Tutti conosciamo Elisabetta, ma la conosciamo davvero? Moltissimi hanno provato a esplorarne la vita intima e la personalità, ma la Regina d’Inghilterra, dopo quasi settant’anni di regno e a novantacinque di età (è nata il 21 aprile 1926), continua a rivelarsi un mistero per chiunque si sforzi di leggerla. E tuttavia per qualcuno è stata anche figlia, sorella e madre; per qualcuno è stata “Lilibet”, “Top Lady”, “Ma’am”, oppure solo Cabbage, “cavolo”, come la chiamava affettuosamente il Principe Filippo, scomparso il 9 aprile 2021 a 99 anni e 73 passati al fianco di Sua Maestà.
La giornalista e royal watcher Eva Grippa nel suo libro Elisabetta e le altre. Dieci donne per raccontare la vera regina, edito da DeAgostini, ci rivela come il modo migliore per conoscere la Regina sia rivolgere l’attenzione alle relazioni e agli eventi che l’hanno resa la donna che è. Forse, per capire chi è davvero Elisabetta, non serve concentrarsi sulla sua storia, ma prestare orecchio a quelle di chi, in vesti diverse, l’ha accompagnata per un tratto di strada, lasciandoci un ritratto di 10 donne che hanno intrecciato la loro vita a quella di Sua Maestà.
Un libro per celebrare anche i suoi 95 anni, che cosa distingue Elisabetta dalle altre Regine?
Sicuramente, Elisabetta è superiore alle altre per la sua capacità di essere moderna nonostante siano passati decenni da quando è salita al trono e nonostante tutti i cambiamenti epocali che ha vissuto. Lei è sempre rimasta se stessa e nello stesso tempo moderna nel sapersi adattare al cambiamento. Se pensiamo ad esempio che è stata una delle prime donne ad usare l’abbigliamento come un’arma per comunicare quello che non poteva dire a parole, nonché per rendersi visibile e quindi anche credibile in un certo senso. Elisabetta ha sempre detto: ‘Se le persone non mi vedono, non credono in me’. Non a caso, il Guardian l’ha definita il miglior esempio di power dressing di sempre.
Poi sicuramente un’altra sua arma è la grandissima dignità che l’ha fatta rimanere enigmatica. Sappiamo tantissime cose di lei, perché tantissime se ne scrivono, ma chi sia veramente Elisabetta nessuno l’ha mai capito. Lei in pubblico indossa la maschera che rappresenta la sua dignità, il suo senso del dovere e non ha mai ceduto, non ha mai nemmeno rilasciato un’intervista. Poi però si scopre, ascoltando chi le è vicino, che Elisabetta è una persona molto umana, ironica, le piace parlare con i membri del suo staff, con chi incontra in determinate occasioni, le piace ridere e scherzare con la sua personal dresser, Angela Kelly. È una donna dalle tantissime sfaccettature che è stata celebrata come un’icona pop in tutti i settori, dunque è una Regina difficile da eguagliare.
Fu determinante l’esempio di sua madre Elizabeth Bowes-Lyon?
La Regina ha 95 anni, quindi significa che è una donna educata in un’altra epoca e cresciuta durante la guerra. Però, la Queen Mother ha avuto un’idea di educazione moderna, sebbene rigida. In realtà, era la nonna di Elisabetta e di sua sorella Margareth, Mary, ad essere militaresca. Fu lei a suggerire alla nanny di premiare Elisabetta con un biscottino ogni volta che compiva il suo dovere, proprio come si fa quando si istruiscono i cani, perché doveva imparare a stare in piedi per tante ore senza poter andare in bagno o a stare ferma in pubblico. Invece, la mamma ha assunto la nanny, Marion Crawford, per concedere un po’ di divertimento e di vita normale alle figlie in modo da avere bei ricordi della loro infanzia, perché in fondo erano state portate alla successione al trono da un evento fortuito, quando lo zio Edoardo abdica per amore di Wallis Simpson. Così, Elisabetta si trova all’improvviso sulle spalle il peso di dover diventare Regina. Un ruolo che ha assunto fin da subito con grande rispetto e serietà, non solo perché educata rigidamente, ma soprattutto perché in lei è innato un forte senso del dovere verso la Monarchia e le istituzioni che ha sempre messo davanti a tutto. Elisabetta è caratterialmente molto rigorosa e sicuramente è stata per il Regno la donna giusta al momento giusto.
