Temptation Island: la rivincita delle tentatrici

Ultima puntata del viaggio nei sentimenti: sono più le coppie scoppiate di quelle sopravvissute. Galeotto fu il programma o le tentatrici?

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Irene Vella

Giornalista, Storyteller, Writer e Speaker

Scrive da sempre, raccogli emozioni e le trasforma in storie. Ha collaborato con ogni tipo di giornale. Ha fatto l'inviata per tutte le reti nazionali. È la giornalista che sussurra alle pasticcerie e alla primavera.

Pubblicato: 23 Ottobre 2024 12:09

Ieri sera su Canale 5 è andata in onda l’ultima puntata di Temptation Island, il viaggio nei sentimenti più famoso d’Italia, che, al netto di brutte copie e goffi tentativi di clonazione, come diceva un’Arisa d’annata (“Hai voglia quanti cereali di sottomarca vi dovete mangiare”), dati di ascolto alla mano, gode di ottima salute.  A dimostrazione che per ripetere il successo di una trasmissione non basti cercare di emulare il format, ma ci voglia una redazione e una produzione che sappia vedere oltre il bel faccino o le brutte intenzioni (e la maleducazione, mi si perdoni la citazione, ma Morgan mi esce in automatico), ci vogliono autori che sappiano narrare e coppie che, al netto di sederi e addominali a favore di telecamera, abbiano voglia di mettersi in gioco e di dimenticarsi per almeno cinque minuti di essere in un reality. Se dovessi decidere a chi dare un premio produzione, non avrei alcun dubbio, ai colleghi che lavorano al montaggio e che scelgono accuratamente la colonna sonora, capaci di descrivere, con testi del più famoso e classico cantautorato italiano e senza bisogno di sottotitoli, corna (Cervo a primavera, Riccardo Cocciante), relazioni a tre (Il triangolo no, Renato Zero) e messaggi subliminali di chiusura (Vaffanculo, Marco Masini).

Ma qual è il successo di questa trasmissione che a distanza di 19 anni dalla prima edizione, che si chiamava Vero amore, per poi cambiare nome dopo nove anni, riesce ancora ad affascinare e a tenere incollati milioni di italiani davanti ad uno schermo? La risposta è molto semplice, l’empatia e l’immedesimazione nei vari protagonisti, nelle maschere che taluni indossano, nelle lacrime di fidanzate tradite, nella gelosia che, nascosta sotto sorrisi isterici, si scatena con lanci di oggetti, nell’amore che, alla fine, se c’è, vince su tutto.

Puntata dopo puntata ti affezioni alle coppie, fai il tifo per il lei o il lui di turno, cerchi di capire le dinamiche, ti accorgi di come chi viva una relazione tossica non se ne accorga, fino a quando qualcuno vicino non riesca ad aprigli gli occhi, o, molto più banalmente alcuni davanti alla telecamere si mostrano per quello che realmente sono: dei narcisisti manipolatori. E forse qualcuno storcerà la bocca, ma va fatto un grande plauso a questo viaggio nei sentimenti se anche solo una di loro riuscirà a salvarsi e a rinascere e vale sia al maschile che al femminile, anche se, dati e video alla mano, quelli che ne escono peggio sono gli uomini. Perché alla fine la donna quando non ama più, lascia, l’uomo prima di chiudere una relazione spesso tradisce, cerca una sostituta, mette in panchina, non si assume le sue responsabilità, e mi dispiace per quella parte di maschi, che al netto della mia disamina, non si riconoscono in questa descrizione, ma su un 10% che non ha mai tradito la propria compagna, ne esiste un 90% che l’ha fatto, e, alcuni, senza ritegno, proprio davanti alle telecamere.

Eppure a questo giro qualcosa è andato meno bene, forse la scelta delle coppie non proprio azzeccata, forse troppo poco tempo tra la tredicesima e la quattordicesima edizione, una a luglio, l’altra a settembre, e lo dice una spettatrice affezionata che il 4 di luglio a Las Vegas dopo avere rinnovato le promesse a Graceland, e con i fuochi d’artificio per la festa di indipendenza americana che impazzavano sulla strip, ha costretto il marito a mettersi sotto le coperte in hotel per guardare il falò di confronto (lo so, ci si separa anche per molto meno). Da spettatrice e critica ho visto delle coppie a settembre che sembravano la brutta copia di quelle di luglio, forse una distanza così ravvicinata tra le due edizioni ha lasciato troppo spazio al confronto, ma in alcuni casi sembrava di vedere una storia già scritta, dinamiche riconosciute e riconoscibili, anche se non si era mai vista una tentatrice che, pur di non stare con il fidanzato altrui, fa le valigie e scappa dal programma (darei a Saretta un 10 così, sulla fiducia, per aver appeso un maschio così tossico e infantile al chiodo, perché uno che non ha il coraggio di lasciare la propria fidanzata, e promessa futura moglie, e per farlo partecipa ad un programma, come da sua ammissione all’inizio, dimostra di essere veramente un ignavo, e qui mi fermo.)

