Édith Piaf e Marcel Cerdan: un tragico amore senza fine

Lei era l'usignolo di Francia, lui il pugile più famoso del Paese. La loro era una favola moderna, ma il destino scelse tragicamente di apporre la parola fine

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Non erano solo belli e affiatati, ma erano soprattutto innamorati. E questo bastava a catturare l’attenzione delle cronache mondane di Parigi, bastava a conquistare chiunque li guardasse, perché in fondo tutti sognavano un amore come quello di Édith Piaf e Marcel Cerdan.

Lei, l’usignolo francese, una delle voci più belle di sempre. Una donna fragile, ma straordinaria, che aveva imparato a guarire da quelle ferite infantili con le sue sole forze. Lui era Le bombardier marocain, il pugile francese più famoso di tutto il Paese, un campione del mondo.

Entrambi ebbero diverse relazioni prima di incontrarsi, ma si innamorarono follemente e perdutamente una sola volta. L’uno dell’altra. E avrebbero vissuto per sempre felici e contenti, come nella favole, se non fosse stato per quel tragico destino.

Il primo incontro

Quanto dolore può sopportare il cuore di una donna? Probabilmente è questa la domanda che Édith Piaf si è fatta ogni giorno della sua vita. Quando ha scoperto cosa vuol dire crescere in strada, quando ha dovuto dire addio alla sua bambina morta a soli due anni a causa di una meningite. Certo c’era la sua musica, quella in cui si rifugiava, la stessa che le dava la forza di andare avanti, giorno dopo giorno, mentre ci regalava quei capolavori musicali che ancora oggi echeggiano in tutta la Francia e nel mondo.

E mentre Édith Piaf costruiva il suo successo, ed era già una star nel Paese, qualcun altro, non sapendolo, condivideva con lei lo stesso solitario dolore. Si trattava di Marcel Cerdan, il più grade pugile della Francia. Come la sua futura compagna, anche lui era cresciuto in povertà e anche lui si era rifugiato nella sua passione più grande per riscattarsi.

Nel 1947 il destino sceglie di farli incontrare, lo stesso destino che li separerà per sempre dopo due anni. Édith è già famosissima, è la cantante de La vie en rose, così come Marcel è già il simbolo della Francia. Si incontrano a New York, in occasione di un pranzo organizzato da amici in comune e nasce subito una simpatia che darà occasione ai due di rivedersi.

Il pugile francese è già sposato e ha tre figli, ma basta un altro appuntamento con la cantante per non avere più dubbi: è lei la donna della sua vita.

Il grande amore

In pochissimo tempo Édith Piaf e Marcel Cerdan diventano una coppia, anche se in un primo momento scelgono di tenere la relazione segreta per tutelare la famiglia di lui. Tuttavia Marcel è sempre presente ai suoi concerti ed Édith, di tutta risposta, frequenta ogni incontro di pugilato. Le voci si fanno insistenti e nonostante i due si affannano a smentire le foto che li ritraggono insieme non lasciano più alcun dubbio.

Nel marzo del 1948 i due ufficializzano la relazione, non senza suscitare scandalo tra i ben pensanti dell’epoca.

Lo sguardo inquisitorio sulla nuova coppia, però, lascia presto spazio alla curiosità e all’ammirazione. I due, infatti, si mostrano sempre più innamorati e complici diventando i protagonisti di una nuova favola contemporanea.

Nel 1949 scelgono di andare a vivere insieme acquistando una villa Boulogne-Billancourt. È proprio tra le pareti di quella casa che Édith Piaf scrive per il suo grande amore la canzone Hymne à l’amour. Sebbene abbia avuto altre relazioni in passato, compresa quella con il padre della sua bambina, l’usignolo di Francia si ritrova a comprendere per la prima volta il vero significato della parola amore.

Se un giorno la vita ti strappasse a me
E tu morissi trovandoti lontano
Poco m’importerebbe che tu m’ami
Perché anch’io ne morirei

La tragica fine di una favola

Édith e Marcel sono sempre insieme, uno al fianco dell’altro per sostenersi e supportarsi. È con lui a Detroit quando, durante l’incontro con Jake LaMotta il pugile si sloga la spalla.

Tornati insieme in Francia i due devono salutarsi, ma solo per poco. Édith vola a New York per una serie di concerti e Marcel sceglie di raggiungerla. Alla notizia la cantante è entusiasta, ma chiede al suo compagno di preferire l’aereo alla nave, così da arrivare più velocemente.

Il 28 ottobre del 1949 Marcel Cerdan sale su un volo Air France per New York. Édith è sul palco e si esibisce pensando a lui, al grande amore della sua vita che avrebbe riabbracciato da lì a poco tempo. L’aereo sul quale viaggiava Marcel, però, non arrivò mai: si schianterà sull’isola di São Miguel non lasciando scampo né ai passeggeri, né ai membri dell’equipaggio.

La notizia della tragedia fece presto il giro del mondo arrivò come un fulmine nella stanza d’albergo della cantante. Il cuore di Édith Piaf era in frantumi, oltre al dolore della perdita del suo amore, dovette fare i conti con i sensi di colpa che la divoravano: era stata lei a chiederle di salire su quell’aereo.

Il giorno dopo, dopo aver ingerito un’alta dose di tranquillanti, scelse di salire sul palco, lo fece per lui, ma stremò per il troppo dolore e svenne a terra.

Il suo cuore non riuscì più a guarire. Édith Piaf iniziò a fare uso di morfina per alleviare il dolore che proveniva da dentro e che presto apparse anche fuori. Tanta era la disperazione che si affidò anche una medium per cercare di entrare in contatto con il suo amore, per poterlo salutare un’ultima volta. Per sopperire al dolore accolse in casa sua la moglie di Marcel e i bambini.

Édith dopo Marcel

Provò a rimettersi in gioco e lo fece tante volte, con altrettante relazioni, senza mai riuscirci davvero. In quegli anni, l’artrite reumatoide prima e un incidente stradale poco dopo la portano ad abusare di morfina, ma le sue condizioni di salute peggiorarono ogni giorno sempre di più.

Durante una festa conobbe Théophanis, un uomo più giovane di lei che la corteggiò tantissimo. Alla fine Édith scelse di aprire di nuovo il suo cuore trascorrendo gli ultimi anni della sua vita in serenità. Ma ancora una volta il destino scelse per lei e a 47 anni, a causa della rottura di una vena epatica dovuta all’uso smodato di farmaci, l’usignolo di Francia morì raggiungendo così il grande amore della sua vita per l’eternità