Parliamo di Elisabetta come madre: com’è il rapporto con la Principessa Anna, unica femmina di quattro figli?
In passato le è stato rimproverato di non essere stata una buona madre dal figlio Carlo, cosa che sicuramente l’avrà fatta star male. Però, bisogna tener conto che Elisabetta diventa Regina a 25 anni, assumendosi questo ruolo così grande in un periodo in cui ancora non si parlava di come conciliare famiglia e lavoro. Certamente, avrà avuto uno stuolo di aiutanti nella gestione dei figli, ma è indubbio che gli impegni di Corte l’abbiano assorbita moltissimo. Elisabetta ha sicuramente cercato di fare il suo meglio come madre, anche se caratterialmente non fu una donna incline a coccolare i figli. Però è sempre stata a suo modo presente nelle piccole routine quotidiane. Ad esempio ci teneva a stare con loro durante l’ora del bagno o a metterli a letto. Però questo è accaduto un po’ più in là nel tempo, con Andrea ed Edoardo [terzo e quartogenito di Elisabetta e Filippo ndr], quindi tanto tempo dopo la nascita di Carlo e Anna. Con gli ultimi figli la Regina si è concessa più tempo per fare la madre. Addirittura aveva spostato l’orario di ricevimento coi suoi ministri per assistere appunto al bagnetto dei suoi bambini.
In realtà Anna negli anni è stata l’unica ad averla difesa sempre, negando che fosse stata una mamma assente. Ed Elisabetta con l’unica figlia ha un rapporto molto stretto, anche se la Principessa ha un carattere molto più simile a quello del padre Filippo, perché è un tipo irascibile, burbera, molto pratica, meno diplomatica della madre. Però negli anni è diventata il bastone della vecchiaia della Regina, non la conforta ma la sostiene. Nei momenti più bui del Regno di Elisabetta, lei si presentava dalla madre con cibo preparato nella sua cucina di Gatcombe Park per spronare la mamma.
Diana fu un errore?
Sicuramente Diana fu un errore di valutazione. La Regina era stata consigliata da entrambe le nonne di Lady D, che erano inserite a Corte. Quindi pensava che la figlia del Conte Spencer fosse educata come una nobile e che quindi fosse consapevole di cosa andava incontro sposando l’erede al trono. Invece Diana questa educazione non l’aveva ricevuta e oltre a ciò aveva delle lacune affettive infinite, perché i genitori avevano divorziato in maniera molto brutta finendo in tribunale dove la nonna materna della Principessa aveva testimoniato contro la propria figlia, Frances Shand Kydd, per dire che non era la persona giusta cui affidare i quattro figli che quindi passarono al padre. Diana quindi si sentì abbandonata, perciò, grazie al matrimonio con Carlo di cui era infatuata, si aspettava di entrare in una famiglia che la facesse sentire accolta con affetto. Ma non è stato così. La Famiglia Reale è un luogo dove ti possono dare ascolto, ma sicuramente non abbracci. Quindi tra Elisabetta e Diana c’è stato un doppio equivoco. Anche quando nei primi anni di matrimonio, Diana dimostrava il suo malessere, la Regina ha assunto un atteggiamento più paziente, pensando che avesse solo bisogno di tempo per abituarsi. Evidentemente non era quello il problema. Sicuramente Elisabetta ha però imparato da questa esperienza, non facendosi trovare impreparata quando è arrivato il momento di giudicare le mogli dei suoi nipoti, ovvero Kate Middleton e Meghan Markle.
Dunque, Elisabetta come ha giudicato Kate Middleton e Meghan Markle?
Con Kate Middleton è stato un lungo tirocinio, affinché potesse diventare la persona giusta da mettere accanto all’erede al trono. Tra lei e William c’è stato un fidanzamento di 9 anni, tanto che lei era soprannominata “Kate che aspetta”. Naturalmente in tutto questo tempo l’ha prima di tutto osservata e poi l’ha fatta educare, facendole imparare il giusto comportamento e i meccanismi che muovono la Famiglia Reale. A Kate è costato non poco questo rito d’introduzione ma alla fine ha assunto il suo ruolo in maniera ineccepibile. Infatti, lei pur essendo molto popolare e alla moda, è rigorosissima dal punto di vista del comportamento e del protocollo. Anche lei, come Elisabetta, ha un forte senso del dovere.
