Un passato nel cinema erotico, una vita dissoluta. Poi all’improvviso l’illuminazione che le ha fatto cambiare rotta e abbracciare la religione. Claudia Koll si è raccontata nei salotti televisivi. Ecco la sua storia.
La Koll da 16 anni porta avanti un percorso di fede molto intenso, un percorso simile all’amico giornalista Paolo Brosio che proprio in diretta tv le ha inviato un video-messaggio: “Non sai quanta gioia mi hai fatto quel giorno quando ti ho visto arrivare dal fondo della Chiesa per salutarmi. Mi ricordo che mi sono commosso tanto. Ti mando un bacio grande, che la Madonna ti benedica sempre”.
“Tutto è cominciato quando stavo lavorando a una miniserie tv e non riuscivo a provare delle emozioni autentiche, così mi sono detta ‘se non sei vera nella vita non può esserla neppure sul set”. Claudia Koll ha raccontato così a Domenica Live il momento preciso in cui si è avvicinata alla fede. Era il 2000, “non è stata una illuminazione”, ma tutto è cominciato con il “passaggio dalla Porta Santa a San Pietro”.
“Ho iniziato a percepire qualcosa – racconta ancora la Koll – durante la lavorazione di “Impero”. Ho iniziato ad avere difficoltà nel quotidiano e quindi ho cominciato a ripensare alla mia vita”. L’attrice durante il Giubileo accompagnò una sua amica americana in Vaticano.
“Non ero una cristiana praticante, nonostante una famiglia molto cattolica, praticante… Da quel momento ho cominciato a ripensare alla mia vita, soprattutto alla gestione del cuore, che sentivo indurito. Il Signore ha iniziato a mostrarmi i miei limiti e ad obbligarmi a pensare”.
Una commovente lettera scritta di pugno dal padre, che è un medico, ha commosso la Koll nel corso della sua confessione: “La tua conversione è stata una guida e un riferimento per tutta la famiglia. Anche tu sei diventata un medico perché curi le anime delle persone e dei più bisognosi”.
E a chi gli chiede del suo passato da attrice erotica, la Koll risponde così: “Certo è chiaro che, se potessi, certi errori non vorrei averli commessi. Qualche giornale di recente ha scritto che non mi sono pentita, ma non può essere: certamente lo sono, altrimenti non avrei mai cambiato vita. Non ci sarebbe stata conversione.”