qualche esemplare in Sicilia e in altri luoghi molto caldi, e comunque solo all’aperto.

L’aspetto della Monstera è veramente spettacolare: oltre a raggiungere dimensioni importanti, ha delle radici aeree che le consentono di arrampicarsi su qualsiasi sostegno si trovi alla sua portata. Le foglie, inoltre, sono molto ampie e cuoriformi, di un colore verde intenso e lucido. La loro lamina è generalmente caratterizzata da buchi e fenditure che consentono al vento di passare agevolmente, senza strapparne i tessuti. È per questo che in natura possono diventare così grandi da toccare il metro di diametro.

Come coltivare la Monstera

Abbiamo visto che la Monstera (soprattutto nella varietà più comune, la Monstera deliciosa) può tranquillamente crescere come pianta d’appartamento, rimanendo di dimensioni più piccole e offrendo uno spettacolo incredibile grazie alle sue grandi foglie. Come coltivarla? Non è particolarmente difficile, perché questa pianta tropicale ha bisogno di poche cure – purché si rispettino le condizioni climatiche necessarie alla sua sopravvivenza. Scopriamo qualche utile consiglio per prendervi cura della vostra Monstera.

Il clima e l’esposizione

Innanzitutto, come dicevamo, dovrete preoccuparvi di ricreare le giuste condizioni in casa e di esporre la pianta nel modo migliore. La Monstera, essendo una varietà tropicale, necessita di un clima caldo e umido, non sopportando al contrario il freddo e le gelate. Deve dunque rimanere in casa durante l’autunno e l’inverno, per poter sopravvivere. La temperatura ideale in cui farla crescere è compresa tra i 15° e i 25°C – pur non dovendo scendere sotto questo limite minimo, durante il suo periodo di riposo (tra ottobre e febbraio) sopporta tranquillamente quelle che sono le normali temperature che ciascuno di noi ha in casa in inverno.

È poi importante che ci sia un alto tasso di umidità nell’aria, per ricreare il clima tropicale in cui la Monstera vive naturalmente. Nelle giornate estive eccessivamente calde e durante il periodo invernale, quando i riscaldamenti accesi seccano troppo l’aria, nebulizzate quotidianamente le foglie della pianta per renderle più umide. Sapevate che la Monstera è in grado di “catturare” l’umidità per trasformarla in acqua con cui abbeverarsi, riducendo così la necessità di annaffiarla troppo frequentemente? Ecco perché non dovreste mai farla vivere in un ambiente secco.

Infine, l’esposizione: in quanto pianta tropicale, la Monstera ha bisogno di tanta luce. Tuttavia, non deve mai essere un’illuminazione diretta, perché le sue foglie inizierebbero a soffrire e a presentare brutte macchie scure. Meglio dunque scegliere un angolo della casa in cui possa ricevere luce indiretta, ad esempio nei pressi di una finestra rivolta verso sud, est o ovest, possibilmente protetta da una tenda. Fate poi attenzione al terreno scelto per coltivarla: la pianta teme i ristagni idrici, che potrebbero farla marcire. Optate dunque per un terriccio drenante, sotto cui posizionare uno strato di argilla espansa.

L’annaffiatura

Ogni quanto va innaffiata la Monstera? Si tratta di una pianta che ha un fabbisogno idrico abbastanza importante, tuttavia non bisogna eccedere con le irrigazioni – anche perché, come abbiamo visto, le sue foglie catturano già dall’umidità parte dell’acqua di cui necessita. Durante la primavera e l’estate, è possibile bagnare il terreno una volta alla settimana, mentre in autunno e in inverno ci si può limitare ad un’annaffiatura ogni 15 giorni. Fate sempre attenzione che il terriccio sia quasi completamente asciutto prima di procedere, così da evitare ristagni d’acqua. Potete accorgervi che state irrigando troppo la pianta se le foglie iniziano a scurirsi: in tal caso, diradate le annaffiature.

La concimazione

La Monstera è una pianta che ha un gran bisogno di sostanze nutritive per crescere rigogliosamente: in particolar modo, il ferro e il potassio si rivelano fondamentali per far sì che le sue foglie diventino grandi e di un bel verde intenso. Da aprile a settembre, durante la stagione della crescita, dovrete quindi concimarla con frequenza. Potete optare per un fertilizzante liquido per piante verdi, da diluire nell’acqua usata per l’irrigazione (quindi circa una volta alla settimana). Non esagerate con le quantità, altrimenti le foglie risulteranno troppo grandi rispetto al resto della pianta. Nel periodo di riposo, da ottobre a febbraio, basterà concimare una volta al mese.

Monstera, attenzione alla sua tossicità

Sebbene i suoi frutti, una volta maturi, siano davvero deliziosi, il resto della pianta è tossico: fate dunque attenzione ai vostri animali domestici e ai bambini, perché se ingerita potrebbe provocare sintomi come vomito, diarrea e irritazione alla mucosa orale. Anche entrare in contatto con la linfa della pianta per un lungo periodo di tempo può scatenare una reazione alla pelle, quindi è meglio utilizzare dei guanti se dovete maneggiarla.