Invece per quanto riguarda Meghan, la Regina forse si è concessa il lusso di poter dire ‘voglio rendere felice questo mio nipote’, cui è molto affezionata, che ha tanto sofferto per la morte di sua madre Diana e che ha sofferto da sempre la sindrome del secondogenito. Elisabetta ha accolto Meghan con la speranza che l’unione potesse funzionare. Poi c’è stata sicuramente anche una valutazione politica, perché la Markle poteva risultare funzionale alla Monarchia, non solo per le sue origini miste in quanto afroamericana, ma anche perché è una donna forte e impegnata a sostegno delle donne, quindi avrebbe potuto lavorare benissimo accanto a Kate Middleton senza offuscarla, avrebbero avuto ruoli diversi. Ma il meccanismo si è inceppato, perché Harry e Meghan non hanno accettato il ruolo destinato a loro nella Monarchia in cui erano destinati a venire sempre dopo rispetto a Carlo e Camilla e William e Kate. Però, non si tratta di simpatia in questo caso, come il fatto di prestare tutti i gioielli della Corona a Kate e non a Meghan. È la Monarchia che, essendo un sistema fortemente gerarchico, funziona così.
Allora potremmo dire che Meghan e Harry sono stati ingenui?
Io penso che siano stati disillusi, pensando di ottenere un ruolo specifico a Corte, ma hanno accelerato troppo i tempi. Il fidanzamento è stato lampo, poi il matrimonio e subito il figlio e in contemporanea il tour tra i Paesi del Commonwealth. In pratica non si sono dati abbastanza tempo per entrare nella vita reale e poi Harry sperava, non appena avesse avuto la moglie giusta accanto, di fare le stesse cose del fratello. Tra l’altro Harry e Meghan per due anni sono stati la coppia più popolare della Famiglia Reale. Probabilmente pensavano che questo dovesse rispecchiarsi dal punto di vista pratico nel dare loro carta bianca rispetto a progetti all’interno della Monarchia. Ma non hanno tenuto conto che tutte le decisioni devono essere vagliate dall’alto.
Quindi la Megxit era inevitabile?
Inevitabile non credo. È stata una decisione che forse Harry e Meghan hanno preso con troppa fretta. Come si è saputo poi, ne avevano parlato già con Carlo e la Regina, ma non hanno saputo aspettare i tempi giusti. Hanno agito per conto proprio e in questo hanno sbagliato. Per altro, avrebbero potuto davvero svecchiare la Monarchia, restandone all’interno se avessero rispettato le procedure. E una volta chiusa la porta, è tutto finito.
Nessuna speranza di un ritorno di Harry e Meghan?
Per ritornare dentro la Famiglia Reale penso proprio di no. Sicuramente ci potrà essere un ritorno affettivo, come in tutte le famiglie. Probabilmente William e Harry riusciranno a tornare a migliori rapporti.
Cosa ne pensi della intervista scandalo di Harry e Meghan a Oprah: avrà un effetto negativo sulla loro immagine?
Dipende da quale punto di vista la si guardi. L’intervista da Oprah è stata “un’americanata”, però finché lo fa Meghan Markle che è un’outsider della Famiglia Reale ed è stata un’attrice, le si può credere o no. Ma nel momento in cui si siede lì anche Harry e dice cose gravissime sui Windsor, la faccenda si fa molto seria, perché è stata una pugnalata alla Monarchia. Tuttavia in America la coppia ha ottenuto grande consenso dopo l’intervista perché ha permesso loro di farsi conoscere. Mentre in Inghilterra il loro atteggiamento verso la Monarchia e i loro attacchi alla stampa britannica si sono ritorti contro e a Londra è sceso il loro indice di gradimento mentre è aumentato quello della Regina. In tutto questo, il povero Carlo è quello che ci ha rimesso le penne. Bisogna sottolineare comunque che Harry e Meghan hanno salvato solo Elisabetta e questo conferma la sua grandezza.