Faccio una proposta alla redazione: che ne dite di fare due Temptation Island, uno estivo in Sardegna, ed uno invernale ad Asiago (che così in un’ora vi raggiungo eh)? Falò VS caminetto, nuotate VS sciate, mare VS montagna, abbronzatura sulla spiaggia VS abbronzatura sulla neve, che magari ad alcuni fidanzati si raffreddano i bollori, oppure l’idea di un romantico picnic con le spalle appoggiate ad un caldo divano e negli occhi le fiamme della legna che brucia, può “ri”accendere qualsiasi scintilla. Oh comunque ve lo dico in amicizia, fateci un pensiero, e naturalmente a condurlo sempre lui, perché Nessuno tocchi il soldato Filippo Bisciglia, che riesce a mantenere un contegno anche quando la voglia di mandare a cagare qualche “personaggio” gli si legge negli occhi (anche senza sottotitoli), o quando fa le domande sapendo già la risposta, o quando ad un mese di distanza dalla fine del programma, ascolta la versione di ex fidanzato, ex fidanzata e tentatrice, lasciando che si sputtanino urbi et orbi, senza mai giudicare. A lui va il mio 10 sempre. E per sempre.

Temptation Island, la storia delle coppie

Federica ed Alfonso: si mettono insieme quando lei ha 12 anni, praticamente una bambina, per otto anni lui la controlla e le impedisce di uscire con le sue amiche e vestirsi come si vuole, escono insieme dal falò dove lui fa mea culpa, urlando il suo amore, e chiedendo scusa per la sua gelosia, dicendo di essere cambiato, manco il tempo di arrivare in camera che già ricomincia con i divieti e le scenate. Lei non tornerà mai nella casa in cui convivono da un anno, decidendo di porre fine ad una relazione squilibrata. Lui capirà di aver sbagliato, ma, come canta Vasco, Ormai è tardi.

Giulia e Mirko (e Alessia): stanno insieme da nove anni e sono conviventi da 3, lui le rinfaccia anche i ceci di Natale, quando litigano la mette alla porta, perché oh la casa è sua, e pure i cocci, e anche il biglietto del treno (Benigni docet); lei dal canto suo non ha la patente ergo dipende in tutto e per tutto da lui, durante il programma si infamano a vicenda, ma lui prende una sbandata per la tentatrice Alessia, e al falò di confronto pur dicendosi innamorato della sua fidanzata, decide di uscire da solo (da solo per modo di dire visto che corre subito tra le braccia di Alessia e chi si è visto si è visto). A distanza di un mese Mirko si presenta con la tentatrice con la quale ormai fa coppia e dopo aver sbandierato la felicità ritrovata chiede indietro le chiavi di casa alla ex fidanzata. (Marco Masini a manetta di sottofondo)

Anna e Alfred (e Sofia): Lei (Anna) lascia lui (Alfred) che bacia lei (Sofia) che compra anche un biglietto per andare a NY con lui, che la molla dopo una notte di passione con un messaggio per continuare a vedersi anche con l’altra, che continua a scriversi con lui, che al mercato mio padre comprò.

Titty e Antonio (e Saretta): la storia più triste di tutta la trasmissione, faccio il tifo per Titty, che si merita un amore all’altezza dei suoi sentimenti, l’unica che è riuscita ad avere delle parole di sincero apprezzamento per la Queen tentatrice Saretta (perché la solidarietà femminile esiste) che l’ha salvata da una relazione tossica e da un “finto” matrimonio.

Diandra e Valerio: Usciti insieme dopo la lettera di lui al secondo falò, con una recitazione da soap opera, arrivano insieme visibilmente felici ed innamorati, lui con il suo completo da 1000 euro, lei con una mise splendida, e come sottofondo musicale Felicità di Albano e Romina , con il passaggio “felicità è un bicchiere di vino ed un panino”, per non dimenticare le sciabolate di Don Perignon di Valerio. E vissero tutti felici e contenti sulle barche da 50 metri. Però sono quasi sicura che riusciranno a durare nel tempo, i loro sorrisi sono abbastanza eloquenti.

Millie e Michele: escono separati, dopo un mese rientrano separati, ma dicono di amarsi. Per me l’amore è un’altra cosa e qua onestamente ne vedo poco.

Sara e Fabio: i primi ad uscire dal programma dopo la confessione di lui di averla tradita a giugno (confessione arrivata dopo tre giorni di convivenza con gli altri fidanzati, probabilmente pensando di non essere registrato), falò di confronto lei in lacrime dice di voler capire il perché delle corna (amica mia le corna non devono essere spiegate, fidati di me, chi tradisce una volta, di solito ripete lo sbaglio, anche se ti auguro il contrario). Colpo di scena dopo un mese entrano insieme lei tutta tirata a lucido (lui l’aveva accusata di essere poco femminile e di non essere la donna della sua vita e per questo non era mai andato a trovarla), lui che proclama il suo amore ammettendo di aver sbagliato tutto, e sbandierando di essere andati a convivere  – da lui – da una settimana. Non so perché, ma se dovessi scommettere sulla durata di una coppia, non metterei la mia giocata su di loro.